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In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La Medicina Ortomolecolare è una pratica terapeutica che si basa sull'introduzione della quantità ideale di nutrimenti nella dieta che mira a perseguire il livello di salute ottimale attraverso il riequilibrio dell'assetto biochimico.

Domanda Vivere 10 anni di più (...)

  • miciofelix
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7 Anni 1 Mese fa #53759 da miciofelix
Vivere 10 anni di più (...) è stato creato da miciofelix
sto parlando di un articolo del Corriere della Sera su un libro: "La guida scandinava per vivere 10 anni di più" :)

ho letto l'articolo a questo link: www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/qua...a-dormita-142852.htm

personalmente sono d'accordo sul 90% di quanto scritto (importanza della vit. D, del fattore mentale, della lotta all'infiammazione, ecc...), mentre alcune cose (come arrivare fino a 4 caffè al giorno) mi lasciano un pò perplesso....

trovo comunque l'articolo utile per alcune considerazioni generali, da aggiungere alla ricerca che tutti noi stiamo facendo personalmente e su questo forum per cercare una buona salute B)

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."
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7 Anni 1 Mese fa #53763 da Clara
Risposta da Clara al topic Vivere 10 anni di più (...)
Sul caffè vi sono opinioni discordanti, onestamente non so se quelle a favore siano dovute a interessi commerciali.
Qui sembra che il caffè faccia bene alla retina, che contrasti il parkinson e altre malattie:
Gli studi che attestano i benefici del caffè non mancano di certo, ma dal Journal of Agricultural and Food Chemistry arriva la notizia di un nuovo effetto positivo: la famosa bevanda previene il deterioramento della vista, scongiurando in parte il rischio di cecità che segue, ad esempio, un glaucoma, il diabete o il semplice invecchiamento.

Il caffè puro contiene in media solo l'1% di caffeina, ma dal 7 al 9% di acido clorogenico (CLA), un potente antiossidante che concorre nella prevenzione della degenerazione retinica. Nello studio, gli occhi di un campione rappresentativo di topi sono stati trattati con l'ossido di azoto, per generare lo stress ossidativo e la produzione di radicali liberi. Come ha subito notato il team di ricercatori della Cornell University, gli animali che erano stati precedentemente trattati con CLA non mostravano danni alla retina, mentre negli altri le conseguenze erano evidenti.

La retina è uno strato di tessuto molto sottile, con milioni di cellule foto-sensibili e cellule nervose che ricevono le informazioni visive e le organizzano. È inoltre uno dei tessuti più attivi
dal punto di vista metabolico, in quanto richiede grandi quantitativi di ossigeno per svolgere le proprie funzioni correttamente. Questa particolarità la rende molto sensibile allo stress ossidativo, con la produzione di radicali liberi e conseguente perdita della vista.

Secondo i ricercatori, si tratta di una novità importante per identificare gli alimenti che forniscono benefici diretti alla nostra salute. Come commenta Chang Y. Lee, principale autore dello studio, “il caffé è la bevanda più popolare al mondo, e stiamo cercando di capire quali vantaggi possiamo trarre da questa ampia diffusione”. Precedenti ricerche avevano già dimostrato che consumare caffé riduce anche il rischio di sviluppare patologie croniche come il morbo di Parkinson, il diabete, il cancro alla prostata, l'Alzheimer e, in generale, di incorrere nel declino cognitivo che accompagna l'invecchiamento.

Gli scienziati sanno, tuttavia, che il CLA e i suoi metaboliti vengono assorbiti nel sistema digestivo degli esseri umani. Il prossimo passo di questa ricerca sarà dunque determinare se bere il caffé faciliti l'attraversamento della barriera emato-retinica da parte di questo antiossidante. Se dovessimo scoprire che il caffé porta il CLA direttamente alla retina, verrà presto il giorno in cui non ci stupiremo di fronte a un dottore che raccomanda ai suoi pazienti di berlo (in quantità moderata) per il benessere retinico. Come spiegano gli autori dello studio, in questo caso potrebbero anche essere sviluppati dei composti sintetici che contengono CLA, somministrabili tramite collirio.
www.nationalgeographic.it/scienza/medici..._alla_vista-2130349/
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7 Anni 1 Mese fa #53769 da kimko
Risposta da kimko al topic Vivere 10 anni di più (...)
Io da quando ho smesso di bere il caffe' mi sento solo meglio... e se proprio volete farvi una bella scorta di atiossidanti ,,,, esiste sempre la "C"... per il sistema nervoso il caffe' e' solo che un veleno!

