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DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

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Domanda Sulla candida

  • Raffaele/Michelangelo
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9 Anni 11 Mesi fa #26762 da Raffaele/Michelangelo
Sulla candida è stato creato da Raffaele/Michelangelo
Sulla candida

Primo post

Fin da quando veniamo alla luce, siamo, come dire, "affogati in un mare di batteri", coi quali instauriamo quotidianamente una speciale "simbiosi mutualistica" con reciproco vantaggio.

Essi sono i nostri buoni "colonizzatori" (figurano dappertutto!) e non ci arrecano negative ripercussioni, tanto meno patologie, almeno fintanto che non li bistrattiamo.

Esistono in un soggetto in buono stato di salute, figuriamoci, più di quattrocento diverse specie di germi nel livello enterico, una specie di coinquilini dediti per lo più a determinate funzioni fisiologiche (degradazione dei pigmenti biliari, produzione di certe vitamine, quali quelle del complesso B, B1 e B6, e della vitamina K, arresto della troppa proliferazione di funghi e di lieviti) e alla corretta trasmissione immunologica (sollecitazione dei recettori dislocati sulla parete enterica).

Essi costituiscono il nostro S.I., un complicato baluardo il cui scopo è quello di custodire tutto il corpo dallo assalto dei germi patogeni.

Allo scopo, uno dei sistemi più efficaci è quello leucocitario (GB=globuli bianchi), finalizzato allo annientamento dei germi patogeni, che necessita d'importanti nutrienti, quali la vit. A, la Tiamina o Aneurina (B1), la Riboflavina (B2), la Niacina (B3), l'Acido Pantotenico (B5), la B6, la B12, oltre che il perfetto bilanciamento dei minerali e degli aminoacidi, perché l'assenza anche di uno soltanto di questi elementi declasserebbe la fabbricazione leucocitaria con serie ripercussioni a livello protettivo, dato che i GB producono particolari proteine, chiamate anticorpi, ossia delle molecole composte da sequenze di aminoacidi che recingono i germi patogeni, li identificano e ne consentono l'assimilazione da parte degli stessi leucociti.

Quando un germe patogeno s'insedia nel nostro corpo, sono i GB a produrre gli anticorpi specifici, ma la condizione imprescindibile per poterlo fare è che vi siano tutte le vitamine, i minerali, gli aminoacidi, gli enzimi, gli oligoelementi indispensabili e disponibili per la loro fabbricazione.

Alla luce di ciò, risulta chiaro come le patologie infettive siano non tanto un trionfo del germe patogeno quanto piuttosto un declassamento delle protezioni immunologiche, le quali non consentono la produzione da parte dei leucociti di quegli anticorpi specifici, cui prima facevo riferimento.

Tali declassamenti a livello immunologico sono per la maggior parte attribuibili a una dieta insufficiente nello immettere quelle determinate, utili sostanze nutrizionali, l'assenza anche di una sola delle quali esiterebbe in una non specifica fabbricazione anticorpale e pertanto nel trionfo del germe patogeno, causa della infezione.

I funghi, arcaica forma di esistenza, quali parassiti del livello enterico, sono in grado di produrre, escludendo i degenti in situazioni critiche, le più disparate infezioni (bocca, pelle, vagina, ...).

Viviamo, infatti, in un'epoca in cui la ingestione di cibo spazzatura, di coloranti, di additivi, di conservanti, di pesticidi, di fungicidi, di diserbanti, di anabolizzanti, di zucchero, e poi ancora l'abuso di alcolici, di sostanze stupefacenti, di medicinali, di anticoncezionali, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo stanno sortendo un'autentica metamorfosi del nostro S.I. e quindi del nostro stato di salute, messo a dura prova da un esercito di aggressivi microrganismi (batteri, funghi, lieviti, protozoi, virus).

In situazioni ottimali (giusta temperatura-adeguato apporto dietetico), da un individuale lievito come la candida, in un tempo anche record, si perviene a una milionaria replicazione!!!

Mantenendo integro il nostro livello enterico, rafforziamo il nostro S.I., dotandolo delle necessarie competenze e dei microrganismi cobelligeranti, utili a sgominare "gli innumerevoli agguati" che la vita, giorno dopo giorno, "ci tende".

Stiamo bene attenti, dunque: se i funghi e i lieviti prenderanno il sopravvento, infestandoci "a macchia di olio", allora, potremo dire addio alla nostra buona, preziosa salute.

