OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La politica al contrario di quanto si possa credere influisce anche sulla nostra salute in questo forum ne discutiamo le ragioni.

Domanda La Fondazione Rockefeller e la malattia

  • Cecilia
  • Avatar di Cecilia Autore della discussione
  • Visitatori
  • Visitatori
9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28110 da Cecilia
La Fondazione Rockefeller e la malattia è stato creato da Cecilia
Questa é la prima parte di un articolo che vorrei proporvi, tratta della Fondazione Rockefeller e dei suoi legami con la salute e ... la malattia.
Tratta di soldi, quei soldi che si guadagnano tagliando le gambe agli altri, ai nostri genitori, a noi e ai nostri figli

Che cosa è la "Fondazione Rockefeller"?

Hans Ruesch

Il prof. Peter Singer ha dovuto ammettere nel corso del suo processo a Perugia contro Hans Ruesch che i suoi tour italiani erano sponsorizzati dalla "Fondazione Rockefeller", la quale, secondo le spiegazioni da lui date ai giudici tramite un interprete, persegue scopi squisitamente umanitari in tutto il mondo e null'altro.

Ad Hans Ruesch non fu dato modo di far sapere ai giudici che quanto affermato dal Singer era una controverità storica, facilmente appurabile. E l'avvocato di Ruesch, bravo ma non informato, non ne era ancora al corrente. Difatti è di tutt'altro avviso di quanto affermato da Singer chi conosce vita e miracoli della dinastia Rockefeller e a quale scopo venne creata la Fondazione.
Così scriveva Morris A. Bealle nel suo famoso libro "The Drug Story" ("La Storia della Droga", 1949), «droga» essendo anche sinonimo di "farmaco" in inglese:

«È risaputo che Rockefeller ha creato e sviluppato il più vasto impero industriale e finanziario mai concepito da una mente umana, basato sui profitti del petrolio della Standard Oil. Uno dei suoi principali interessi è l'industria farmaceutica. I Rockefeller posseggono il più grande complesso di aziende farmaceutiche al mondo, e si servono di tutte le loro altre imprese per incrementare il consumo di farmaci. Il fatto che la maggior parte di questi siano nocivi non interessa il Trust della Droga». (Per gli Americani informati "Trust della Droga" è sinonimo di "Fondazione Rockefeller").

Fu all'alba del nostro secolo che la "Fondazione" iniziò la sua attività «educatrice» in grande stile mediante la donazione di 300 milioni di dollari (di allora!!) con i quali, il capostipite della dinastia, John Davison Rockefeller, il mitico JDR, costituì il "General Education Board" (Consiglio Generale dell'Educazione), ossia nientemeno che il Ministero dell'Istruzione, a dirigere il quale piazzò se stesso. In tal modo questo geniale affarista, che aveva rinunciato a finire le classi elementari per iscriversi ad un corso di contabilità, si assunse l'arduo compito di educare la nazione americana, costituita per lo più da robusti e operosi emigranti, che egli riuscì a trasformare nel volgere di pochi decenni in una popolazione di ansiosi medico-dipendenti, farmaco-dipendenti e di tossico-dipendenti, che spandono il loro stile di vita comprese le nuove malattie, sopra il resto del mondo.

Lo storico Mullins

Morris Bealle non è stato l'unico storico ad occuparsi dei misfatti di Rockefeller. Prima di lui c'era stata, tra gli altri, Irda Tarbell, figlia di una delle tante vittime del «Grande Pirata», con la "Storia della Standard Oil" apparsa a puntate su "Mac Clure's", la più letta rivista canadese, e, di recente, li ha ricordati ancora il libro dello storico Eustace Mullins "Assassinio per iniezione: storia della cospirazione medica contro l'America" (1988) in cui si legge:

«Il "General Education Board" di Rockefeller ha speso più di 100 milioni di dollari per assicurarsi il controllo delle scuole mediche della nazione e trasformare i nostri medici in medici dediti all'allopatia, dediti alla chirurgia a tutto spiano e al massiccio consumo di medicinali chimici...»

