OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La Medicina Ortomolecolare è una pratica terapeutica che si basa sull'introduzione della quantità ideale di nutrimenti nella dieta che mira a perseguire il livello di salute ottimale attraverso il riequilibrio dell'assetto biochimico.

Domanda Alte dosi vit. D e protocollo Coimbra per autoimmuni

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
10 Anni 1 Mese fa #25633 da Clara
Mi è arrivato nei giorni scorsi il libro di Bowles, "I miei esperimenti con alte dosi di D da 25.000 a 50.000 a 100.000 al giorno per un anno", e ho anche trovato proprio oggi un paio di articoli sulla D, uno è estratto dal libro di Bowles.
Ho trovato tutto estremamente interessante, compreso il fatto che molto probabilmente sul ruolo esatto e i dosaggi corretti della D potrebbe essere che siamo stati ingannati...




Il potere della luce UV e dei dosaggi elevati di vitamina D3, del dr. karl reich m.d, scritto da jeff t bowles vitamin d
ORMONI POTENTI
Le forme attive della vitamina D(vitamine D3 e D2) in realtà non sono affatto vitamine, ma piuttosto potenti ormoni. L'erronea etichetta di vitamina fu assegnata al momento della scoperta, negli anni Venti, perchè si pensò, a torto, che questa sostanza si ricavasse solo dagli alimenti.
Invece, la vitamina D3 viene prodotta negli animali quando la luce UV ne colpisce la pelle o il pelo. Il processo che avviene negli animali è dovuto al fatto che la luce UV catalizzi la conversione di una forma di colesterolo (7-deidracolesterolo) in vitamina D3.Nell'uomo succede sopra e sotto la superficie della pelle, mentre gli animali producono la vitamina D3 sul pelo, e poi la ingeriscono quando si "lavano" leccandosi.
La vitamina D3 è un ormone che fornisce informazioni al DNA di ogni cellula del corpo, segnalando al DNA di fare o non fare determinate cose. Si stima che controllo almeno 1.000 diversi geni, attivandoli o disattivandoli. Lo fà attaccandosi a piccolissimi ricettori - i ricettori della vitamina D (VDR) - che a loro volta sono attaccati ai geni del DNA. Tuttavia, gli sbrigativi scienziati che davano i nomi alle vitamine saltarono a conclusioni affrettate e classificarono l'ormone D3 come vitamina, anche se non lo è, solo perchè era stata scoperta negli alimenti. Questo errore di nomenclatura persiste tutt'ora ed oscura l'importanza di questo ormone vitale.
In generale, la vitamina D non ha nulla di intrinsecamente buono o cattivo.
Al di là del suo ruolo di aiutare l'organismo ad assorbire il calcio, fornisce informazioni al DNA. Si tratta principalmente di una forma di comunicazione molecolare, come avviene per la maggior parte degli ormoni. Il fatto per cui è così importante è che, se queste informazioni non arrivano,
SI MUORE!
Ma cos'è, dunque, questa informazione tanto cruciale che le vitamine D2 e D3 forniscono al DNA?
Come già saprete si ipotizza che dica al DNA che fuori c'è il sole! questo è quanto basta sapere per muoversi nella direzione che porta ad una teoria piuttosto solida della causa de della cura di gran parte delle malattie umane. Ne parleremo in dettaglio nell'ultima parte di questo articolo.