Ma vediamo di comprendere meglio.

Alla progenie dei funghi si possono ascrivere sia i lieviti sia le muffe.

I primi sono costituiti da una sola cellula di circa 4-6 micron (millesima parte del millimetro o, se preferite, milionesima parte del metro) e alimentano il loro stato di replicazione in un terreno ottimale a pH 4, ossia decisamente acido, e particolarmente ricco di zuccheri.

Così, dallo stato di spora (grandezza quanto un chicco di miglio), essi passano a quello di hiphae (lunghi "peduncoli", miceli).

La cellula originaria (madre) può elaborare numerosi ramificazioni che sfociano dappertutto, fino a che "il cuore di partenza", per le sue accresciute dimensioni, non si “strangola”, originando una successiva cellula (figlia).

Non sono altro che organismi eucarioti pluricellulari dal corpo filamentoso e ramificato, privi di clorofilla, che si alimentano ugualmente, quali saprofiti, sia di sostanza vivente sia di sostanza non vivente.

I lieviti sono invece funghi unicellulari che si moltiplicano per scissione e hanno enzimi idonei a permutare lo zucchero in alcol etilico (etanolo, di formula CH3CH2OH, anticamente spirito di vino), liberando nella lievitazione CO2 (anidride carbonica).

Il pane "cresce", proprio in virtù di tale processo, che rilascia CO2 ma intervengono anche C6H8O7 (acido citrico), (COOH)2 (acido ossalico), CH3CH2CH2-COOH (acido butirrico).

Bene, proprio quest'ultimo acido, elaborato dallo intervento di alcuni organismi anaerobici (batteri), attraverso un processo di fermentazione scoperto da Pasteur, sulle sostanze zuccherine e sul metabolismo delle fibre vegetali (dieta ricca di verdure), si prende cura di rifornire il livello enterico delle considerevoli energie occorrenti per il rapido sviluppo delle cellule della mucosa intestinale e di propiziare, nello stato di malattia, un più celere risanamento organico.

Diversamente, scadenti valori di tale importantissimo acido spalancano la via alla comparsa delle patologie enteriche, nelle persone con attitudine a contrarre “accidenti” in tal senso (per es., il tumore del colon).

Si conoscono più di duecentocinquanta differenti varietà di lieviti e più della metà di essi sono in grado di instaurare nel corpo umano un'associazione simbiotica ma di questi, attenzione, una ulteriore buona metà può risultarci molto nociva: un abnorme insediamento di candida nel livello enterico, per es., potrà esitare nello sviluppo di altri funghi e nella produzione di microrganismi patogeni (batteri-virus) anche molto dannosi, su un habitat che è adesso molto molto vulnerabile.

Se la candida o altri deleteri lieviti proliferano a dismisura nel livello enterico, nel quale dimorano i catalizzatori dei nostri processi biologici ossia gli enzimi (proteine enzimatiche o molecole di RNA), utili per elaborare e assorbire gli alimenti di cui giornalmente ci nutriamo, beh, allora stiamone certi che perdendo questa vitale funzione perderemo con essa anche il nostro stato di buona salute (stasi dei processi digestivi, flatulenza, intolleranze dietetiche e altri disturbi a carico dello apparato digerente), con tanto di declassamento sia dei minerali, sia delle vitamine, sia degli aminoacidi, che saranno sempre meno assimilati, facendo perdere al nostro corpo quel perfetto, prezioso bilanciamento, in grado di promuovere il livello cellulare, tissutale, ormonale, ...

Teniamolo sempre presente: se versiamo in uno stato di candidosi (situazione in cui il fungo si evolve da microrganismo elementare a struttura più complessa, in grado coi suoi tentacoli d'infiltrarsi nella mucosa enterica e di modificarle quella permeabilità selettiva cellulare epiteliare della mucosa, permeabilità dovuta a un particolare potere vitale, utile a tener lontani sia i processi infettivi sia quelli allergologici), a nulla servirà approntare una sana alimentazione (centrata, bilanciata), perché la infestazione fungina ci consegnerà, purtroppo, una sonora carenza delle pre-menzionate essenziali sostanze nutrizionali.

Mi fermo qui, per non appesantire oltremodo la lettura, ma la trattazione dell'argomento è appena iniziata e richiederà un bel po' di tempo per essere compiuta.