«Abbiamo imparato la dolorosa lezione che i monopolisti rockefelliani esercitano il loro malefico potere quasi esclusivamente attraverso agenzie statali e federali (...). Si sa da anni che il 90% delle attività della FBI, creata come brigata anticrimine, consistono nel vessare ed isolare i dissidenti politici.
I sindacati criminali stanno attualmente depredando la nazione americana di tre trilioni di dollari l'anno, di cui più di trecento miliardi di dollari annuali rappresentano le profittevoli rapine del Drug Trust e dei suoi sussidiari nell'apparato sanitario (...). L'America è diventata la più prospera e produttiva nazione del mondo grazie alla buona salute del proprio popolo. Quando il Sindacato Rockefeller cominciò a mettere le mani sulla Professione medica nel 1910, i nostri concittadini entrarono in una brutta fase di declino. Oggi soffriamo di un'infinità di malattie, sia mentali che fisiche, quasi tutte direttamente attribuibili alle attività del monopolio chimico-farmaceutico, il quale rappresenta la più grave minaccia per la nostra sopravvivenza come nazione».
aurora.altervista.org/29approfondimento.htm
continua ...

p.s.
nonostante la lettura vi auguro una buona giornata
(alla faccia loro!!) :lol:
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Cecilia
  • Avatar di Cecilia Autore della discussione
  • Visitatori
  • Visitatori
9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28111 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic La Fondazione Rockefeller e la malattia
Piccola parentesi, vorrei riportarvi un paio di righe su Hans Ruesch
tratto da wiki
Hans Ruesch (Napoli, 17 maggio 1913 – Massagno, 27 agosto 2007) è stato un pilota automobilistico, scrittore, sceneggiatore e editore svizzero. È stato autore di romanzi, nonché saggi contro la sperimentazione animale.

Di origine italo-svizzere, figlio di padre svizzero, stabilitosi a Napoli per lavoro, e madre napoletana, discendente di un industriale svizzero trapiantatosi a Sarno all'inizio del XIX secolo, Ruesch è comunque cittadino svizzero fin dalla nascita, essendo stato iscritto al consolato svizzero di Napoli dal padre.
.....

L'impegno contro la sperimentazione animale

Curando negli anni settanta la collana I manuali della salute, Hans Ruesch sviluppò la tesi che la sperimentazione animale non fosse altro che una enorme truffa a scopo di lucro, capace di raccogliere ingenti fondi pubblici e privati col pretesto di essere necessaria alla ricerca scientifica. Dedicò così gli anni successivi ad approfondire l'argomento ed a raccogliere prove che, a sua detta, avvalorerebbero questa teoria, diventando l'esponente del movimento antivivisezionista italiano. Nel 1975 diede vita alla CIVIS, Centro Informazioni Vivisezionistiche Internazionali Scientifiche, fondazione antivivisezionista con sede in Svizzera.

Questi anni di studio portarono Ruesch a scrivere Imperatrice nuda, libro che destò scalpore in Italia nel 1976, anno in cui fu pubblicato da Rizzoli. Il libro fu poi immediatamente ritirato dalla stessa Rizzoli. Alcune copie sono reperibili nel mercato parallelo e nelle biblioteche per diritto editoriale. Successivamente Imperatrice nuda è stato ripubblicato dalla casa editrice Garzanti dell'amico Aldo Garzanti. Questa è la versione attualmente più reperibile.

Imperatrice nuda affronta - a detta dell'autore (che non possedeva alcuna qualifica scientifica) dal punto di vista storico, medico, etico e scientifico - il problema della sperimentazione animale, indicando nel testo, a suo parere, i nomi e le prove a sostegno della tesi che non esista alcun motivo sotto nessun punto di vista che non sia quello del profitto personale per portare avanti la pratica della sperimentazione animale, ma che anzi questa abitudine riconosciuta anche dalla legge, abbia apportato negli ultimi anni danni nel suo utilizzo. La storia dettagliata degli ostacoli editoriali che hanno intralciato la diffusione del libro, e quindi la polemica cresciuta attorno ad esso, furono descritti da Hans Ruesch in Piccola storia editoriale, appendice all'attuale versione di Imperatrice nuda nell'edizione Civis.
it.wikipedia.org/wiki/Hans_Ruesch



I libri successivi, tutti sulla sperimentazione animale e sulle presunte frodi ad essa legate, sono usciti molti anni dopo: nel 1980 vide la luce I Falsari della Scienza, edito da Civis, e nel 2005 uscì La medicina smascherata, edito da Editori Riuniti e "la figlia dell'imperatrice", edito da Stampa Alternativa.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28113 da elena
Risposta da elena al topic La Fondazione Rockefeller e la malattia
ci sono altri gruppi che dominano il mondo economico (e perciò la nostra salute), purtroppo :( :evil:
legati o sponsorizzati o fondati da Rockefeller
ecco a voi il Group of Thirty (G30)