IL FALSO MITI DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate. Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive, può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il più possibile confusa.
All'improvviso, 20 mg erano diventati 1.0 milioni di UI...fà un'impressione molto più SPAVENTOSA!
Inoltre, era stato effettuato uno studio in cui sette studenti di medicina erano stati convinti ad assumere dosi di vitamina D sufficienti ad uccidere un cavallo e -guarda un pò- gli studenti si ammalarono, poi guarirono, e l'esperimento fu fermato. Non servì altro, e le autorità mediche fecero pressioni perchè i produttori e rivenditori ritirassero la vitamina D dal mercato.
Come ci si poteva aspettare, nel 1928 ci fù una protesta pubblica ed il governo degli USA decise di commissionare all'Università dell'Illinois di Chicago uno studio completo sul problema della tossicità della vitamina D. Lo studio durò nove anni, coinvolse centinaia di medici, 773 soggetti umani e 63 cani e produsse il cosidetto "rapporto Steck" (in alcune fonti "rapporto Streck).
Fondamentalmente in rapporto concludeva che le dosi fino a 20.000 UI per kg di peso al giorno (0 1 milione di UI per un tipico soggetto donna di 50 kg di peso) erano tollerate con sicurezza a tempo INDETERMINATO nei cani, anche per diversi anni. Il rapporto riteneva responsabili per i precedenti casi di tossicità le tecniche di produzione inadeguate ed indicava che il nuovo processo Whitter eliminasse ogni possibile tossicità della vitamina D. Fra i soggetti umani, cui erano somministrati 200.000 UI al giorno per periodi da sette giorni a cinque anni, non ci furono decessi.
Uno degli autori del rapporto assunse personalmente 3.0 milioni di UI al giorno per 15 giorni senza riscontrare alcun problema di salute. Infine si osservò che l'intossicazione da vitamina D data dall'assunzione di quantità di molto superiori di vitamina per brevi periodi non producevano alcun tipo di lesione permanente riconoscibile. La conclusione era che, a questo punto, l'onere della prova era passato a che sosteneva che le terapie con alti dosaggi di vitamina D fossero nocive (si ricordi che all'epoca si usava la vitamina D2 che rispetto alla D3 è attiva in misura da un quarto ad un sedicesimo. Adeguando i dati per la D3, potremmo inferire che un soggetto di 50 kg di peso potrebbe ingerire in sicurezza una dose da 50.000 a 250.000 UI al giorno di D3.
Io consiglierei comunque, sempre per il soggetto da 50 kg. di non superare le 50.000 UI al giorno prima di effettuare un esame del sangue.
E' bene assicurarsi di integrare la dose con una quantità adeguata di vitamina K2, che nel mio caso era di 1.000 mcg ogni 10.000 UI di D3 nell'esperimento su me stesso che descriverò fra poco.
.
.
Questo, giusto per non credere che il boicottaggio della vitamina D fosse qualcosa di troppo malvagio per pensare che potessero esserci dietro le case farmaceutiche ed il governo degli USA! Insomma, gli scienziati e le compagnie farmaceutiche negli anni Trenta ci dicevano che un quantitativo di vitamina D sopra i 400 UI poteva essere tossico.
Eppure, in qualche modo, l'industria farmaceutica era assolutamente appropriato creare tre nuovi farmaci miracolosi - Dalsol, Deltalin, Drisdoil - da usare per la cura del cancro e di altre malattie.
Ciascuno di questi medicinali non era altro che una pillola contenente 50.000 UI di vitamina D2 ed un eccipiente.
Le compagnie farmaceutiche non se la passavano bene durante gli anni della depressione, gli anni Trenta, e capirono che questi "nuovi" farmaci, che effettivamente erano efficaci, erano per loro un salvagente finanziario ma, nel frattempo, dichiaravano al pubblico che una dose sopra le 400 UI di vitamina D era tossica (dire che più di 400 UI sono pericolose è ridicolo sopratutto se pensiamo che esporre tutto il corpo al sole per 30 minuti produce nella pelle da 10.000 a 30.000 UI di vitamina D3!
.
.
La mia esperienza con la vitamina D3
Ora che abbiamo considerato la storia della vitamina D3, vorrei descrivere la mia personale esperienza in merito.
Io non sono mai stato una persona facilmente propensa ad accettare, e neppure a prendere in considerazione, le teorie cospirazioniste. Anzi, per tutta la vita ho fatto proprio l'opposto: ho criticato le teorie del complotto!
Recentemente, però, ho iniziato a chiedermi se non avessi scoperto io stesso una possibile teoria cospirazionista!
Questa cospirazione coinvolge i medici che da anni si prodigano in consigli quasi criminali: evitare il sole, usare i filtri solari e non assumere troppa vitamina D3 perchè è pericolosa!
Fin dagli anni Ottanta, quando i medici iniziarono ad avvertirci di evitare il sole e usare i filtri solari, i tassi di OBESITA', autismo, asma e altre malattie sono AUMENTATI esponenzialmente.
La first lady degli Stati Uniti Michelle Obama, stà cercando di combattere l'OBESITA' infantile esortando i bambini a mangiare cibi migliori e fare più attività fisica.
Ma se fossa qualcos'altro a causare i loro problemi, ad esempio una carenza di vitamina D3 dovuta alla poca esposizione solare? Da bambino, avevo avuto problemi medici quali asma, sindrome da deficit di attenzione-iperattività e sclerodermia morphea.
All'età di 28 anni, iniziai ad accumulare infortuni e disturbi che i medici non riuscivano a curare facilmente, ad esempio una micosi all'unghia dell'alluce, una cisti sottocutanea facciale, una displasia all'anca infantile, una osteofita al gomito, una cisti gangliare sul polso e l'artrite che mi faceva "scrocchiare" le spalle e la schiena.