Raffaele

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9 Anni 11 Mesi fa - 9 Anni 11 Mesi fa #26789 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Secondo post

La modifica per candidosi della permeabilità selettiva cellulare epiteliare della mucosa permette il passaggio di cellule (o di loro porzioni) del micete e delle numerosissime tossine da esso prodotte, veicolandole dappertutto al nostro interno e producendo, così, nuovi rovinosi contagi, con una sintomatologia così schematizzabile.

Per le femmine

Sintomi e disturbi:

- accumulazione di liquidi nelle aree intercellulari con conseguente rigonfiamento ed edema specialmente sugli arti inferiori;

- candidosi cutanea;

- condizione flogistica della congiuntiva;

- disturbi da incontrollata alimentazione;

- infezioni all'orecchio;

- infiammazione cronica della vescica urinaria;

- reazioni anomale alla ingestione di determinati cibi;

- “perdite” vaginali;

- peso corporeo al di sotto della norma;

- sbilanciamento degli ormoni;

- stanchezza cronica, diminuzione delle forze, diffuso malessere.

Per i maschi:

- allergie;

- candidosi cutanea;

- dolore toracico, senso di oppressione al petto, palpitazioni;

- esofagiti;

- faringodinie;

- fibromialgie-dolori e rigidità articolare;

- flogosi del pene e dello scroto;

- infiammazione delle mucose dei seni paranasali;

- paronichie;

- patologia del cuoio capelluto (forfora);

- perdita di capelli localizzata o diffusa;

- tinea pedis.

Alla prossima.

Raffaele
Ultima Modifica 9 Anni 11 Mesi fa da Raffaele/Michelangelo.
I seguenti utenti hanno detto grazie : sampei

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9 Anni 10 Mesi fa #26816 da sampei
Risposta da sampei al topic Sulla candida

Raffaele ha scritto: Sulla candida

Primo post

Fin da quando veniamo alla luce, siamo, come dire, "affogati in un mare di batteri", coi quali instauriamo quotidianamente una speciale "simbiosi mutualistica" con reciproco vantaggio.

Essi sono i nostri buoni "colonizzatori" (figurano dappertutto!) e non ci arrecano negative ripercussioni, tanto meno patologie, almeno fintanto che non li bistrattiamo.

Esistono in un soggetto in buono stato di salute, figuriamoci, più di quattrocento diverse specie di germi nel livello enterico, una specie di coinquilini dediti per lo più a determinate funzioni fisiologiche (degradazione dei pigmenti biliari, produzione di certe vitamine, quali quelle del complesso B, B1 e B6, e della vitamina K, arresto della troppa proliferazione di funghi e di lieviti) e alla corretta trasmissione immunologica (sollecitazione dei recettori dislocati sulla parete enterica).

Essi costituiscono il nostro S.I., un complicato baluardo il cui scopo è quello di custodire tutto il corpo dallo assalto dei germi patogeni.

Allo scopo, uno dei sistemi più efficaci è quello leucocitario (GB=globuli bianchi), finalizzato allo annientamento dei germi patogeni, che necessita d'importanti nutrienti, quali la vit. A, la Tiamina o Aneurina (B1), la Riboflavina (B2), la Niacina (B3), l'Acido Pantotenico (B5), la B6, la B12, oltre che il perfetto bilanciamento dei minerali e degli aminoacidi, perché l'assenza anche di uno soltanto di questi elementi declasserebbe la fabbricazione leucocitaria con serie ripercussioni a livello protettivo, dato che i GB producono particolari proteine, chiamate anticorpi, ossia delle molecole composte da sequenze di aminoacidi che recingono i germi patogeni, li identificano e ne consentono l'assimilazione da parte degli stessi leucociti.

Quando un germe patogeno s'insedia nel nostro corpo, sono i GB a produrre gli anticorpi specifici, ma la condizione imprescindibile per poterlo fare è che vi siano tutte le vitamine, i minerali, gli aminoacidi, gli enzimi, gli oligoelementi indispensabili e disponibili per la loro fabbricazione.

Alla luce di ciò, risulta chiaro come le patologie infettive siano non tanto un trionfo del germe patogeno quanto piuttosto un declassamento delle protezioni immunologiche, le quali non consentono la produzione da parte dei leucociti di quegli anticorpi specifici, cui prima facevo riferimento.

