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Domanda Triptofano fibromialgia e intestino

  • Clara
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12 Anni 1 Mese fa #3704 da Clara
Triptofano fibromialgia e intestino è stato creato da Clara
Posto queste interessanti considerazioni di Mainardi:

Vorrei esprimere la mia idea sulla fibromialgia.

Sono un chimico universitario che dall'anno della sua laurea, 1981, lavora in un centro per l'epilessia. Negli anni '90 abbiamo contribuito a dimostrare ceh i farmaci antidepressivi SSRIs sono anche anticonvulsivi, erano ritenuti proconvulsivi. Per confermare questi ns risultati ho identificato in una sieroporteina del latte, l'alfa-lattoalbumina, un agente in grado di potenziare la serotonina cerebrale, quindi di facilitare il controllo delle crisi. i risultati ottenuti sia clinici che su modelli sperimentali l'hanno fatta entarre nei programmi di screening nuovi farmaci dell'NIH (USA) (non è semplice entrarci).

Avevo individuato questa proteina in quanto studi del nutrizionsita olandese markus dimostravno che era effettivamente in grado di aumentare il rapprto plasmatico del triptofano (trp) su i suoi competitori alla captazione cerebrale i LNAAs (tyr val met iso leu phe), da cui dipende la captazione cerebrale di trp e quindi la sintesi cerebrale di serotonina. Il trp è l solo precursore della serotonina.
In effetti bassi livelli di trp sono riprotati nei pazienti epilettici, ed io avevo valutato una riduzione di un terzo nella captazione cerebrale di apzienti epilettici.
Nel 2005 Jobe su J nerochem, citando i ns lavori, conferma l'azione anticonvulsiva degli SSRIs. Lo stesso Jobe nel 1992 aveva trovato bassi livelli di trp nei apzienti con fibromialgia!
Yunus MB, Dailey JW, Aldag JC, Masi AT, Jobe PC. Plasma tryptophan and other amino acids in primary fibromyalgia: a controlled study. J Rheumatol 1992;19:90–4.

Cosa è che accomuna l'epilessia e la fibromialgia? il trp controlla la sintesi cerebrale dei neuropeptidi, tra cui l'NPY che è stato efinito un anticonvulsivo endogeno per la sua potente azione anticonvusliva se iniettato nel cervello di animali, ma l'NPY è legato alla trasmissione del dolore. Aumentare il suo livello cerebrale aumenta la soglia del dolore.

Perchè ci sono bassi livelli plasmatici di trp nell'epilessia, nella depressione, nella sclerosi multipla, nella fibromialgia e in altre patologie neurologiche?
Una eccessiva decrabossilazione intetsinale può essere la causa, una alterazione della flora batterica produce una elavata decarbossilazione degli ammino acidi proteici, il trp è decarbossilato a indolo e scatolo, i cui livelli urinari sono marker della disbosi.

La proteina da me identificata in quanto ricca di trp e povera dei suoi competitori in realtà è un potente probiotico intetsinale. Il suo primo compito nel latte materno (costituisce il 40% delle proteine del colostro) è quello di attivare i processi assorbitivi intetsinali, diminuendo la permeabilità intetsinale e attivando una corretta flora. Diversi studi mostrano la capacità di questa proteina di correggere il pH intetsinale, stimolare la secrezione di muco e il rilascio di prostaglandine nell'intestino, hanno azioni di rinforzo e rpotettive della membrana intetsinale, etc.

Lo so, sembra tutto molto semplice, ma anche controllare le crisi nei pazienti farmacoresistenti sembrava difficile e i risultati ottenuti sono strabilianti. Inoltre non ci sono effetti collaterali, potenzia le funzioni cognitive, migliora la qualità del sonno, tutte azioni documentate da studi scientifici controllati

Non sono un esperto di fibromialgia, le mie idee nel campo dell'epilessia stannor iscuotendo successo nel mondos cientifico, importanti riviste mi chedono di scrivere review, l'elsevier mi offre addirittura di scrivere un libro con chi voglio su cosa voglio).