Di Italo Romano

Leggendo l’ultimo scritto di Barnard, vengo a conoscenza dell’esistenza dell’ennesimo gruppo elitario. Faccio ammenda, nonostante sia uno dei temi che affronto e studio maggiormente, ne ero completamente all’oscuro. Il suo nome è Group of Thirty (G30), ovvero Gruppo dei Trenta. Sul web sono riuscito a trovare poche informazioni, per di più in inglese, il che la dice lunga sull’importanza di questo ristretto gruppo globalista. Spulciando nel sito della Banca d’Italia, ho appreso che dal 21 al 23 maggio 2009, si è tenuta in Italia, presso la sede del massimo istituto creditizio, la 61^ riunione plenaria del G30. Addirittura, al termine dei lavori, l’allora presidente del Gruppo, prof. Jacob A. Frenkel, ex Governatore della Banca centrale di Israele, e l’allora Governatore della Banca d’Italia, prof. Mario Draghi, hanno tenuto una conferenza stampa formale dove hanno potuto partecipare solo giornalisti scrupolosamente selezionati.

Sempre sul sito della Banca d’Italia sono riuscito a reperire una brevissima presentazione del G30:

“Il Group of Thirty (G30), organizzazione senza fini di lucro, è formato da esponenti di altissimo profilo che ricoprono nel mondo importanti incarichi nel settore pubblico e privato, nonché da accademici delle università più prestigiose. Il G30, fondato nel 1978, si riunisce periodicamente per discutere temi economici e finanziari ed esaminare gli scenari che le autorità nazionali e gli operatori devono fronteggiare.

Formalmente denominato “The Consultative Group on International Economic and Monetary Affairs, Inc.”, il Gruppo è un importante foro di discussione e di elaborazione di idee in materia economica. I membri del G30 – governatori di banche centrali, rappresentanti di governi, economisti ed esperti del settore privato provenienti da 16 paesi diversi – hanno discusso nel tempo diverse questioni e pubblicato una serie di studi e ricerche sui più rilevanti temi di economia e finanza. Il G30 è guidato da Paul A. Volcker e Jacob A. Frenkel.”



Insomma, sempre la solita presentazione a filastrocca. Se consultate i diversi siti di queste organizzazioni elitarie potrete constatare di persona.

Questo organismo internazionale svaria su tutto il fronte economico, le tematiche affrontate nelle riunione del G30 sono le più disparate: dall’ambito monetario a quello finanziario; dalle Banche centrali ai mercati internazionali dei capitali; dalla vigilanza dei servizi e dei mercati finanziari, alle questioni macroeconomiche, come mercato del lavoro e l’intera catena produttiva.

Il Gruppo dei Trenta è stato fondato nel 1978 da Geoffrey Campana su iniziativa della Fondazione Rockefeller, :evil: che ha anche fornito il capitale iniziale. Il suo primo presidente fu Johannes Witteveen, l’ex direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI). Il suo attuale presidente è Jean-Claude Trichet, ex presidente della Banca Centrale europea, da poco succeduto (22 Novembre 2011) al sopracitato Jacob Frenkel.

La sede del G30 è a Washington DC, negli States. Ogni anno si tengono due riunioni plenarie, oltre a numerosi convegni, seminari e gruppi studio. Monitorano quotidianamente l’andamento dell’economia globale, veicolandola a proprio uso e consumo, nel tranquillo anonimato e nella cortina di disinformazione che li cela agli occhi e alle orecchie della maggior parte, troppo distratte e indaffarate dalla schiavismo giornaliero.

Spostiamoci ora sul sito inglese del Gruppo dei Trenta. Qui troviamo una scarna ma precisa presentazione:
“Il Gruppo dei Trenta è un organismo internazionale privato, senza scopo di lucro, :evil: composto da rappresentanti di alto grado dei settori pubblico e privato e il mondo accademico. Il Gruppo dei Trenta si propone di approfondire la comprensione delle questioni internazionali economiche e finanziarie, per esplorare le ripercussioni internazionali delle decisioni prese nei settori pubblico e privato, e di esaminare le scelte a disposizione di operatori del mercato e politici. Il lavoro del Gruppo dei Trenta plasma la struttura attuale e futura del sistema finanziario globale, fornendo raccomandazioni fruibili direttamente alle comunità politiche pubbliche e private.”