Tali declassamenti a livello immunologico sono per la maggior parte attribuibili a una dieta insufficiente nello immettere quelle determinate, utili sostanze nutrizionali, l'assenza anche di una sola delle quali esiterebbe in una non specifica fabbricazione anticorpale e pertanto nel trionfo del germe patogeno, causa della infezione.

I funghi, arcaica forma di esistenza, quali parassiti del livello enterico, sono in grado di produrre, escludendo i degenti in situazioni critiche, le più disparate infezioni (bocca, pelle, vagina, ...).

Viviamo, infatti, in un'epoca in cui la ingestione di cibo spazzatura, di coloranti, di additivi, di conservanti, di pesticidi, di fungicidi, di diserbanti, di anabolizzanti, di zucchero, e poi ancora l'abuso di alcolici, di sostanze stupefacenti, di medicinali, di anticoncezionali, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo stanno sortendo un'autentica metamorfosi del nostro S.I. e quindi del nostro stato di salute, messo a dura prova da un esercito di aggressivi microrganismi (batteri, funghi, lieviti, protozoi, virus).

In situazioni ottimali (giusta temperatura-adeguato apporto dietetico), da un individuale lievito come la candida, in un tempo anche record, si perviene a una milionaria replicazione!!!

Mantenendo integro il nostro livello enterico, rafforziamo il nostro S.I., dotandolo delle necessarie competenze e dei microrganismi cobelligeranti, utili a sgominare "gli innumerevoli agguati" che la vita, giorno dopo giorno, "ci tende".

Stiamo bene attenti, dunque: se i funghi e i lieviti prenderanno il sopravvento, infestandoci "a macchia di olio", allora, potremo dire addio alla nostra buona, preziosa salute.

Ma vediamo di comprendere meglio.

Alla progenie dei funghi si possono ascrivere sia i lieviti sia le muffe.

I primi sono costituiti da una sola cellula di circa 4-6 micron (millesima parte del millimetro o, se preferite, milionesima parte del metro) e alimentano il loro stato di replicazione in un terreno ottimale a pH 4, ossia decisamente acido, e particolarmente ricco di zuccheri.

Così, dallo stato di spora (grandezza quanto un chicco di miglio), essi passano a quello di hiphae (lunghi "peduncoli", miceli).

La cellula originaria (madre) può elaborare numerosi ramificazioni che sfociano dappertutto, fino a che "il cuore di partenza", per le sue accresciute dimensioni, non si “strangola”, originando una successiva cellula (figlia).

Non sono altro che organismi eucarioti pluricellulari dal corpo filamentoso e ramificato, privi di clorofilla, che si alimentano ugualmente, quali saprofiti, sia di sostanza vivente sia di sostanza non vivente.

I lieviti sono invece funghi unicellulari che si moltiplicano per scissione e hanno enzimi idonei a permutare lo zucchero in alcol etilico (etanolo, di formula CH3CH2OH, anticamente spirito di vino), liberando nella lievitazione CO2 (anidride carbonica).

Il pane "cresce", proprio in virtù di tale processo, che rilascia CO2 ma intervengono anche C6H8O7 (acido citrico), (COOH)2 (acido ossalico), CH3CH2CH2-COOH (acido butirrico).

Bene, proprio quest'ultimo acido, elaborato dallo intervento di alcuni organismi anaerobici (batteri), attraverso un processo di fermentazione scoperto da Pasteur, sulle sostanze zuccherine e sul metabolismo delle fibre vegetali (dieta ricca di verdure), si prende cura di rifornire il livello enterico delle considerevoli energie occorrenti per il rapido sviluppo delle cellule della mucosa intestinale e di propiziare, nello stato di malattia, un più celere risanamento organico.

Diversamente, scadenti valori di tale importantissimo acido spalancano la via alla comparsa delle patologie enteriche, nelle persone con attitudine a contrarre “accidenti” in tal senso (per es., il tumore del colon).

Si conoscono più di duecentocinquanta differenti varietà di lieviti e più della metà di essi sono in grado di instaurare nel corpo umano un'associazione simbiotica ma di questi, attenzione, una ulteriore buona metà può risultarci molto nociva: un abnorme insediamento di candida nel livello enterico, per es., potrà esitare nello sviluppo di altri funghi e nella produzione di microrganismi patogeni (batteri-virus) anche molto dannosi, su un habitat che è adesso molto molto vulnerabile.