Dopo molti anni di ricerche indipendenti sull'invecchiamento e le malattie, mi sono imbattuto in un articolo di circa otto anni fà secondo cui l'80% delle persone che soffrono di dolori avrebbero una carenza di vitamina B3. Non appena lo lessi, iniziai ad assumere 4.000 UI al giorno di vitamina B3 (il decuplo della dose giornaliera consigliata 400 UI) e, nel giro di un mese, quasi tutti i miei problemi di artrite si risolsero. Tuttavia, la displasia dall'anca, la micosi dell'alluce, la cisti gangliare e la cisti sottocutanea persistevano senza miglioramenti. Ma facciamo un salto a sei anni dopo. Mio padre, che per anni aveva assunto 2.000 UI di vitamina D3 al giorno (cinque volte la dose giornaliera consigliata), quando fece il primo esame del sangue per la vitamina D3 aveva un valore di 29 nanogrammi al millilitro (ng/ml): 1 ng in meno del minimo della gamma di riferimento... praticamente avrebbe dovuto essere già morto!
Quello fu il momento della mia illuminazione!
Immaginai che la mia famiglia dovesse avere una predisposizione genetica alla carenza di vitamina D3, così innalzai la dose a 20.000 UI al giorno e poi ancora a 50.000 e persino a 100.000 UI al giorno... e tutti è (la mia) storia.
Nel giro di un mese, iniziai a sentirmi molto energico, ma i dolori alle ossa e articolazioni non erano mai guarite del tutto. Non avevo paura, perchè avevo letto che la vitamina D3 era considerata l'ormone che rimodella ossa ed articolazioni. Avevo anche letto che nei ratti con una zampa rotta a cui veniva somministrata la D3 la frattura guariva completamente, mentre nei ratti del gruppo di controllo era rimasto un grosso callo intorno alla frattura ricomposta.
Nel giro di cinque mesi, l'unghia dell'alluce ingiallita per la micosi stava tornando normale, la displasia dall'anca stava guarendo e sentivo le spalle sane come non lo erano mai state (con 4.000 UI al giorno). Dopo un anno, notai che osteofita al gomito era scomparso, la cisti sottocutanea si era rotta e dissolta e la cisti gangliare si era ridotta dalla dimensione di una mezza pallina da golf a quella di un pisello, e non faceva più male anche se era ancora rigida.
Mi chiedevo: perchè mai con l'evoluzione si è creato un ormone che si attiva con la luce solare?
Ciò mi ha portato all'idea di una sindrome da RIPARAZIONE INCOMPLETA, attraverso cui l'EVOLUZIONE pensa di farci restare inattivi in inverno quando le risorse sono scarse, dunque i disturbi vengono riparati solo quel tanto che basta per sopravvivere. Poi, il segnale della vitamina D3 attivato dalla luce annunciata che è arrivata l'estate le risorse sono disponibili, così il corpo annulla la RIPARAZIONE INCOMPLETA e avvia la guarigione corretta usando le risorse necessarie.
In seguito ho scoperto che, negli orsi, un calo drastico nei livelli di D3 è un segnale che avvia la preparazione per l'ibernazione, che include un aumento del 70% del peso corporeo.
Dopo alcune ricerche -guarda un pò- ho scoperto che le persone OBESE hanno una gravissima carenza di vitamina D3!
Ciò mi ha portato ad una successiva idea di una sindrome di livello superiore:
LA SINDROME DI IBERNAZIONE UMANA (SIU), in cui se qualcuno ha per tutto l'anno livelli bassi di vitamina D3 e per tutta la vita evita il sole e usa filtri solari, alla fine diventerà OBESO per prepararsi all'IBERNAZIONE durante l'ipotetica carestia invernale. Oltre a innescare l'aumento di peso, la SIU potrebbe anche ridurre il consumo di energie preziose. A questo proposito, la SIU potrebbe inoltre indurre la depressione per tenere i soggetti chiusi in casa/nella caverna. I bassi livelli di D3 ci rendono anche più suscettibili all'influenza, normalmente innocua, che richiede una settimana a letto e ci fa conservare altre preziose energie.
E l'ARTRITE?
Scoraggia il consumo di energie dato dalla troppa attività, oppure potrebbe fare parte della sindrome da riparazione incompleta, perchè attraverso le riparazioni incomplete permette la conservazione del prezioso calcio.
In seguito ho letto o sfogliato tutti i 52.000 articoli e studi scientifici relativi alla "vitamina D" dal 1967 ad oggi disponibili nel database Pub Med, ed ho scoperto che i bassi livelli di vitamina D3 sono associati praticamente a tutte le malattie note che non siano causate dall'invecchiamento o da mutazioni genetiche.
Ecco solo alcuni esempi di queste malattie:
autismo, asma, diabete, ipoglicemia grave, ferite croniche, sclerosi multipla, lupus, malattie renali, e polmonari, 17 tipi di cancro, glaucoma, degenerazione maculare, morbo di Crohn, sindrome dell'intestino irritabile e colite ulcerosa, ipertensione, artrite reumatoide, schizofrenia, allergie, tubercolosi, cardiopatie, ulcere, carie, morbo di Parkinson, ictus, psoriasi, forfora, tutte le complicazioni della gravidanza, emicrania, dolori mestruali e sindrome premestruale e molti altri disturbi. Qualsiasi disturbo comune negli esseri umani sembra causato dai bassi livelli di esposizione al sole e quindi da bassi livelli di vitamina D3: basta osservare la distribuzione geografica e l'incidenza delle malattie.
Se, come avviene per la maggior parte dei disturbi, l'incidenza è molto ridotta all'equatore e molto più elevata alle latitudini maggiori, allora è chiaro che c'è un legame con la vitamina D3 e che i dosaggi più alti possono essere curativi.
Se è possibile prevenire la maggior parte delle malattie aumentando i livelli di vitamina D3 da 30 ng/ml o più che è pochissimo ma è il dato tipico, a 80-100 ng/ml o più, cosa pensate che ne sarebbe dei profitti generati dai farmaci se si venisse a sapere che la vitamina D3 è il miglior sistema di prevenzione e trattamento per TUTTE QUESTE MALATTIE?
I profitti e i posti di lavoro scomparirebbero da un giorno all'altro!

digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/vitaminadluciano.htm
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena, Alernd, Lina, Nemo67, Zorro old, miciofelix, Marco R., cili65

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
10 Anni 1 Mese fa #25634 da francois
Risposta da francois al topic Alte dosi vit.D, una bufala la tossicità?
Premetto che i "brodi" lunghi così come li propone Clara, non mi piacciono.
Nel mondo delle grandi industrie, dove ho trascorso la mia vita lavorativa,
mi hanno insegnato, fin dalla gavetta, a essere breve, conciso, chiaro e convincente.
Qualunque trattato o relazione troppo lunga veniva regolarmente scartata.
E qui chiudo. Scusate l'introduzione.


Bowles ha fatto certamente un buon studio, bravo lui,
ma io chiedo:
La D favorisce il deposito del calcio nei tessuti,
quindi,
se non si prende in considerazione il processo che mantiene in equilibrio il deposito del calcio,
come si spiega la formazione della arteriosclerosi ???
Perchè il Calcio si deposita in eccesso nei muscoli con relative conseguenze???
Perchè al pronto soccorso, in presenza di attacchi cardiaci e simili, si fanno iniezioni a base di magnesio???

Parecchi decenni fa vigeva in America, ma anche in Inghilterra, il principio
"Vitamina D a ogni costo".

