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La Medicina Ortomolecolare è una pratica terapeutica che si basa sull'introduzione della quantità ideale di nutrimenti nella dieta che mira a perseguire il livello di salute ottimale attraverso il riequilibrio dell'assetto biochimico.

Domanda Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro

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7 Anni 2 Settimane fa #54690 da Claudio.S
Risposta da Claudio.S al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro

miciofelix ha scritto: il two per day contiene 75 mcg a capsula, quindi con la dose giornaliera di 2 capsule copri il fabbisogno che, a quanto mi risulta, è appunto di 150 mcg.....


allora siamo a posto con questo ;)

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7 Anni 2 Settimane fa #54696 da miciofelix
Risposta da miciofelix al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro
Liuc, se prendi il two per day prendi anche lo iodio :-)

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."

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7 Anni 2 Settimane fa #54698 da Liuc33
Risposta da Liuc33 al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro

miciofelix ha scritto: Liuc, se prendi il two per day prendi anche lo iodio :-)

a ok mi era sfuggito Grazie :)

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7 Anni 1 Settimana fa - 7 Anni 1 Settimana fa #54858 da Element1
Risposta da Element1 al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro

Ferruccio ha scritto: Rispondo a Element

La chelazione è una reazione mediante la quale un componente “sequestra” un altro componente formando un composto complesso in cui i vari elementi non hanno
più la capacità di entrare in soluzione come ioni.
Pertanto il mercurio, una volta chelato, è costretto a seguire la strada
dell’espulsione dall’organismo e quindi diventa totalmente inattivo.
Lo iodio svolge egregiamente tale funzione,
meglio ancora il selenio,
e meglio ancora ambedue assieme perché fanno sinergia.

Come già spiegato in un’altra discussione,
iodio, selenio, vitamina C, vitamina E
formano il “quartetto della salute”
concetto che passa ”di cavalleria” se non si ragiona su.

Ogni cellula dell’organismo necessita della sua dose di iodio,
ma se questo è carente nell’organismo, allora molte funzioni si
sviluppano in modo parziale generando disfunzioni:
vedi l’ esempio classico dell’ingrossamento della tiroide.

In rete, e anche secondo tante persone che non conoscono lo iodio,
a partire dalle scuole di medicina dove ormai è ignorato e
i vari professionisti ne conoscono solo l’uso topico esterno,
lo iodio è demonizzato, viene presentato come pericoloso,
è da evitare l’assunzione, specialmente in gocce di Lugol,
hanno coraggio di dichiarare che sviluppa malattie terribili,
che non cura quello che dovrebbe curare, vedi i casi della tiroide.

Vedi invece in Giappone dove il consumo di alghe è elevato
e la presenza del cancro è minima, quasi assente se confrontata
con gli altri paesi occidentali.

Infatti, lo iodio è efficace per combattere il cancro proprio perché
neutralizza i patogeni che circondano il cancro.
Ma di questo ben pochi ne parlano perché è “materia oscura”.
Come pochi parlano dello iodio come il miglior antibiotico in assoluto
capace di annientare anche i nuovi patogeni resistenti a qualunque forma
di antibiotici.

Purtroppo è frutto della demonizzazione da parte della MU
e peggio ancora da parte di chi crede alle affermazioni della stessa che mirano solo a far sparire lo iodio dal mercato:
infatti la soluzione al 7% ormai non esiste più ed è stata ridotta al 3%,
naturalmente meno efficace,
né si è mai visto alcun medico prescrivere iodio per una qualsiasi
cura, piccola o grande.

Naturalmente va assunto in dosi controllate,
se si parla di Lugol, se ne assumeranno alcune gocce nella giornata,
da 3 a 6 senza problemi,
altre forme secondo consiglio del produttore.
E’ evidente che il Lugol non si deve bere né a cucchiai,
né tanto meno a bicchierini perché sarebbe come un veleno.


Pongo questa domanda a Ferruccio come a chiunque sa rispondere; lo Iodio in dosi ortomolecolari, è sicuro in presenza di livelli non normali di Mercurio nell'organismo? Ferruccio, tu scrivi che la chelazione è una reazione attraverso la quale un compessto viene sequestrato da un altro composto tramite un forte legame ed eventualmente trascinato fuori dall'organismo. Ora, la mia domanda è: come fa lo Iodio a sequestrare il Mercurio? Che molecola si creerebbe? Io invece, a quanto ho capito, lo Iodio semplicemente ha la capacità di scalzare il Mercurio e gli alogeni dai siti occupati... ma nn di chelarli. Tanto è vero che negli articoli da Clara riportati, viene suggerito insieme all'assunzione di Iodio, quella di altre sostanze che "ammortizzano" il forte processo di disintossicazione scatenato dall'assunzione di Iodio. Un vero protocollo insomma.
Ultima Modifica 7 Anni 1 Settimana fa da Element1.