“Pensate il vero e fate il bene, se potete, agendo in virtù del libero secondo la ragione.” E.Swedenborg
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7 Anni 1 Mese fa #53771 da Liuc33
Risposta da Liuc33 al topic Vivere 10 anni di più (...)

kimko ha scritto: Io da quando ho smesso di bere il caffe' mi sento solo meglio... e se proprio volete farvi una bella scorta di atiossidanti ,,,, esiste sempre la "C"... per il sistema nervoso il caffe' e' solo che un veleno!

Anchio uguale e pienamente daccordo :cheer:

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7 Anni 1 Mese fa #53774 da sampei
Risposta da sampei al topic Vivere 10 anni di più (...)
Chi sostiene che il caffè faccia bene lo fa semplicemente perchè non ce la fa a smettere di consumarlo.
Seguendo lo stesso modello, conosco anche persone che sostengono che fino a 5 sigarette al giorno siano addirittura benefiche ;)

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7 Anni 1 Mese fa - 7 Anni 1 Mese fa #53784 da Clara
Risposta da Clara al topic Vivere 10 anni di più (...)
Io il caffè lo prendo durante la stagione autunnale e invernale e lo smetto a primavera e in estate, in entrami i casi sento sempre un beneficio. Sarò strana... :)

Qui un articolo che illustra i pro e i contr:
Il caffè, è la bevande più amata, ma anche quella più demonizzata. Ma esistono dei benefici in quella tazzina? E tutte le controindicazioni? Come berlo e quali abitudini evitare per gustarlo al meglio? Pensate di sapere tutto sulla bevanda più bevuta in Italia e nel mondo? Sapevate che esiste anche il rimedio omeopatico? E che il DNA della pianta è stato recentemente mappato per intero?
Caffè: proprietà e benefici, controindicazioni e rischi

Del caffè, esiste una vasta letteratura, è stato detto di tutto e di più…
La pianta del caffè cresce nelle regioni tropicali e, spontaneamente raggiunge anche i 12 metri. I fiori bianchi emanano un profumo che ricorda il gelsomino e danno origine a bacche, che in tre mesi, raggiungono la maturazione. Le bacche non mature presentano una colorazione verde e vengono usate anche così, mai sentito parlare di caffè verde? Le bacche sono le stesse ma non vengono tostate, cioè torrefatte, per cui si conservano quasi intatte le vitamine e le proprietà antiossidanti; è ritenuta una bevanda dagli effetti dimagranti … ma la discussione è ancora aperta.
Torniamo alle nostre bacche. Contengono, di solito, due semi o chicchi di colore verde che, una volta sottoposti a torrefazione, diventeranno i chicchi del caffè e assumeranno un colore scuro. Da un punto di vista commerciale, le varietà di piante del caffè più interessanti sono la Coffea arabica e la Coffea canephora, più conosciuta come Robusta. L’Arabica fornisce i ¾ della produzione mondiale di caffè, è la varietà più pregiata e proviene da coltivazioni di alta montagna; di sapore più gradevole, ha un contenuto minore di caffeina. La Robusta, dal sapore più amaro e astringente, è una pianta più resistente agli attacchi dei parassiti ed è diffusa soprattutto in Africa. I chicchi di caffè torrefatti, degradano molto velocemente se esposti alla luce e all’aria.

E’ stato sequenziato il genoma della pianta del caffè, varietà robusta. Oltre che per la classificazione botanica, gli studi sono utili per l’ottenimento di varietà migliori e per fermarne l’impoverimento genetico.
Caffè: cosa contiene e quali sono gli effetti sull’organismo.