Poi tale principio è decaduto e sono passati a:
"Calcio a ogni costo".

E la letteratura medica è piena di casi disatrosi,
tanto è che si è avuto un veloce ritorno da tali principi.

A me piacciono gli studi che certi ricercatori fanno,
ma ho l'impressione che questo studio faccia riferimento ai tempi antichi,
quando il mondo era pervaso dal rachitismo.

Oggi sappiamo ben altre cose sulla viatmina D, e quindi sul calcio.

Per tutte le malattie citate sono ben altri i fattori scatenanti,
ma questi vanno studiati partendo dal tipo di alimentazione.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
10 Anni 1 Mese fa #25636 da Clara
Risposta da Clara al topic Alte dosi vit.D, una bufala la tossicità?
Per Francois due righe sintetiche:
LINEE GUIDA NELLA SUPPLEMENTAZIONE DI VITAMINA D
L.Tafaro, R. Benvenuto, A. Martocchia, I. Indiano, P.Frugoni, E. De Marinis, M. Stefanelli, S.Cola, S.Pascali, A. Devito, P.Falaschi
U.O Geriatria II Facoltà di Medicina e Chirurgia. Sapienza Università Roma. Az Osp S.Andrea.
...La somministrazione nello stesso giorno di 300.000 UI di vit D potrebbe far temere il pericolo di un’intossicazione ma questo timore appare oggi del tutto irrazionale infatti, chiare evidenze indicano che non ci sono problemi di tossicità per somministrazioni continuative di vit D3 fino a dosaggi di 40.000 UI al giorno (19)
www.accademia-lancisiana.it/falaschi_10.htm
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina, miciofelix

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
10 Anni 1 Mese fa - 9 Anni 8 Mesi fa #25647 da Clara
Risposta da Clara al topic Alte dosi vit.D, una bufala la tossicità?
Francois, proseguiamo un punto alla volta.

1) Stiamo acquisendo nuove informazioni
Non è tossica nemmeno a 40.000 UI al giorno senza aggiunta di K2...

2)La D è un ormone che fornisce informazioni al DNA di ogni cellula del corpo

3) Perciò ha tantissime funzioni extrascheletriche.

e ora per rispondere alla tua ultima questione, guarda ad esempio questo:
Vitamin D and the anti-viral state
Jeremy A. Beard,b Allison Bearden,a,b and Rob Strikera,b,*
Abstract
Vitamin D has long been recognized as essential to the skeletal system. Newer evidence suggests that it also plays a major role regulating the immune system, perhaps including immune responses to viral infection. Interventional and observational epidemiological studies provide evidence that vitamin D deficiency may confer increased risk of influenza and respiratory tract infection. Vitamin D deficiency is also prevalent among patients with HIV infection. Cell culture experiments support the thesis that vitamin D has direct anti-viral effects particularly against enveloped viruses. Though vitamin D’s anti-viral mechanism has not been fully established, it may be linked to vitamin D’s ability to up-regulate the anti-microbial peptides LL-37 and human beta defensin 2. Additional studies are necessary to fully elucidate the efficacy and mechanism of vitamin D as an anti-viral agent.

Inoltre

...è stato osservato che la vitamina D svolge un ruolo chiave nei processi di produzione di peptidi antimicrobici cutanei e di citochine ad azione ainfiammatoria, due gruppi di sostanze coninvolte nell’insorgenza e sviluppo di alcune patologie cutanee.

...Recenti studi hanno suggerito che la vitamina D svolge un ruolo importante nell’immunità innata, in particolare nella prevenzione delle infezioni del tratto respiratorio.


