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Domanda Le mammografie sono una crudele bufala medica

  • Cecilia
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8 Anni 11 Mesi fa #39687 da Cecilia
da www.laleva.org/it/2013/05/secondo_uno_st...ala_medica.html#more

Secondo uno studio shock le mammografie sono una crudele bufala medica
By Archimede on 27.05.13 10:10

Studio shock: Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.

La mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.

Il “piccolo sporco segreto” dell’industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l’abbandono dell’etica nell’industria del cancro lascia senza fiato.

Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l’inizio.

Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente

Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine .

“Abbiamo riscontrato che l’introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.

Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.

Così continua il dottore

“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c’è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio”.

Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.

Chemioterapia, radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale

Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato over-diagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni”.


Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).

Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.

Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Cosi come il Dr. H. Gilbert Welch scrive sul New York Times :

“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. In una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.”

Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia . Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.

Lo starnazzare dell’oncologia moderna

Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L’appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”

Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all’esperienza del cancro nella medicina moderna – la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie – è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all’industria del cancro. “Migliori” tecnologie portano a più falsi positivi

Non c’è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell’industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.

Come il Dr. H. Gilbert Welch scrive sul New York Times:

Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di over-diagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime dell’over-diagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmente tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica.

Capito la storia? Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un’ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.

Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!

Il culto di Komen

Le persone di oggi storcono il naso al suicidio di massa del 1978 del culto di Jim Jones pensando “come è possibile che i membri siano stati tanto stupidi da avvelenarsi a morte da soli?”

Guardatevi attorno gente, perché l’industria del cancro ha preso la stessa formula di quel culto e l’ha moltiplicata per un milione. Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita)

Una delle caratteristiche chiave di questo culto è l’adorazione dell’auto-mutilazione. Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L’effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.

Come ogni culto, quello dell’industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket.

Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l’industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.

Il culto di Komen è un’operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all’industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di delibera menzogna sui benefici della mammografia.

L’industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:

“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di over-diagnosi.

Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici.

Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all’industria del cancro”

La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l’influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell’oncologia moderna?

Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?

L’oncologia moderna è il medioevo della medicina occidentale

Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all’intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.

Questa è la verità sull’industria del cancro che non sentirete da Komen (ne da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa)

La conclusione dagli autori dello studio

Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella.

Autore: Mike Adams / Fonte originale: naturalnews.com / Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di SEBASTIANO SENO / Ripreso da: nexusedizioni.it

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8 Anni 11 Mesi fa #39693 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Le mammografie sono una crudele bufala medica
Da quanto é dato da capire pare proprio che, mentre in Italia e in EU i costi per le cure chemioterapiche vengono sostenute dallo Stato, negli USA siano a carico del paziente stesso. = il danno economico oltre a quello fisico!

Si parla di cifre che vanno dalle poche migliaia di euro alle centinaia di migliaia di euro; chissá se tutte le persone che adesso e da adecenni si sottopongono a chemio e radio continuerebbero a farlo se prima si dovessere o vendere la casa o chiedere un prestito in banca! :whistle:

Caro governo europeo, metti la chemio e la radio a pagamento! ( e visto che ci sei ... anche le operazioni mutilanti e inutili)
in questo modo si riuscirá di sicuro a migliorare almeno due grandi problemi:
1- si dimimuiránno i costi della Sanitá con conseguente alleggerimento del debito
2- si salveranno molte vite umane.

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8 Anni 11 Mesi fa #39700 da elena
Cecilia guarda che c'è pure chi la fa a pagamento, chi si opera, mutilandosi, a pagamento
X avere trattamenti migliori, più personalizzati, x stare comodamente seduti in camere con tv, invece che nelle sale x trattamenti multipli. Salvo morire ugualmente, anche se in camere separate...
Quanto alla mammografia, l'hanno messa come screening obbligatorio dopo i 50 anni e se non la vuoi fare ti guardano pure storto. La prima cosa che ti chiede un ginecologo è la mammografia più recente. Inutile dire che sei contraria. Ti liquidano con baggianate da eco circo. E parte subito prescrizione immediata. Ad una mia collega viene prescritta ogni anno, perché nn si sa mai, le dice il ginecologo. Ma se è sana come un pesce! Ma... Non si sa mai...
Con la paura che ti instillano poi ti trovi in situazioni di inutile stress. Che ti portano a pensarci, a focalizzarti sulla paura dell indesiderabile. Certi menagrami di professione sarebbero da evitare come la peste, xc nn hanno a cuore la tua salute, ma il loro portafoglio clienti.
Bisognerebbe bandire gli esami invasivi, per principio, relegandoli ai soli casi di reale necessità.
Nn si fa prevenzione con questi strumenti, ma con uno stile di vita più sano, anche emotivamente parlando. Se certe difficoltà, certi conflitti si tamponano subito, nn c'è pericolo.