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7 Anni 1 Settimana fa #54869 da Ferruccio
Risposta da Ferruccio al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro
Element

Facciamo qualche precisazione e qualche approfondimento.

Rispondendo al primo quesito, va precisato che ogni cellula considerata sana
e funzionante correttamente, contiene la sua dose di iodio,
naturalmente oltre a tutti gli altri 80 e forse più, oligoelementi.
Se lo iodio è carente, si innescano delle disfunzioni che poi diventano malattie.
Quindi bisogna garantire all’organismo un dosaggio corretto di oligoelementi,
iodio compreso, con una alimentazione varia e ricca di verdure crude e frutta,
più eventuali supplementi a supporto, ma solo se si riscontrano delle necessità.

Quando il mercurio è pericoloso??
Lo è quando uno o più oligoelementi sono carenti o addirittura mancanti.

Come ho spiegato altre volte, gli oligoelementi nell’organismo vanno
visti come le tessere di un puzzle: ognuno occupa una posizione ben precisa.
Se manca “una tessera” nell’organismo, la posizione è occupata da altri
che saranno metalli pesanti e alogeni perché tutti questi hanno potere di
legarsi a queste posizioni “vuote”.

Per quanto riguarda il rapporto iodio-mercurio, forse non è corretto dire che lo
Iodio sequestra il mercurio,
questo è un concetto espresso dal dr Kenezy Gyula Kórház il quale
afferma che lo iodio chela i metalli pesanti quali
mercurio, piombo, cadmio e alluminio e alogeni come fluoro e bromo,
ma anche il dr David Brownstein presenta studi dal concetto analogo.
Purtroppo nessuno dei due fornisce maggiori informazioni sulla formula
bruta del complesso chimico che riguarda il mercurio chelato espulso.

Una cosa è certa, quando manca una “tessera” di un oligoelemento,
se questo viene fornito all’organismo, lo stesso rimuove “l’impostore”
favorendone l’uscita.
Da studi molto scarsi, sembra si formino dei complessi che non sono più
attaccati dall’organismo, né riescono ad attaccare l’organismo perché assumono
una forma inerte destinata allo scarico.

Si parla di iodio, così come di selenio, e altri importanti come il magnesio e lo zolfo,
perché risultano essere gli
oligoelementi di maggior carenza, anche perché corrispondono a quelli
di maggior richiesta da parte dell’organismo.

Ad esempio, l’assunzione regolare quotidiana di sale marino integrale
o di sale dell’Himalaya, corrisponde a un percorso di fornitura di oligoelementi
all’organismo, capace di far regredire le malattie autoimmuni,
e questo si spiega ed è dimostrato dal valore del pH basico e quindi da
una saturazione dell’organismo con gli oligoelementi necessari.

Un cucchiaino / giorno di questi Sali fornisce la giusta dose di iodio,
oltre a tutti gli altri elementi.

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7 Anni 1 Settimana fa - 7 Anni 1 Settimana fa #54882 da Element1
Risposta da Element1 al topic Soluzione Lugol/ iodio, dosaggi e altro

Ferruccio ha scritto: Element

Facciamo qualche precisazione e qualche approfondimento.

Rispondendo al primo quesito, va precisato che ogni cellula considerata sana
e funzionante correttamente, contiene la sua dose di iodio,
naturalmente oltre a tutti gli altri 80 e forse più, oligoelementi.
Se lo iodio è carente, si innescano delle disfunzioni che poi diventano malattie.
Quindi bisogna garantire all’organismo un dosaggio corretto di oligoelementi,
iodio compreso, con una alimentazione varia e ricca di verdure crude e frutta,
più eventuali supplementi a supporto, ma solo se si riscontrano delle necessità.

Quando il mercurio è pericoloso??
Lo è quando uno o più oligoelementi sono carenti o addirittura mancanti.