Sono arrivato alla fibromialgia seguendo il dolore, alcuni crisi convulsive sono scatenate dalla percezione del dolore, la trasmissione del dolore è coinvolta nella cefalea muscolo tensiva, patologia dove di nuovo questa sieroproteina, a detta dei emdici che l'hanno proposta, sembra dare risultati interessanti.

E' stato proprio questo ampio spettro d'azione che mi ha stimolato a dapprofondire, intuendo ceh le azioni sono solo a livell inttsinali, ben chiare e ben riprotate in letteratura. Il dolore e la fatica sono segnali interconnessi, il sintomo della fatica è presente in molte patologie neurologiche, ma tutte possono essere relazionate al livello di NPY.

dephour dimostra che provocando processi infiammatori intetsinali si diminusice la soglia convuliva in animali sottoposti ad agenti epilettogeni. L'infiammazione intestinale rpoduce una disbiosi quindi uan diminuzione di trp e una conseguenete diminuzione di NPY cerebrale.

Circa il 95% della serotonina del ns corpo è sintetizzata nell'intestino. Nonostante svolga molteplici ruoli nel ns corpo e sia di conseguenza legata a molte patologie, il suo livello libero è fortemente controllato. Nel cervello viene sintetizzata in apposite micelle all'interno dei neuroni, questo fondendosi nella membrana neuronale rilasciano il loro contenuto in uno spazio ristretto congiungente 2 neuroni, la sinapsi, una specie di bottone. Appena rilasciata il neurone pre-sinaptico (a monte) inizia a ricaptarla e re-inserirla nelle micelle, sia per ridurre la necessità di nuova sintesi, ma anche per evitare che fuoriesca dalle sinapsi e finisca negli spazi extracellulari dove è neurotossica! A livello intestinale, invece, viene rilasciata nel torrente circolatorio, ma le piastrine la sequestrano ed è questo legame che effettua il controllo del livello ematico libero. Se la concentrazione plasmatica rimane entro certi livelli, la serotonina non è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, ma se supera un valore soglia, permea finendo negli spazi extracellulari. I farmaci SSRIs, assunti oralmente, agiscono prima sul cervello enterico, identico al cervello, quindi, inibendone la ricaptazione aumentano la serotonina plasmatica, facilitando il suo passaggio della barriera emato encefalica, quindi la sua azione neurotossica. Questo è il motivo degli effetti collaterali dei farmaci SSRIs.

In base all'importanza della serotonina negli anni '80 è stato proposto il triptofano e/o il 5-idrossi-trp, ma già allora era noto che gli ammino acidi liberi non vengono assorbiti dal sistema gastrointestinale, in quanto non riconosciuti come nutrienti. Il 75% del trp assunto oralmente è escreto con le feci.
Un unico lavoro, a fronte dei 14 milioni di persone al mondo che assumeva trp o 5-idrossi-trp, gli stessi autori se ne meravigliano, riporta che per studiare il destino metabolico nell'uomo, hanno dovuto somministrarlo in vena con flebo, altrimenti, nonostante usassero trp marcato, assunto oralmente non riuscivano a determinarlo. Questi stessi autori confermano che iniettato in vena diminuisce il livello degli altri large neutral amino acids (LNAAs, tyr, val, met, ILE Leu, Phe) ce competono con il trp per la captazione cerebrale. Infatti è noto che il trp stimola la sintesi di neuropeptidi che sono costituiti principalmente da LNAAs.

Tornando alla "mia" epilessia, studi su animali mostravano chiaramente che se il trp è iniettato in vena ha una potente azione anticonvulsiva, mentre assunto oralmente questa sua efficacia scompare.
Durante una mia lezione al MINCEP di Minneapolis, uno dei più grossi centri per l'epilessia al mondo, diretto da Leppik, mi è stato chiesto come mai nelle crisi di grande male non venga allora iniettato in vena trp. La mia risposta, ricordando che sono un chimico, è stata, già me lo chiedo anch'io.

La stessa efficacia che si ha se si inietta nel cervello, di animale, l' NPY. Il 30% degli ammino acidi che costituiscono l'NPY sono LNAAs, la sua sintesi è stimolata dal trp plasmatico, direttamente nell'ipotalamo, tramite il sistema neuroendocrino.