Se la candida o altri deleteri lieviti proliferano a dismisura nel livello enterico, nel quale dimorano i catalizzatori dei nostri processi biologici ossia gli enzimi (proteine enzimatiche o molecole di RNA), utili per elaborare e assorbire gli alimenti di cui giornalmente ci nutriamo, beh, allora stiamone certi che perdendo questa vitale funzione perderemo con essa anche il nostro stato di buona salute (stasi dei processi digestivi, flatulenza, intolleranze dietetiche e altri disturbi a carico dello apparato digerente), con tanto di declassamento sia dei minerali, sia delle vitamine, sia degli aminoacidi, che saranno sempre meno assimilati, facendo perdere al nostro corpo quel perfetto, prezioso bilanciamento, in grado di promuovere il livello cellulare, tissutale, ormonale, ...

Teniamolo sempre presente: se versiamo in uno stato di candidosi (situazione in cui il fungo si evolve da microrganismo elementare a struttura più complessa, in grado coi suoi tentacoli d'infiltrarsi nella mucosa enterica e di modificarle quella permeabilità selettiva cellulare epiteliare della mucosa, permeabilità dovuta a un particolare potere vitale, utile a tener lontani sia i processi infettivi sia quelli allergologici), a nulla servirà approntare una sana alimentazione (centrata, bilanciata), perché la infestazione fungina ci consegnerà, purtroppo, una sonora carenza delle pre-menzionate essenziali sostanze nutrizionali.

Mi fermo qui, per non appesantire oltremodo la lettura, ma la trattazione dell'argomento è appena iniziata e richiederà un bel po' di tempo per essere compiuta.

Raffaele


......quindi? :cheer:

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9 Anni 10 Mesi fa #26892 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Terzo post

Indicazioni per risanare la candida.

- Non sottoporsi a otturazioni con amalgami dentari, i quali si consumano e sprigionano “reazioni galvaniche”, soprattutto se sono diversi, con liberazione di ioni ossia di correnti elettriche che modificano il pH della bocca e apportano tanto di emicranie, cefalee, nevralgie.

Gli amalgami di mercurio liberano esalazioni che per ogni otturazione possono essere di ca. 550 mg nel periodo da 5 a 10 anni ossia di 150/300 mcg (microgrammi) al giorno.

Le “reazioni galvaniche”, associate alla diminuzione del pH della bocca e al trasferimento di elettroliti (conduttori ionici), producono una crescita del potenziale di ossidazione, sensibilizzando l’organismo a procurarsi infezioni da funghi del genere candida e parassitarie della cavità boccale, degli organi linfoghiandolari presenti nel cavo orale in fondo alla gola (tonsille) e sulla parete posteriore del rinofaringe tra la fine delle fosse nasali e la gola (tonsille faringee o adenoidi), oltre che infiammazioni a carico dell’orecchio (otiti) e ghiandolari, ...

Coloro che avessero bisogno di rimuovere amalgami dentali sappiano che un corretto trattamento richieda la nosodo terapia-drenante a base di nosodi odontogeni (facilitano la completa eliminazione tossinica), gemmo composti particolari (30 gtt. sublinguali X 3 volte al giorno a stomaco vuoto), da iniziare 5-7 gg. prima della eliminazione degli amalgami e per un tempo di almeno 6 settimane in totale, per cui serva affidarsi a dentisti ben preparati, onde evitare sonore intossicazioni nel momento della estrazione.

- Correggere il proprio modo di vivere per consentire al corpo di bonificare se stesso (raggiungimento di un peso forma- mezz’ora almeno di esercizio aerobico al giorno-allenamento coi pesi per sollecitare i più importanti quadranti muscolari, per un paio di giorni la settimana, sì da promuovere sia la potenza muscolare sia la densità ossea-limitazione nello uso di alcolici-niente fumo di sigaretta o altro).

- Riequilibrare la flora batterica enterica, in modo da rafforzare il proprio S.I. (Sistema Immunitario), cominciando con un lavaggio intestinale (idrocolonterapia), mediante una specifica attrezzatura (da supini, con una piccola cannula rettale sterilizzata, monouso, munita di due tubi, uno per l’immissione di acqua e l’altro per l’espulsione sia del prodotto fecale sia dell’acqua immessa, si fa scorrere acqua nello intestino, più irrigazioni, allo scopo di frammentare e staccare i prodotti fecali, favorire i movimenti peristaltici della parete, consentendo al colon di ripristinare la propria originaria buona salute).

Il trattamento, sotto la visione medica, dura una mezz'ora circa e non presenta alcun inconveniente.