Il principale costituente del caffè è la caffeina, ma sono presenti bioflavonoidi, vitamine e sali minerali che annullano, in parte, gli effetti negativi della caffeina. Si avvicinano a 1000, i composti chimici presenti nel caffè, è una continua ricerca. Alcuni di essi, si pensa possano risultare utili alla ricerca farmaceutica per la produzione di farmaci per il cuore ma altri, studiati, si sono rivelati tossici.
La caffeina è un alcaloide che nell’organismo:

in dosi limitate stimola la corteccia cerebrale, acuisce la concentrazione e la capacità di attenzione; assunta in dosi eccessive è causa di eccitazione e insonnia.
Ha effetto sui reni, aumentando la diuresi.
Stimola la secrezione gastrica e biliare, facilitando i movimenti della muscolatura intestinale. E’ quindi blandamente digestiva ma, in dosi eccessive e, peggio ancora a digiuno, può provocare bruciore, acidità di stomaco ed esofagite.
Stimola l’attività cardiaca. Dilata i vasi sanguigni accelerando i battiti e, sempre ad alte dosi può provocare tachicardia ed aritmie.
Combatte l’affaticamento muscolare nei casi di sforzi prolungati; determina un aumento della resistenza negli sport che implicano uno sforzo moderato. In dosi elevate può indurre: tremori, insonnia, eccitabilità e ansia.
Alza la pressione. Chi soffre di ipertensione, non dovrebbe consumare caffè o perlomeno non eccedere.
Ha un’azione dilatatrice dei bronchi, quindi nei soggetti asmatici potrebbe risultare benefica, sempre in dosi moderate.
Alcuni studi rilevano una riduzione del rischio di diabete di tipo 2, per i derivati dell’acido clorogenico che sono antiossidanti e ipoglicemici, anche se queste caratteristiche appartengono più al caffè verde che mantiene il suo valore nutrizionale perchè non soggetto a tostatura. Uno studio del 2012, pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, conferma questa proprietà. Ma, a onor del vero, va aggiunto che un altro studio, tutto italiano, durato 6 anni e condotto dall’Ospedale di San Daniele del Friuli, ha evidenziato che chi soffre di ipertensione ed è “predisposto geneticamente” è più a rischio diabete. Nel 24% dei soggetti è stata diagnosticata una forma di pre-diabete: chi assumeva da uno a tre caffè al giorno rischiava il 34% in più; chi ne assumeva di più, ed era lento metabolizzatore di caffeina, rischiava addirittura il 50%.
Il consumo di caffè è stato associato ad una riduzione dell’incidenza di alcuni tumori fra cui quello alla prostata e al colon-retto. La Harvard school of Public Health ha condotto una ricerca su uomini che bevevano più di 6 tazze al giorno di caffè. Il risultato riferito è una riduzione del rischio del cancro alla prostata del 60%.
Denti e bocca. Uno studio della Boston University condotto sull’osservazione di più di 1000 pazienti, sostiene che gli antiossidanti del caffè riducano la perdita ossea parodontale. Certo è che il caffè macchia i denti.
Riduce l’assorbimento di calcio e ferro. Pensate quindi, in dosi eccessive, quali possono essere le conseguenze, soprattutto per le donne in menopausa!
In generale, tutti gli effetti negativi, peggiorano se al caffè associamo alcol e fumo.
Fecondità. Secondo uno studio, condotto dall’Istituto Americano di Salute Ambientale, le donne che non assumono caffè hanno il doppio delle probabilità di rimanere, incinte rispetto alle accanite bevitrici di caffè.
Le aziende farmaceutiche stanno studiando farmaci, con azione simile a quella del caffè sul cervello, per prevenire il morbo di Parkinson.
Certo bisogna considerare che la torrefazione, procedimento termico, trasforma alcuni componenti producendo sostanze tossiche, che avviene in modi diversi a seconda anche della miscela e in alcuni casi, aumenta il contenuto in caffeina. Il caffè ottenuto da una tostatura spinta e una macinatura fine, ha un contenuto maggiore di caffeina.

Parliamo del caffe’ decaffeinato?

I metodi per estrarre la caffeina non sono sempre privi di effetti, forse quello che usa l’acqua è il migliore (la caffeina è idrosolubile) ma spesso si fa uso di prodotti chimici che lasciano tracce nel prodotto. Sicuramente contengono meno caffeina, anche se è presente e la normativa ne stabilisce il contenuto massimo.
E’ ovvio che i benefici del caffè, riguardano solo il caffè di qualità, ben torrefatto, macinato al momento dell’uso e aggiungo, BIO. Le caratteristiche di un buon caffè sono molte e molto spesso quello che beviamo non le soddisfa. A questo si aggiungono le ricerche e gli studi spesso incompleti e non concordi che, ora lo demonizzano, ora lo incensano… i dubbi ci sono e sono concreti, anche considerando il fatto che economicamente, le multinazionali del caffè hanno un grosso peso e, alcune ricerche sono da loro finanziate.
Alla ricerca della verità, un caffè a metà mattina me lo concedo, mi piace e non sono una “caffeinomane”.