L'NPY, secondo me, rappresenta l'anello di congiunzione tra epilessia, cefalee muscolo tensive, CFS e fibromialgia, ma l'affaticamento è presente anche in altre patologie neurologiche.

Una bassa soglia del dolore e un facile affaticamento sono dovute ad un basso livello cerebrale di NPY, che è basso per uno scarso assorbimento intestinale del trp. I risultati su scatolo urinario o elevata permeabilità intestinale in patologie come la sclerosi multipla, indicano la presenza di una banale, scusatemi il termine, disbiosi intestinale che produce un'elevata decarbossilazione degli amino acidi proteici, l trp in indolo scatolo i cui livelli urinari sono marker della disbiosi.

I bassi livelli di trp plasmatico, a cui corrisponde poca serotonina cerebrale, ma, forse più importante nella FBM, scarsi livelli cerebrali di NPY, non sono dovuti ad uno scarso assorbimento, ma ad un eccessivo "spreco" per decarbossilazione.

Se avete voglia fatevi determinare lo scatolo e l'indolo, in realtà nell'urine l'indolo si coniuga ad indicano, nelle prime urine del mattino. Li troverete elevati. Per determinare la permeabilità intestinale è sufficiente bere una soluzione di 2 zuccheri, il lattulosio, una grossa molecola, e il mannitolo, piccolo. Il rapprto L/M nelle urine dopo 6 ore la somministrazione, misura la permeabilità.

Recenti lavori dimostrano che un trauma cranico provoca, dopo 3 giorni (!), il collasso della membrana intestinale. Sia un danno fisico, che funzionale: una elevata permeabilità. Dato che il 90% dello scambio di informazione tra i ns 2 cervelli va dall'intestino al cervello non è impensabile che un danno intestinale possa procurare un danno fisico e funzionale nel cervello. L'elevata capacità a comunicare è dimostrata dal fatto che le quantità di ulcere indotte nell stomaco, di animale, con acido cloridrico sono state riportate dipendere, in maniera dose dipendente, dalla quantità di agente epilettogeno somminstrato intracerebroventricolarmente nel cervello!
Un importante ricercatore iraniano, Dephour, ha dimostrato che topi a cui è stata procurata una infiammazione intestinale somministrando un olio urticante, l'olio di crotonitiglio, presentano più crisi convulsive se sottoposti a modelli di epilessia sperimentale. L'infiammazione intestinale riduce la soglia convulsiva, allo stesso modo riduce la soglia del dolore.

Il segnale nootropico del dolore è un segnale per la ns difesa, se il dolore è acuto, ci induce ad attuare misure per sottrarci alla fonte del dolore, se si mantiene costante, abbiamo tutta una serie di meccanismi molecolari atti ad aumentare la ns soglia. Tra questi sono famose l'endorfine, da morfine endogene, sostanze che agendo sui recettori dell'oppio, placano il dolore. L'agopuntura stimola la sintesi di endorfine, quindi elimina il dolore. L'NPY è la principale endorfina cerebrale.

Il mio invito è quello di curare l'intestino, con i suoi 300 m2 riveste il ruolo di una pelle interna. Le sue cellule sono molto simili a quelle della pelle. La pelle è completamente permeabile, l'intestino ha una permeabilità selettiva, ma come la pelle deve essere in grado di difenderci dai numerosi agenti che lo attaccano: agenti patogeni, additivi alimentari, farmaci, ma anche lo stress è riportato capace di modificare la ns flora batterica. Anche questo nasce come ns difesa, liberarci da carichi digestivi in caso di pericolo è fondamentale per poter decidere in poco tempo tra scappa o combatti e mettere al massimo di giri il ns corpo per avere l'energia necessaria in entrambe le scelte. frasi come farsela addosso dalla paura o vomitare dallo spavento non sono causali. La scarica adrenalinica che aumenta la respirazione, i battiti cardiaci etc, stimola potenziali agenti patogeni intestinali che ci "liberano" dai processi digestivi. "perchè le zebre non si ammalano di ulcera" è un libro di un biologo che collega molti ns mali al fatto che nella vita moderna incontriamo troppo spesso il leone, lo stress da acuto diventa cronico. Io mi permetto di aggiungere che a peggiorare le cose c'è un intestino reso più debole dai vari fattori disbiotici. Oggi patologie come intolleranze, allergie sono in notevole aumento. L'autismo è passato da 1 su 10000 all'1% in pochi anni.