- Osservare una corretta alimentazione (dieta ricca di frutta, verdure crude, proteine verdi e priva di cibo spazzatura, quale caffè-sale-cibi fritti-tè stimolanti-tè a base di erbe-margarina-bibite gassate-spezie-latte e derivati-bevande gelate-carni sottoposte a processi chimici-zucchero aggiunto, particolarmente quello bianco-farina bianca-alimenti contenenti glutine-prosciutto, pancetta-dolci-torte-pizze-biscotti-hot dogs-salami-spaghetti e pasta in genere-salse-gelati- crackers-fette biscottate, ...), tale da non fornire nutrimento al micete e priva di alimenti che diano intolleranze enteriche, per non aggravare ulteriormente il terreno, già intaccato dalla candida.

Consigliabile il test cito­tos­sico® o cyto­to­xic test® da effettuare attraverso un prelievo ematico, che permetta di osservare, con lettura al microscopio, le eventuali intolleranze (per informazioni sul centro più vicino, telefonare al n. 0574/675334 dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 14.00).

- Sottoporsi a un micogramma al fine di individuare una supplementazione Ortomolecolare (vitamine, minerali, omega 3 e omega 6 precisamente valutati, … in concomitanza con antimicotici naturali) cui il micete può essere sensibile.

- Usare probiotici per promuovere la eubiosi enterica, ripristinando il corretto rapporto batterico della flora nel livello intestinale (ottimo Flora Probiotic Plus) e assumere supplementi Ortomolecolari per potenziare il S.I. (vitamine, minerali, aminoacidi, oligoelementi, bioflavonoidi, OPC, …).

Raffaele
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9 Anni 10 Mesi fa #26900 da sampei
Risposta da sampei al topic Sulla candida
Guida veramente ottima!!!

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9 Anni 10 Mesi fa #27010 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Quarto post

C’è uno stretto legame tra la candida e le intolleranze o le allergie.

Le intolleranze, per es., oltre a promuovere una condizione d'ipoglicemia reattiva da lieviti, contraddistinta da scarsi valori glucidici nel flusso ematico, attribuibili alla esistenza del micete, generano tutta una serie di ripercussioni, in certi soggetti, quali affaticamento, agitazione, allergie, anomalie della vista, atassia, brividi, capogiri, cardiopalmo, coliti, convulsioni, crampi agli arti inferiori e contrazioni muscolari in genere, dimenticanze, diminuzione della sensibilità e dell'agilità, disorientamento, dispnea, disturbo antisociale della personalità, disturbi della sfera sessuale, flatulenza, fibromialgie, fobie, gastriti, incapacità attentiva, incubi, insicurezza, irascibilità, irrequietezza immotivata, malattia infiammatoria cronica e autoimmune (artrite reumatoide), mal di testa, mancanza di virilità, problematiche dermatologiche e non, che portano a “grattarsi”, sottrazione di sostanze endogene, stati ansiosi e depressivi, sonnolenza, stitichezza o diarrea, stress con conseguenti neurodermiti, tachicardia.

Anche le allergie incidono duramente sulle generali condizioni di salute dell'uomo, soprattutto sul S.N. (encefalo), con negative ripercussioni sulla sfera psicologica come, per es., la variazione del proprio stile di vita con severe rinunce sul piano qualitativo, il condizionamento dei rapporti interpersonali e delle relazioni sociali a vario livello (le cene con amici o di lavoro, le feste, il ritrovarsi per un caffè o altro, sono “rituali” che vanno ben oltre il mero interesse dietetico), il sequenziale senso di frustrazione ..., per non parlare poi di quelle sul piano economico (costo dei farmaci, parcelle sanitarie per prestazioni medico-specialistiche o per ricoveri ospedalieri, approvvigionamento dei differenti prodotti dietetici, assenze per malattia sia a scuola sia sul posto di lavoro).

Cerchiamo di capire che individuando le nostre intolleranze e allergie agli alimenti, ai composti chimici, ai conservanti (solfiti, ...), ai coloranti (giallo-tartrazina, ...), ai dolcificanti (sorbitolo, ...), agli edulcoranti (aspartame, ...), ai salicilati spontaneamente contenuti, per es., nella frutta secca, alle sostanze nocive in genere, insite, oltre che nel cibo (nitrati, glutammati, ...), anche nelle acque da bere (cloro, ...), possiamo risanare il nostro stato di salute e riacquistare quel sorriso ch'è lo specchio della nostra connaturale ... “voglia di vivere”!!!-e della nostra ... Anima!!!

