Tanto lo Zinco quanto il Selenio sono elementi indispensabili per il nostro corpo.
Il primo, ch’è presente nella pelle, nei muscoli, nell’endoscheletro, interviene in
molteplici processi metabolici e consente l’assimilazione vitaminica da parte del
nostro organismo.
Proprio col Selenio, esso si rivela un prezioso antiossidante, mantenendoci giovani,
mentre in caso di scottature o di lesioni, esso accelera il ripristino della normalità
dei tessuti.
Poiché ne possono occorrere, secondo la Medicina ortomolecolare, fino a 45 mg al
giorno, considerato ch'esso si trova soprattutto nella carne (da consumare
mediamente in quantità non superiore ai 60 g la settimana: lo scrivente la evita
totalmente a meno che non sia del contadino di fiducia, perché quella in commercio
è piena di sostanze nocive) e nei cibi di provenienza animale (uova: da evitare se
non di produzione propria, del contadino di fiducia, bio; latte e suoi derivati: da
evitare, per i motivi espressi già ampiamente espressi in molti miei thread; salumi:
tutti da evitare, perché acidificano tantissimo e sono cibo spazzatura, le ostriche),
specialmente se si segue una dieta per lo più vegetariana, è conveniente integrarlo.
Per ciò che attiene al secondo, esso con la Vitamina E si rivela un potente
antiossidante, mantiene giovani, previene molteplici patologie quali il cancro, le
cardiopatie dilatative, le artriti, le cirrosi, rafforza le difese immunitarie nei
confronti delle infezioni sia da virus sia da funghi, favorisce l’attività sessuale,
combatte le intossicazioni da metalli pesanti.
Risulta anche di grande utilità quale regolatore della Tiroide e della sua funzione, ...
Il suo fabbisogno quotidiano, secondo la Medicina ortomolecolare, può arrivare fino
a 0,210 mg (i maschi, per es., eliminano Selenio anche attraverso lo sperma).
Senape, cereali (solo integrali, mi raccomando) e carne forniscono Selenio in
maggiore quantità.
Il Selenio è un indispensabile elemento da assumere tramite integratore.
NOTA.
La “malattia di Keshan”, certamente ascrivibile all’assenza di Selenio, è un’infezione del miocardio procurata da Coxsackie virus: vedi pubblicazione del settembre 2007 di J. Alexander del Dipartimento della Sanità dell’Istituto norvegese nella quale è comprovato che una mancanza di Selenio nel corpo umano sia in stretta correlazione con la comparsa della “Malattia di Keshan” associata a un’infezione da coxsackie virus, come pure a un’insorgenza di cancro.
Anche una ricerca del Dipartimento di Tossicologia e dell’Università danese di Soborg dimostra che una più grande assunzione di Selenio nell’alimentazione si collega a un calo percentuale di affètti da cancro e da disordini cardio-vascolari.
In pratica, nella provincia di Keshan in Cina come pure in Nuova Zelanda e in Finlandia, territori in cui è assente o scarseggia il minerale, si rilevano le patologie predette perché il Selenio mancante può permettere la trasformazione del virus Coxsackie da benigno a cardiotossico.
Raffaele