…e se lo vogliamo bere…

meglio biologico, l’ho già detto. Quello che ho tralasciato è che le colture di caffè sono pesantemente irrorate di pesticidi che possono inficiarne i benefici.
Il caffè irrancidisce e può assere attaccato da muffe, per questo meglio acquistarlo in grani e macinarlo al momento, l’aroma rimane intatto.
Aggiungere il latte è un’abitudine che rende il caffè indigesto perchè provoca la formazione di tannato di caseina, sostanza che si scioglie a fatica nello stomaco. In aggiunta: il latte riscaldato rende indigesta anche la caseina contenuta proprio nel latte.
Se utilizzate le cialde, acquistatele con filtri non sbiancati, perchè le sostanze usate per sbiancarle, passano nella tazzina.

Evitate tazzine in plastica e polistirolo che rilasciano molecole nocive.
Possibili controindicazioni e avvertenze sul consumo di caffè

Sicuramente è controindicato alle donne in gravidanza ma anche gli ipertesi, i cardiopatici, gli ansiosi e a chi è soggetto ad attacchi di panico. Chi soffre di dolori premestruali dovrebbe eliminarlo e anche chi soffre di malattie gastrointestinali, visto che la caffeina aumenta la secrezione gastrica. E’ ovviamente sconsigliato a chi sospetta un’ipersensibilità alla caffeina, considerando che è presente anche nel cacao, nel tè e nelle bevande a base di cola. Evitare in caso di ridotta attività delle surrenali.

Curiosità
Nella medicina taoista il caffè è una bevanda molto yin, per cui devono astenersi coloro che hanno una costituzione Yin. Le malattie di tipo Yin sono quelle proliferative come l’obesità e l’acne.
Alcune persone, accanite consumatrici di caffè, sviluppano la sindrome del caffeinismo che presenta gli stessi sintomi dell’ansia: palpitazioni, insonnia, tensione muscolare, irritabilità, nervosismo, bruciore di stomaco e diarrea. Crisi d’astinenza si possono verificare, con emicrania, quando si è forti consumatori di caffè.
Coffea: rimedio omeopatico molto interessante, sperimentato nel 1823 dal dott. Stapf (allievo di Hahnemann).

Nella medicina omeopatica, il rimedio cura sintomi, rivelati dalla sperimentazione, che lo stesso produce su persone sane. L’abuso di caffè provoca sintomi molto simili a quelli che il rimedio cura. Viene prescritto a persone iperattive, irrequiete e nervose. Il tipo Coffea, reagisce con stati di eccitazione ad eventi belli o molto brutti, è incapace di calmarsi e vive stati di eccessiva allegria o eccessiva disperazione. E’ un soggetto dotato di grande fantasia e tenacia nel realizzare le sue innumerevoli idee, che mette al servizio degli altri. Può dimostrare ipersensibilità al dolore ma anche ai rumori o agli odori. Coffea può essere utile in caso di insonnia per attività mentale eccessiva e iperideazione; il soggetto non riesce a calmare la mente e si sveglia al minimo rumore. Anche le cefalee e le nevralgie facciali sono sintomi del rimedio e spesso sono scatenate da stress e tensione; migliorano stando immobili al buio e peggiorano, manco a dirlo, col caffè. Il mal di denti lancinante, altro sintomo di Coffea, migliora con le applicazioni di ghiaccio e peggiora con il calore. Il rimedio viene preparato partendo dai chicchi di caffè non tostati e macerati in alcol ed è utile ricordare che l’omeopatia è esclusiva medica e che è controindicato il fai-da-te. Ogni paziente è unico, con sintomi unici, che vanno valutati da un’attenta visita omeopatica per poter prescrivere il rimedio più “simile” ai sintomi riportati, in toto.

Autore: Naturopata Angela Ballarati

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