OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La maggior parte degli organismi che generano malattia, entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo, non attraverso una iniezione, è contrario alla natura iniettare organismi nel corpo per provocare la immunità e la vaccinazione porta in sé un enorme potenziale per danneggiare seriamente la vostra salute.

Domanda Vaccini: colloquio con il medico dell'asl

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57662 da lu
Quanto sono preparati e aggiornati i medici vaccinatori delle ASL? Leggono le ricerche accreditate? Sanno realmente cosa c'è scritto nei bugiardini?
Se al colloquio volete ridere, fate al sanitario queste sedici domande...
ELENCO DI 16 DOMANDE DA FARE AL COLLOQUIO CON IL MEDICO DELL'ASL
Molti hanno fissato il colloquio con l’ASL nelle prossime settimane e potrebbero trovare utili queste domande. Potrebbero mettere in difficoltà l’interlocutore, soprattutto se formulate lasciandole aperte, in modo da lasciar parlare liberamente l’esperto per rendersi conto di quanto effettivamente sappia in merito a quello che chiedete. Se li trovate impreparati, potete spiegargli voi a cosa vi riferite esattamente e invitarli a leggere le pubblicazioni scientifiche che attestano quello che dite.
Così il colloquio si potrebbe trasformare in un’occasione per valorizzare il nostro punto di vista e diffondere nuove informazioni…buona fortuna!


1. Cosa sapete dirmi delle ricerche del prof. Romain Gherardi sulla miofascite macrofagica? Mi potete spiegare cos’è la “miofascite macrofagica”?
Romain Gherardi è un neurologo e neuropatologo francese, professore di istologia e leader da più di 20 anni dell’unità di ricerca INSERM all’università di Parigi Est-Creteil in Francia. Ha pubblicato oltre 300 studi scientifici, reperibili su PUBMED.
Ha scoperto nel 1998 la cosiddetta “miofascite macrofagica”, una condizione medica precedentemente sconosciuta, caratterizzata da estrema sensazione di esaurimento fisico, stanchezza cronica per oltre 6 mesi, persistenti disturbi del sonno, così come dolori protratti a carico di muscoli ed articolazioni. Nel 2001 ne sono state scoperte le cause: la miofascite macrofagica è causata dall’idrossido di alluminio contenuto in diversi vaccini. Di fatto, biopsie del muscolo deltoide negli adulti e quadricipite nei bambini hanno rivelato che l’alluminio non viene necessariamente eliminato dall’organismo come si assumeva; al contrario, l’alluminio può permanere nel sito di inoculazione del vaccino addirittura per anni, scatenando la reazione immunitaria persistente di miofascite macrofagica. In alcuni rari casi se ne è fatta diagnosi addirittura 10 anni dopo l’inoculazione di un vaccino contenente alluminio!
Studi successivi hanno dimostrato che i sintomi di MMF comprendono persino disturbi cronici della memoria, dell’attenzione, della capacità di elaborazione di informazione e dell’umore. L’organizzazione mondiale della sanità ha da poco dichiarato che la misura in cui si verificano questi fenomeni apparentemente rari è ancora sconosciuta e che la questione richiede ulteriore investigazione.
Ricerche ancora più recenti di Gherardi e colleghi mostrano come l’alluminio da vaccino possa, attraverso i linfonodi, raggiungere organi distanti come milza e fegato e, infine, il cervello, accumulandovisi.

Pubblicazioni scientifiche a sostegno di quanto scritto qui:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9717921
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11522584
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20882368
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19748679
www.who.int/vaccine_safety/…/reports/october_1999/en/
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23557144
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4318414/

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57663 da lu
2. Cosa sapete dirmi delle scoperte del ricercatore israeliano Yehuda Schoenfeld e la sindrome “ASIA” da lui descritta?
Yehuda Schoenfeld è un medico israeliano, autorità di fama internazionale nel campo delle malattie autoimmuni. È docente all’Università di Tel Aviv e editore di due riviste scientifiche.
Nel 2011 ha descritto la sindrome cosiddetta “ASIA” ovvero la “sindrome infiammatoria autoimmune indotta da adiuvanti”. Si tratta di un disordine autoimmune che viene “slatentizzato”, in individui geneticamente predisposti, da adiuvanti quali l’alluminio nei vaccini.

