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OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP
In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.
Domanda Nuove fresche info su vitamina D
- alex86
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- Platino Utente
Meglio assumerla in acqua o sotto la lingua diretta?
"Not all cakes comes with hole"
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- Raffaele/Michelangelo
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- Platino Utente
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Considerato che:
- carenza D-->0-5 ng/ml con sintomi quali iperparatiroidismo, cattiva assimilazione del calcio, riduzione della quantità di minerale osseo in presenza di un collegabile aumento della matrice ossea collagene ossia ossa molli (osteomalacia), miopatia;
- insufficienza D-->5-12 ng/ml con sintomi quali contenuto iperparatiroidismo, diminuita assimilazione del calcio, osteoporosi, miopatia senza sintomi evidenti;
- ipovitaminosi D-->12-30 ng/ml con ristretta riserva di vitamina D, leggero rialzo del paratormone (PTH) secreto dalle ghiandole paratiroidi;
- normale D-->30-60/100 ng/ml con alcuna alterazione;
- eccesso*/tossicità D--> 100-oltre 150 ng/ml con aumento della quantità di calcio nel flusso ematico (ipercalcemia) e con un aumento del calcio nelle urine (ipercalciuria);
- per ciascuno dei vari stati citati, diverso da quello di normalità, occorrerebbe individuarne le motivazioni;
- sia le carenze sia le insufficienze non siano affatto rare alle nostre latitudini;
- i predetti deficit di vitamina D s'incrementino col trascorrere degli anni;
- tutti i soggetti anziani, che non stiano facendo integrazione di vitamina D, siano carenti;
- esista un rapporto della SIOMMMS (Società Italiana dell'Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) che ha fornito alcune "linee-guida" sia sull'ipovitaminosi D sia sulla sua prevenzione;
ecco, la mia rielaborazione su alcuni punti:
- soggetti sani (adulti): 1500 U.I./dì di vitamina D;
-soggetti anziani (con ridotto contributo di calcio dietetico): 2300 U.I./dì;
- l'insufficienza di vitamina D, in inverno, coinvolge la metà dei giovani e comprende il 100% degli anziani che non facciano integrazione;
- la dieta italiana fornisce mediamente 300 U.I./dì di vitamina D e quando non c'è esposizione all'irraggiamento solare serve un'integrazione tra le 1200-2000 U.I./dì di questa vitamina.
Bene, quando s’incorre in una riduzione significativa di vitamina D, le cui cause andrebbero sempre indagate, occorrono quantità cumulative massicce per un periodo di tempo variabile dai 7 ai 28 gg. o anche qualcosa di più se necessario, per poi, una volta appurato il riequilibrio della situazione, mediante il dosaggio della 25-idrossi-vitamina D 25(OH)D sierica, passare alla dose quotidiana di mantenimento, collegabile a fattori quali l'esposizione al sole e gli anni del soggetto, variabile tra le 800 e le 2000 U.I./dì o tra le 5600 e le 14000 U.I. settimanali.
Tenuto conto di ciò ossia che in presenza di deficit severo siano somministrate dosi cumulative oscillanti tra 300000 e 1000000 di U.I. nel periodo da 1 a 4 settimane, non sarà difficile, sentito il proprio medico, approntare un duplice intervento ovvero "dose massiccia prima-dose di mantenimento poi".
Ovviamente, i fabbisogni dello stato di normalità (800-2000 U.I.) non basterebbero a risanare le grosse carenze di D, tantomeno un'unica assunzione da 300.000 U.I., per cui occorrerà associare l'una cosa all'altra, ossia una dose massiccia per un certo periodo (un mese circa) e una dose poi di mantenimento (dopo riscontro oggettivo dell’avvenuta normalizzazione vitaminica).
A ogni modo, sarebbe per tutti buona norma con assunzioni giornaliere superiori alle 2000 U.I. riscontrare ogni biennio i valori di 25(OH)D, fatta eccezione per la granulomatosi (immunodeficienza primitiva che non consente ai leucociti (G.B.) di proteggere il corpo dalle infezioni attuate dai funghi e dai batteri) e l'iperparatiroidismo primario che richiedono più spesso dei riscontri.
La materia è comunque piuttosto ostica e la matematica non può essere esaustiva, considerata soprattutto l'individualità biochimica di ciascun individuo e lo stato di salute endogeno a vario livello (disturbi cardiovascolari, patologie autoimmuni, rachitismo, iperparatiroidismo, stati infiammatori e non solo patologie del sistema muscolo-scheletrico).
Nota
eccesso*: non dà tossicità, salvo nelle intossicazioni acute oltre i 150 ng/ml.
Raffaele
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- francois
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la quantità di D che serve è sufficiente quella raccolta da una buona esposizione frequente al sole.
Lo studio sconsiglia assunzioni di D come supplemento.
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- Nataku
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- LEGOLAS123
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il libro in questione:
da notare i commenti entusiastici di chi ha provato la terapia
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- yagoo40
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LEGOLAS123 ha scritto: Un medico americano. dottor Jeffrey T. Bowles, parla dei benefici straordinari da lui ottenuti con dosi tra i 50.000 e i 100.000 iu di d3 al giorno, abbinati alla vitamina k(per evitare carenze di quest'ultima dovute alle dosi abbondanti di d3)
il libro in questione:
da notare i commenti entusiastici di chi ha provato la terapia
Scusa Lego,
Non vedo il link del libro
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