Nuove patologie emergenti sono la CFS e la FBM. Curiosamente Mr Parkinson, nel lavoro originale, riporta che tutti i pz da lui osservati hanno problemi gastrointestinali (GI), il 60% dei depressi ha problemi GI contro il 30% della popolazione depressi inclusi, così l'autismo, la sclerosi multipla e anche CSf e FBM.

Forse non è un caso, ma la causa.

Noi deriviamo dalle scimmie, la ns dieta originale era la frutta, ricca di fibre, polisaccaridi insolubili. Le fibre insolubili non vengono scisse negli zuccheri costituenti dagli enzimi, arrivano integre nel colon dove fermentano dando origine ad acidi grassi a corta catena (butirrato di sodio) che sono i nutrienti principali delle cellule intestinali. Una dieta povera di fibre indebolisce l'intestino in quanto le cellule muoiono di fame.
Il colon è un biofermentatore se non è alimentato correttamente va in sofferenza.

Sono spesso invitato a tenere lezioni anche sulla nutraceutica, o meglio sulle interazioni nutrienti intestino e mi capita di rabbrividire sentendo nutrizionsiti che suggeriscono di eliminare la frutta in quanto fermenta. Se la fermentazione della frutta produce gas, signiifca che siamo in presenza di disbiosi, di flora alterata. nella corretta flora batterica la frutta NON DEVE dar problemi. Eliminandola si riduce la produzione di gas, ma non si risolve il problema, anzi si indebolisce l'intestino. Questo vale per qualisiasi alimento che crea fenomeni di allergia o intolleranza, evitarlo non risolve il problema, riduce la sintomatologia.

Così come suggeriscono di eliminare i grassi dalla dieta. Per ottobre Epilepsy Res mi ha chiesto una review sulla dieta chetogena una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, nata negli anni '20 per la cura dell'epilessia, riproposta negli anni '90 grazie al figlio di un regista americano, farmacoresistente, che ha ottenuto il controllo delle crisi solo con questa dieta. Il padre ha girato un film con Meryl Streep (First don't harm). Ancora oggi studiata e applicata, a Baltimora c'è il più grosso centro al mondo su questa dieta diretta da Kossov, con il quale ho avuto uno scambio di email in occasione della pubblicazione di un mio lavoro dove sostengo che non siano i chetoni i responsabili dell'effetto anticonvulsivo, bensi la stimolazione della sintesi di neuropeptidi cerebrali, in analogia con il tro e/o la serotonina. Infatti i grassi ripristinano una corretta flora intestinale, riducono la disbiosi, quindi aumentano il trp plasmatico e l'NPY cerebrale.

Oggi sono affascinato dalla possibilità di innescare dei meccanismi endogeni di controllo cerebrale, attraverso delle semplici stimolazioni intestinali rispetto a studiare farmaci che arrivino al cervello e svolgano complesse funzioni sulle correnti ioniche. Per poi scoprire come per gli SSRIs che queste funzioni non sono svolte a livello cerebrale.
E' la stessa differenza tra scrivere un programma in linguaggio macchina o in basic, con la differenza che i sistemi di controllo endogeni sono molto efficaci e privi di effetti collaterali.

Io sono convinto che ripristinare dei corretti processi assorbitivi intestinali riduca le sintomatologie e le faccia scomparire.
Sono arrivato a queste conclusione "costretto" dai risultati ottenuti nell'epilessia. Moltissime persone mi hanno riferito che prima di ottenere il controllo delle crisi con la proteina da me scelta in quanto ricca di trp (l'alfa-lattoalbumina), successivamente scoperta essere un potente probiotico intestinale, avevano migliorato i disturbi intestinali, problemi che non erano nemmeno stati riportati prima. Successivamente, questo anche a distanza di un anno un anno e mezzo, scomparivano allergie o intolleranze, entrambe dovute ad elevata permeabilità intestinale.