Pubblicazioni scientifiche a sostegno:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20708902
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24238833
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28741088
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28059022

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6 Anni 4 Mesi fa #57664 da lu
3. Cosa sapete dirmi delle ricerche degli scienziati canadesi Christopher Shaw e Lucija Tomljenovic?
(Badate che questi due scienziati sono molto controversi e altamente criticati dal mainstream medico così come dall’organizzazione mondiale della sanità: alcune loro ricerche sono state considerate metodologicamente errate e sono state retratte. Continuano comunque a pubblicare su diverse riviste scientifiche e immagino che la maggior parte dei medici italiani non li conosca)
Christopher Shaw è un neuroscienziato canadese e professore di oftalmologia all’università di British Columbia; Lucija Tomljenovic è una ricercatrice post-dottorato nella stessa università. Insieme hanno pubblicato diverse ricerche scientifiche in cui suggeriscono ripetutamente una correlazione tra alluminio nei vaccini e diversi disturbi del sistema nervoso centrale incluso l’autismo; come prevedibile, stanno scatenando accesi dibattiti all’interno della comunità scientifica.
Pubblicazioni scientifiche a sostegno:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22099159
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22235057
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25428645
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28882443

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57665 da lu
4. Cosa ne pensate della posizione dell’immunologa americana Tetyana Obukhanych?
Tetyana Obukhanych, nata in Ucraina, si è trasferita negli Stati Uniti per motivi di studio. Nel 2006 ha discusso la sua tesi di dottorato in immunologia presso la Rockefeller University di New York, e ha poi svolto attività di ricerca in prestigiosi laboratori di immunologia affiliati alla Facoltà di medicina di Harvard.
Nel 2015 è diventata direttrice e fondatrice di Physicians for informed consent, un’associazione non-profit dedicata alla salvaguardia del consenso informato nel campo dei vaccini e alla divulgazione sul tema delle malattie infettive e del sistema immunitario.
Spinta dal desiderio di capire perché aveva contratto malattie infantili per le quali era stata regolarmente vaccinata, l’immunologa elabora un punto di vista che mette in discussione i presupposti e le teorie tradizionali del vaccino come strumento per l’immunità a vita.
Praticamente smonta con spiegazioni brillanti il concetto di immunità di gregge così come la supposta efficacia dei vaccini.

5. La vaccinazione di massa contro malattie batteriche può causare l’evoluzione dei batteri patogeni per aggirare i vaccini in modo simile ai batteri divenuti resistenti agli antibiotici?
Sì, molto probabile: gli organismi che portano malattia puntano ad infettare il portatore/ricevente senza ucciderlo. A questo scopo generalmente evolvono diminuendo la loro virulenza in una popolazione non vaccinata. Al contrario aumentano la loro virulenza quando incontrano una popolazione vaccinata resistente al patogeno, in quanto il loro fine è quello di infettare per riprodursi. Quindi vaccini imperfetti come quello antipertossico promuovono l’evoluzione di ceppi patogeni virulenti che risultano in infezioni più severe e mortali.

Pubblicazioni scientifiche a sostegno:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11742400
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4516275/
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16817536
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1691350/
journals.plos.org/plosbiology/article…
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16568627

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57666 da lu
6. Su quale base è stato introdotto il vaccino antivaricella?
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Vaccine” spiega che l’introduzione del vaccino antivaricella non si deve alla pericolosità della malattia, in genere benigna in età infantile, ma ad un semplice calcolo dei costi. Vaccinare tutta la popolazione infantile americana contro la varicella sarebbe costato il doppio che curarla; però, considerando i costi legati all’assenza dal lavoro dei genitori per accudire i figli malati di varicella, l’utilizzo del vaccino era economicamente giustificabile: così è stato introdotto in USA nel 1995. Chiedete che cosa ne pensano di quanto esposto in questa ricerca.

Eccola qua (INTERESSANTISSIMA):
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3759842/


7. Quanto dura la protezione del vaccino antivaricella?
Nonostante il richiamo, introdotto perché ci si è accorti che una singola dose non era in grado di conferire immunità duratura, la durata di protezione del vaccino rimane incerta, così come riporta CDC: si ipotizzano 10 anni, forse 20. Ne consegue che chi si vaccina contro la varicella nell'infanzia torna ad essere scoperto nell’adolescenza o prima età adulta, proprio quando la malattia ha decorso più grave e maggiori complicazioni. A meno che non si decida di vaccinare contro la varicella per tutta la vita, rendendosi così dipendenti da un farmaco.

Pubblicazioni scientifiche a sostegno e links to CDC:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=16740809
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12477947
www.cdc.gov/…/…/varicella/hcp-effective-duration.htm
www.cdc.gov/features/preventchickenpox/index.html

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6 Anni 4 Mesi fa #57667 da lu
8. Esiste una differenza nella capacità di trasmettere anticorpi via placenta ai neonati tra madri vaccinate e madri che hanno contratto le malattie naturalmente?
SI!!! La capacità di trasmettere i propri anticorpi al neonato attraverso la placenta è significativamente ridotta nelle donne vaccinate rispetto a quelle che hanno contratto la malattia naturalmente. Ci si aspetta dunque che i neonati di madri vaccinate siano più suscettibili a contrarre la varicella nei primissimi mesi di vita, proprio quando può rivelarsi fatale. Questo è già stato osservato per il morbillo negli USA, dove decadi di vaccinazione di massa hanno reso i neonati più a rischio di contrarre il morbillo.

Pubblicazioni scientifiche a sostegno:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=7651776
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=23661802
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23661801
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=10545585

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