Come ho spiegato altre volte, gli oligoelementi nell’organismo vanno
visti come le tessere di un puzzle: ognuno occupa una posizione ben precisa.
Se manca “una tessera” nell’organismo, la posizione è occupata da altri
che saranno metalli pesanti e alogeni perché tutti questi hanno potere di
legarsi a queste posizioni “vuote”.

Per quanto riguarda il rapporto iodio-mercurio, forse non è corretto dire che lo
Iodio sequestra il mercurio,
questo è un concetto espresso dal dr Kenezy Gyula Kórház il quale
afferma che lo iodio chela i metalli pesanti quali
mercurio, piombo, cadmio e alluminio e alogeni come fluoro e bromo,
ma anche il dr David Brownstein presenta studi dal concetto analogo.
Purtroppo nessuno dei due fornisce maggiori informazioni sulla formula
bruta del complesso chimico che riguarda il mercurio chelato espulso.

Una cosa è certa, quando manca una “tessera” di un oligoelemento,
se questo viene fornito all’organismo, lo stesso rimuove “l’impostore”
favorendone l’uscita.
Da studi molto scarsi, sembra si formino dei complessi che non sono più
attaccati dall’organismo, né riescono ad attaccare l’organismo perché assumono
una forma inerte destinata allo scarico.

Si parla di iodio, così come di selenio, e altri importanti come il magnesio e lo zolfo,
perché risultano essere gli
oligoelementi di maggior carenza, anche perché corrispondono a quelli
di maggior richiesta da parte dell’organismo.

Ad esempio, l’assunzione regolare quotidiana di sale marino integrale
o di sale dell’Himalaya, corrisponde a un percorso di fornitura di oligoelementi
all’organismo, capace di far regredire le malattie autoimmuni,
e questo si spiega ed è dimostrato dal valore del pH basico e quindi da
una saturazione dell’organismo con gli oligoelementi necessari.

Un cucchiaino / giorno di questi Sali fornisce la giusta dose di iodio,
oltre a tutti gli altri elementi.



Ciao Ferruccio, ti ringrazio per l'estesa replica e per il tuo impegno.
In essa evidenzi un concetto sposato anche da un esperto di un noto laboratorio italiano che esegue il test Mineralogramma, supportando poi il cliente con protocolli per la disintossicazione in base ai risultati. Egli afferma che quando la gamma dei vari minerali è o viene riportata in equilibrio, il Mercurio, come altri metalli pesanti, cessano di avere il loro effetto nocivo e vengono espulsi quindi con maggiore facilità dall'organismo. In altre parole il Mercurio ed altri metalli pesanti, sono tossici nella misura in cui possono legarsi, a causa della mancanza di altri minerali, ai siti che "fisiologicamente” non gli competono.
Se le precedenti premesse sono esatte, mi sembra normale a tal punto, considerare una vera terapia disintossicante, un percorso che preveda un completo processo orientato alla remineralizzazione dell’organismo, usando in primis gli elementi più problematici come lo Iodio, il Selenio, lo Zolfo ed il Magnesio. Magari inizialmente forse senza esagerare per non rendere rischioso il flusso dei minerali tossici che vengono espulsi. E magari usando contestualmente blande molecole chelanti di supporto. In caso contrario, si rischierebbe prima o poi una rioccupazione dei siti liberi da parte degli ioni nocivi, magari in posti ancora meno auspicabili come il cervello. Nella terapia di Klinghardt ad esempio, viene usata la chlorella per smuovere ed il coriandolo per chelare. Forse il ruolo della chlorella dovrebbe essere espresso da un processo remineralizzante che automaticamente libera i siti di ancoraggio? Altrimenti cosa ci metti al posto dei siti lasciati liberi dall’azione della chlorella?
Fila questo ragionamento oppure è scorretto?
La mia esperienza inoltre, ipoteticamente conferma quanto da te scritto riguardo al Sale dell'Himalaya. Io stesso ho usato per diversi mesi la terapia suggerita nel bellissimo ed elegante libro "Acqua e Sale" della Dott.ssa Barbara Hendel e del biofisico Peter Ferreira, ed in seguito, dal test mineralogramma, quasi tutti i minerali ed oligoelementi sono risultati in ottimo equilibrio. Ovviamente, non posso attribuire con certezza il nesso causale tra sale e risultati, anche se sono propenso a pensare ciò in quanto sembra che i minerali non vanno facilmente a posto da se.
Ultima Modifica 7 Anni 1 Settimana fa da Element1.

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