Mi permetto di scrivere qui queste mie riflessioni, in quanto i sembra che i vs sintomi no siano giustamente considerati e trovo scandaloso che la medicina oggi continui ad utilizzare il termine psicosomatico, sottonitendendo di natura psichica, quando:
uno studio su 10 anni di sperimentazioni cliniche fatte dalla FDA sui farmaci SSRIs dimostra che il farmaco ha lo stesso effetto del placebo (50% di risposta al farmaco). Lo stesso tipo di studio sull'artrite reumatoide dimostra una risposta al placebo del 30%, ma nel sottogruppo di paz che hanno avuto una risposta posiitva ai farmaci negli anni precedenti, questa percentuale sale all'80%!!!! l'80% se ben disposto al farmaco guarisce senza farmaco.
Nella sindrome di Crown è stato riportato il ripristino di una corretta flora intestinale anche in coloro che rispondono la placebo.

Comprendo che la mia posizione di ricercatore, per di più chimico, quindi senza attività clinica, mi pone in posizione di vantaggio rispetto al medico che passa ore in ambulatorio nel suo studio privato, ma non si possono ignorare risultati così importanti presenti in letteratura, che modificano completamente il panorama.
Su uno stesso numero di Nature del 2009 c'erano ben 3 lavori sull'asse intestino-stomaco-cervello, sono convinto che solo studiando le interazioni, lo scambio di informazioni, tra i ns organi potremo effettuare un passo avanti nella medicina.
I seguenti utenti hanno detto grazie : sampei

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11 Anni 4 Mesi fa #15995 da Clara
Risposta da Clara al topic Re: Triptofano fibromialgia e intestino

Io sono convinto che ripristinare dei corretti processi assorbitivi intestinali riduca le sintomatologie e le faccia scomparire.
Sono arrivato a queste conclusione "costretto" dai risultati ottenuti nell'epilessia. Moltissime persone mi hanno riferito che prima di ottenere il controllo delle crisi con la proteina da me scelta in quanto ricca di trp (l'alfa-lattoalbumina), successivamente scoperta essere un potente probiotico intestinale, avevano migliorato i disturbi intestinali, problemi che non erano nemmeno stati riportati prima. Successivamente, questo anche a distanza di un anno un anno e mezzo, scomparivano allergie o intolleranze, entrambe dovute ad elevata permeabilità intestinale.


Di recente ho visto alcune persone che soffrivano in modo cronico di gravi intolleranze alimentari, quasi celiaci, ristabilirsi dopo solo tre mesi di integrazione alfalattoalbumina

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11 Anni 4 Mesi fa #16016 da lord_vivec
Risposta da lord_vivec al topic Re: Triptofano fibromialgia e intestino
è interessante, ma un pò lunghetto e complicato... (sai com è, non è che ci si può specializzare a capire tutto...)
Per favore, potresti fare una piccola sintesi?

Cioè, in sostanza riparando eventuali problemi alle pareti intestinali, si assorbe meglio il triptofano e quindi scende depressione, fibromiaglia ecc? (che come sai, sono problemi che ho)

Che altro si può fare?

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  • Clara
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11 Anni 4 Mesi fa - 11 Anni 4 Mesi fa #16020 da Clara
Risposta da Clara al topic Re: Triptofano fibromialgia e intestino
Lord posso dirti che l'effetto di serplus (alfalattoalbumina) sull'umore, depressione ecc. è forte, così come per i problemi che ho sottolineato prima.Sintetizzando.Gli effetti però non si fanno sentire prima di una ventina di giorni dall'inizio della cura.
Ultima Modifica 11 Anni 4 Mesi fa da Clara.

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11 Anni 4 Mesi fa #16021 da pacio
Risposta da pacio al topic Re: Triptofano fibromialgia e intestino
a me invece fà effetto subito e poi non mi fà piu nulla.
eppoi costa un botto , forse è meglio il biozz

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11 Anni 4 Mesi fa #16024 da pacio

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