Leggendo questo elenco ovviamente troverete dei farmaci, le molecole chimiche non sono ben accette dal nostro corpo e quindi la "colpa" non è della vitamina c, ma ovviamente ritengo opportuno che queste interazioni le conosciate :

* La vitamina C può aumentare gli effetti avversi associati all’ assunzione di paracetamolo (Tachipirina) o antiacidi contenenti alluminio come idrossido di alluminio (Maalox®, Gaviscon®).

* La vitamina C può aumentare i livelli nel sangue e gli effetti avversi dell’aspirina, mentre l’aspirina può ridurre i livelli ematici di vitamina C.

* Gli effetti della vitamina C possono essere ridotti dai barbiturici come il fenobarbitale (Luminale®).

INTERAZIONI VITAMINA C I supplementi possono ridurre i livelli della flufenazina (Moditen Depot®) nell’ organismo. * C’ è una limitata evidenza che alte dosi di vitamina C possano ridurre gli effetti avversi della terapia con levodopa come nausea o cattiva coordinazione .

* I prodotti a base di nicotina come sigarette, sigari, tabacco masticabile o cerotti alla nicotina possano ridurre gli effetti della vitamina C .

* Estrogeni per via orale possono ridurre gli effetti della vitamina C nell’organismo . Quando assunti insieme la vitamina C può aumentare i livelli nel sangue dell’etinilestradiolo (che è tra l’altro contenuto in molte pillole anticoncezionali).

* Gli effetti della vitamina C possono essere ridotti dalle tetracicline come la doxiciclina (Bassado®), minociclina (Minocin®) o tetraciclina (Ambramicina®, Tetralysal®).

* La vitamina C in alte dosi sembra interferire con gli effetti di diluizione del sangue del warfarin(Coumadin®) abbassando il tempo di protrombina (PT), come notato in casi degli anni settanta, anche se non si sono mai osservate complicazioni.

* Alte dosi di vitamina C non sono raccomandate in pazienti con insufficienza renale. Si consiglia cautela durante l’assunzione di vitamina C e farmaci che possono danneggiare i reni a causa di un aumentato rischio. Interazioni con estratti vegetali ed altri integratori

* Elevate dosi di vitamina C possono interferire con l’ assorbimento e il metabolismo della vitamina B12.

* In teoria elevate dosi di vitamina C possono anche interagire con erbe e supplementi con attività ormonale , antibatterica e anticoagulante .

 

Vorrei ribadire alcuni concetti base della vitamina C per sottolineare meglio la sua importanza e associazione corretta con altre vitamine. L'acido L-ascorbico è una vitamina idrosolubile antiossidante che svolge nell'organismo molteplici funzioni.

Caratteristiche chimiche. La vitamina C, L-enantiomero (l'acido ascorbico esiste in due forme speculari chiamate L e D, ma solo la forma L è attiva), è un composto molto idrosolubile, spiccatamente acido, che si presenta sotto forma di cristalli inodori ed insapori con pH circa 2.5 e rotazione ottica specifica di circa +20 gradi. La vitamina C assunta con la dieta viene assorbita a partire dalla bocca, nello stomaco e soprattutto a livello dell'intestino tenue grazie ad un processo di diffusione passiva dipendente da sodio.

Questo sistema è molto efficiente soprattutto per basse dosi della vitamina. Via via che la concentrazione di acido ascorbico cresce, il sistema di assorbimento si riduce di efficienza fino a valori del 16%.

Nel plasma la vitamina circola per il 90-95% come acido ascorbico e nel 5-10% come acido deidroascorbico. La vitamina C viene immagazzinata nei tessuti dell'organismo, in particolare, nel surrene e nel fegato. La quota plasmatica che non viene immagazzinata viene eliminata con le urine.

La vitamina C possiede una forte azione riducente a seguito della presenza di un gruppo enediolico. In presenza di ossigeno e metalli l'acido ascorbico tende ad ossidarsi ed a formare acido deidroascorbico ed acqua ossigenata. Grazie alla forte azione riducente, la vitamina C è utilizzata in molte reazioni di ossidoriduzione.

In particolare la vitamina è in grado di donare un elettrone, formando così l'acido semideidroascorbico il quale può donare un secondo elettrone, generando così l'acido deidroascorbico.

I potenziali redox di tali reazioni sono: - acido semiidroascorbico/acido ascorbico 0,28 Volt, - acido deidroascorbico/acido semiidroascorbico -0,17 Volt.

Ciò fa della vitamina C un valido donatore di elettroni. Il prodotto finale delle razioni descritte, l'acido deidroascorbico, può venir ridotto ad opera di un enzima dipendente dal glutatione, la deidroascorbato reduttasi, rigenerando, così, l'acido ascorbico. Solamente l'enantiomero L è biologicamente attivo.

La spiccata azione antiossidante della vitamina C e la sua capacità di mantenere stabili le vitamine A, E, l'acido folico e la tiamina.

Tra i processi più noti in cui la vitamina interviene si ricordano: idrossilazione della lisina e della prolina ad opera della prolina idrossilasi e della lisina idrossilasi reazioni importanti per la maturazione del collagene idrossilazione della dopamina per formare la noradrenalina sintesi della carnitina catabolismo della tirosina amidazione di alcuni peptidi con azione ormonale sintesi degli acidi biliari, sintesi degli ormoni steroidei per intervento durante le reazioni di idrossilazione riduzione dell'acido folico per formare la forma coenzimatica aumento dell'assorbimento di ferro per riduzione del Fe 3+ a Fe2+ azione di rigenerazione della vitamina E per cessione di un elettrone al radicale alfa-tocoferossilico Sembra, inoltre, che la vitamina C possa diminuire la formazione di nitrosamine intestinali e ridurre vari composti ossidanti (il radicale superossido, l'acido ipocloroso e i radicali idrossilici).

Vi ricordo inoltre che la carenza di vitamina C determina la comparsa di scorbuto.

Questa patologia interessa in particolare la produzione di collagene e di sostanza cementante intercellulare. Ciò determina alterazioni a livello dei vasi sanguigni con comparsa di emorragie, rallentamento della cicatrizzazione delle ferite, gengiviti con alterazioni della dentina, gengivorragie ed osteoporosi delle ossa. Nei bambini si ha anche un arresto della crescita.

Le varie emorragie sviluppantesi possono portare anche ad un quadro di anemia sideropenica.