Come ho già scritto nel primo post su questo argomento, stiamo attenti a non permettere al fungo di mutare dalla sua struttura di microrganismo elementare (lievito) a quella più complessa (miceliale), in grado coi suoi tentacoli (hiphae) d'infiltrarsi nella mucosa enterica e di modificarne quella permeabilità selettiva cellulare epiteliare, dovuta a un particolare potere vitale, perché si creerebbe, in questa specifica situazione, uno sconquassante connubio tra “livello enterico-flusso ematico”.

Sto dicendo che il “livello enterico”, a conseguenza di ciò, diverrebbe oltremodo permeabile, spugnoso, filtrante e consentirebbe alle particelle proteiche o altro di passare, senza alcuna o imperfetta metabolizzazione, nel “flusso ematico”, procurandoci questo, dappertutto nel nostro organismo, quelle sonore risposte allergiche ch'esitano alla fine nel prurito, in alcuni casi continuo e molto accentuato.

Bene, anzi male, perché queste autentiche “mine innescate”, oltrepassato il livello emato-encefalico, estremo baluardo difensivo dei nostri duecentocinquanta grammi di materia grigia, “esploderanno” con tutta una serie di fastidi, che gli esperti di turno, ormai di nostra ben nota conoscenza, scambieranno, potete scommetterci, per, ahinoi, patologia cerebrale!!!

Del resto, le sostanze proteiche non digerite o solo parzialmente tali, una volta immesse nel flusso ematico, non solo innescheranno reazioni infiammatorie, disturbi allergici e autoimmuni, ma, attenzione, riusciranno a “interpretare” il ruolo di certi neurotrasmettitori, che veicolano le informazioni fra le cellule costituenti il S.N., scatenando così una sorta di “caotica sovra-eccitazione”, ma sarebbe meglio dire putiferio, tra addetti ai lavori (neurotrasmettitori) e intrusi (polipeptidi, sostanze proteiche, nello specifico, non o solo in parte metabolizzate), ch'esita allo interno dell'organismo in affioranti manifestazioni a livello emozionale e nei rapporti interpersonali e con l'ambiente.

Occorre, in siffatta situazione, procedere per grado e al primo posto c'è la priorità di arrestare la proliferazione del lievito e il suo passaggio dalla forma di lievito a quella miceliale, solo dopo sarà necessario quanto propizio risanare possibili, rimanenti (già, perché così involvono nel dato di fatto) intolleranze e allergie.

Una volta ostracizzata favorevolmente la forma miceliale, ci si accorge del perseverare di qualche residuo allergico, peraltro facilmente rientrabile con le giuste sostanze Ortomolecolari.

E stiamo lontano dai farmaci, troppo spesso abusati e utili soltanto a declassare il nostro già logoro sistema immunitario: le molecole tossiche del micete sono in grado di consegnarci, sì, tutta una serie di negative ripercussioni che vanno, come già detto, dalla sfera emozionale a quella comportamentale (inquietudine, marcata reattività dell'umore, stato ansioso e depressivo), ma è altrettanto fermo che anche i sintomi sopra scritti, che potete riassumere col termine di “esaurimento” (per prolungata reazione di sopportazione di uno stato, di una situazione riconosciuta come dannosa o comunque complessa, malferma), possano esitare in un “contagio” da lieviti o fungino, come dire, tanto più si è esauriti quanto più si è a rischio di candidosi.

Non solo: il passare da un esame all'altro e l'abuso farmacologico, propiziato da medici che hanno tradito il concetto del “Primum non nocere”, che riassume tutta la filosofia della dottrina del grande Padre della medicina, ci consegneranno presto la reputazione di “soggetti depressi”, magari fino al punto che ce ne auto-convinceremo, quando invece sono gli stessi antibiotici, presenti nelle cure propinateci, a inasprire la nostra già triste condizione di poveri sventurati nelle mani di non edotti usurai.

Non sto dicendo che la medicina Ortomolecolare debba abolire tutte le medicine ma certamente quelle pericolose e superflue: al bando le medicine sintomatiche!!!

E a noi tutti l'augurio di una maggiore “presa di coscienza” nei confronti della nostra preziosissima salute, quale primaria conquista per poter ... “amare il prossimo”.

Raffaele
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