POI

...Rischi quasi 3-5 volte superiori di morte per scompenso cardiaco o di morte cardiaca improvvisa sono stati riportati in pazienti con 25(OH)D inferiori a 25 nmol/l rispetto a soggetti con livelli sierici superiori a 75 nmol/l,

ANCHE

...Numerosi studi hanno dimostrato come la vitamina D giochi un ruolo importante nella regolazione della crescita e differenziazione cellulare

E

...Due recenti metanalisi concordano nell’indicare che ad un buono stato vitaminico D si associa una riduzione della prevalenza di diabete di tipo 2 e di sindrome metabolica.
... www.vitaminad.it/
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Clara.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
10 Anni 1 Mese fa - 9 Anni 8 Mesi fa #25656 da Clara
Risposta da Clara al topic Alte dosi vit.D, una bufala la tossicità?
INTRODUZIONE :
La carenza di vitamina D si riscontra frequentemente nei pazienti critici e potrebbe essere dannoso . Linee guida nutrizionali attuali raccomandano dosi di vitamina D molto basse . L'obiettivo di questo studio era di valutare la sicurezza e l'efficacia di una singola dose di supplementazione di vitamina D3 orale in un ambiente terapia intensiva nel corso di un periodo di osservazione di una settimana .
METODI :
Questo è stato uno studio randomizzato , in doppio cieco , controllato con placebo studio pilota in una terapia intensiva medica presso un centro di cura terziario universitario a Graz, in Austria . Venticinque pazienti ( 62 ± 16 anni l'età media ) con carenza di vitamina D [ 25-idrossivitamina D ( 25 ) (OH) D ≤ 20 ng / ml ] e un soggiorno previsto nei ICU > 48 ore sono stati inclusi e casualmente hanno ricevuto 540.000 UI ( corrispondenti a 13,5 mg) di colecalciferolo ( VITD ) sciolto in 45 ml di olio di erbe o placebo abbinato ( PBO ) per via orale o tramite tubo di alimentazione .
RISULTATI:
La media siero 25 ( OH) D aumento nel gruppo di intervento era di 25 ng / ml (range 1-47 ng / ml) . Il livello più alto D 25 ( OH ) raggiunto era di 64 ng / ml , mentre due pazienti hanno mostrato una piccola ( 7 ng / ml ) o nessuna risposta ( 1 ng / ml ) . Ipercalcemia o ipercalciuria non si verificano in tutti i pazienti . Dal giorno 0 al giorno 7 , in totale calcemia aumentati di 0,10 ( PBO ) e 0.15 mmol / L ( VITD , P <0,05 per entrambi) , mentre i livelli di calcio ionizzato aumentati di 0,11 ( PBO ) e 0.05 mmol / L ( VITD ; P < 0,05 per entrambi) . Livelli di ormone paratiroideo sono diminuiti del 19 e 28 pg / ml ( PBO e VITD , ns ) oltre i sette giorni, mentre la 1,25 ( OH) D ha mostrato un significativo aumento transitorio solo il gruppo VITD .
CONCLUSIONI :
Questo studio pilota dimostra che un singolo ultra -high dose orale di colecalciferolo corregge la carenza di vitamina D entro due giorni nella maggior parte dei pazienti senza causare effetti avversi come ipercalcemia o ipercalciuria . Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i nostri risultati e stabilire se la supplementazione di vitamina D può influenzare l'esito clinico della vitamina D deficit di pazienti critici. Numero EudraCT : 2009-012080-34 TEDESCA SPERIMENTAZIONI CLINICHE REGISTRATI ( DRK ) : DRKS00000750 .
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Clara.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Zorro old

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
10 Anni 1 Mese fa #25660 da francois
Risposta da francois al topic Alte dosi vit.D, una bufala la tossicità?
Non ritengo corretto pensare che la D sia tossica,
bisogna invece valutare attentamente la sua funzione nell'organismo.

Consideriamo un esempio:
una persona ha una forma latente, non diagnosticata di arteriosclerosi.
Contemporaneamente ha una delle varie malattie che vengono curate con una integrazione di D.

La persona malata guarisce per azione della D.
E fino a qui tutto bene.

Ma bisogna tenere presente che la D incentiva il deposito di Calcio in tuttti i tessuti.
La persona malata subirà un deposito in eccesso di calcio nulle arterie,
complicando la forma di arteriosclerosi latente che può diventare diagnosticata
innescando altri problemi.

E questo è il solo esempio della arteriosclerosi.
Ma se consideriamo tutte le malattie del sistema cardiocrcolatorio che sono connesse all'eccesso di calcio,
come la mettiamo ???

Non mi sembra una condizione felice guarire una malattia e innescarne altre.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Liuc33

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.703 secondi