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8 Anni 11 Mesi fa #39708 da lu
Qualche anno fa ho fatto una mammografia. Richiamata al telefono dal personale mi è stato detto che avrei dovuto ripetere la mammografia perchè c'èra un dubbio sulla lettura dell'esame.
Mi sono quindi recata per la seconda volta all'ospedale. Nella sala di attesa, in cui sono rimasta a lungo, ho avuto modo di conversare con le altre donne che erano presenti e ascoltando le loro storie, ad un certo punto, ho avuto la sensazione - non so come spiegare - di essere come trascinata in una pericolosa dimensione di malattia che non mi riguardava. Ho preso dunque la decisone di non rifare per la seconda volta la mammografia, sapendo bene che la compressione (dolorosa) del seno e le radiazioni danneggiano i tessuti.
Ho aspettato comunque il mio turno quindi ho comunicato con modestia che al momento non mi sentivo di fare un'altra mamm. e che avrei fatto volentieri un'ecografia se fosse stato possibile. Ciò senza aggiungere alcuna considerazione personale stando bene attenta a non prestare il fianco a reazioni negative e polemiche varie. La dottoressa, impotente di fronte alla mia tranquillità, mi ha incenerito odiosamente con lo sguardo :angry: chiedendomi il motivo ma io mi sono limitata a ribadire gentilmente che quel giorno non mi sentivo di sottopormi all'esame ma che ero disponibile per l'eco che non avevo ancora fatto (quando ci sono dei dubbi l'eco viene fatta in associazione). La reazione della dottoressa è stata chiudermi di colpo la porta in faccia del piccolo sgabuzzino dove ci si spoglia lasciandomi peraltro casualmente al buio in quel piccolo spazio. Diciamo che la porta avrebbe potuto essere richiusa in altro modo e che forse per la sorpresa la signora è stata un po' maldestra...
Così le mie impressioni negative si sono ulteriormente rafforzate.
Dall'ecografia non è risultato nulla di sospetto (ho chiesto direttamente al momento dell'esame) so di avere un seno un po' fibrocistico e penso che questo possa essere stato motivo di dubbio. In sostanza ho deciso di non fare più nulla.
Tempo dopo ho saputo casualmente che una donna che era con me nella sala di attesa ha dovuto rifare per la seconda volta l'esame istologico con ago aspirato risultato poi nuovamente negativo.
Non ho mai ritirato la lastra. Un giorno mi arriva una telefonata per avvertirmi che se non avessi ritirato la lastra avrei dovuto pagare l'esame. Ho preferito rischiare di pagare l'esame (ma poi non ho più saputo nulla) piuttosto che ritrovarmi in quella dimensione con la precisa sensazione che ciò avrebbe potuto danneggiarmi. Non so se sono riuscita a spiegarmi, non è stata la paura perchè di coraggio ne ho da vendere ma un misto di sfiducia e questa sensazione di vortice a cui ho voluto sottrarmi.
Nel frattempo ho cominciato ad interessarmi di medicina naturale.
Questo non è certo un pubblico invito a non verificare lo stato della propria salute. Ognuno faccia quello che sente giusto per se. E' solo una storia personale con qualche considerazione sull'atteggiamento arrogante e indisponente dei medici.
Che dire...incrociamo le dita...Comunque saranno passati più o meno quattro anni.
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena, Laura80

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8 Anni 11 Mesi fa #39714 da elena
Una decisione saggia che ti ha salvaguardato da ulteriori danni. Complimenti, non è da tutti.
Può infatti capitare di rischiare di rimanere impigliati nel tritacarne, con tanti medici che non fanno altro che rinforzare dubbi su possibili lesioni cancerose che invece probabilmente non ci sono ma che a qualcuno farebbero tanto comodo ci fossero, spingendo quindi la malcapitata di turno ad accettare ulteriori danni con esami invasivi, di cui spacciano con colpevole e ingannevole nonchalance la minima o nulla pericolosità, "così ti togli ogni dubbio, cara"', mi rendo conto che molte donne cedono ed è talvolta difficile dire di no. Io invece sono proprio una irriducibile. E li mando regolarmente al manicomio, rifiutando l'esame a priori. Mi dicono che sono uno struzzo, che nasconde la testa sotto la sabbia perché nn vuole sapere, mentre è vero proprio il contrario. So che l'esame mi può recare danno e non lo faccio. So che non ho nulla. Esiste, infatti, l'ecografia color doppler , che può ben segnalare eventualmente problemi. Senza distruggere e irraggiare. Se quella è negativa, nn c'è senso a fare pure una mammografia.
È, questa, una differenza che manco sfiora la loro testa.
Il vero coraggio è dare ascolto alla propria sottile voce interiore che dice di star tranquilli, che non c'è niente. Invece che la loro, di falso allarme, falsi positivi, aghi aspirati inutili e dannosi, irraggiamenti e pressioni improprie su un organo tanto delicato come il seno. E quando ti dicono che ragioni con qualcosa d'altro e non certo con il cervello, bisogna ribadire interiormente che la propria ragione è perfettamente attiva e vigile, visto che si sta salvaguardando la propria salute.
Quello che avviene per la mammografia, avviene anche per altri esami invasivi.
Esami che vanno fatti solo se ne vale veramente la pena. Poi ognuno valuti per il proprio caso.
Non vedo l'ora che venga ideata e commercializzata una nuova metodica diagnostica che non richieda tanta invasivita'
I seguenti utenti hanno detto grazie : Midiclò

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8 Anni 11 Mesi fa #39717 da lu
Ci sarebbe questo trimprob che pare possa essere efficace anche per verifiche al seno e altri organi (forse per questi organi ancora in via sperimentale). E' utilizzato da tempo per verifiche alla prostata e pare abbia evidenziato in qualche raro caso tumori che la biopsia non aveva rilevato (a detta del medico che ne mostra l'utillizzo). Ci sono parecchie info in rete a partire dalla sua ideazione, osteggiamenti vari (poichè lo strumento costa pochissimo) elenco dei pochi ospedali che lo utilizzano, video esplicativi.
ho trovato un breve testo:

www.trimprob-diag.com/trimprob.html
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena

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