Poco spazio all’immaginazione. Si tratta di un gruppo di potere molto influente, i suoi membri sono l’èlite economica mondiale, i veri padroni del mondo, quelli che detengono il potere, e dettano i programmi politici ai burattini che noi andiamo ad eleggere “democraticamente” nella farsa elettorale.

L’organigramma del Gruppo dei Trenta è molto semplice, e si divide in:

Membri attuali;

Membri Senior;

Membri onorari;

Membri del passato;

I membri attuali sono 31, provenienti da ogni parte del globo, sono tutte personalità di spicco, i soliti nomi che compaiono in ogni organizzazione elitaria mondiali sta. Ecco la lista:

Jean-Claude Trichet, presidente del G30, ex presidente della BCE e governatore onorario della Banca di Francia.

Paul A. Volcker, presidente onorario del G30, ex presidente della Federal Reserve , presidente onorario della Commissione Trilaterale, si è diviso per lungo tempo tra il Dipartimento del tesoro degli States e la Chase Manhattan Bank.

Jacob A. Frenkel, presidente del Consiglio di amministrazione del G30, presidente di JPMorgan Chase International, membro del Comitato esecutivo della JP Morgan Chase & Co. e dello JP Morgan International Council.

Geoffrey L. Bell, segretario esecutivo del G30, presidente della GeoffreyBell&Co. (società che si propone come consulente per grandi aziende e banche in tutto il mondo, fornendo consulenza sulle transazioni del mercato dei capitali nonché le attività di analisi del rischio economico e finanziario), ex consulente della Banca del Venezuela, ex consulente finanziaro del governo delle Barbados e della Giamaica, ex presidente della Guinness Mahon Holdings, una delle banche più antiche di Londra.

Abdlatif Al-Hamad, presidente del Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico, ex Ministro delle Finanze e della Pianificazione del Kuwait.

Leszek Balcerowicz, professore della Scuola di economia di Varsavia, presidente del Consiglio della Bruegel (acronimo che sta per ”Brussels european and global economic laboratory’, ovvero un think tank elitario), ex presidente Banca di Polonia.

Mark J. Carney, governatore e presidente della Banca del Canada, membro del Consiglio di Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS).

Jaime Caruana, direttore Generale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), ex governatore della Banca di Spagna.

Domingo Cavallo, presidente e amministratore delegato della DFC Associates e di LLC, ex Ministro dell’Economia argentina. Ha lavorato a lungo nell’amministrazione pubblica ed è noto per il piano di convertibilità che ha stabilito il rapporto di parità tra il dollaro americano e il peso argentino tra il 1991 e 2001, che ha trascinato l’Argentina nell’insolvenza, portando il paese in una crisi economica senza precedenti.

E. Gerald Corrigan, amministratore delegato di Goldman Sachs Group, ex presidente, Federal Reserve Bank di New York.

Guillermo de la Dehesa Romero, direttore del gruppo Santander, ex vice direttore della Banca di Spagna.

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ex Governatore della Banca d’Italia, e presidente del Financial Stability Board.

William C. Dudley, presidente della Federal Reserve Bank di New York, ex partner e Amministratore Delegato di Goldman Sachs.

Martin Feldstein, Professore di Economia all’Università di Harvard, e Presidente Emerito del National Bureau of Economic Research.

Roger W. Ferguson, Jr., presidente e CEO di TIAA-CREF, ex presidente dell’America svizzera Re Holding Corporation.

Stanley Fischer, governatore della Banca d’Israele, ex Amministratore Delegato First, ex amministratore del Fondo Monetario Internazionale.

Arminio Fraga Neto, socio Fondatore di Gavea Investimentos, ex governatore della Banca centrale del Brasile.

Gerd Häusler, CEO Bayerisch Landesbank, ex amministratore delegato e membro del consiglio consultivo di Lazard and Company.

Philipp Hildebrand, Presidente del consiglio di amministrazione della Banca nazionale svizzera, ex partner di Moore Capital Management.

Mervyn King, Governatore della Banca d’Inghilterra, ex professore della London School of Economics, socio della British Academy.

Paul Krugman, Professore di Economia all’Università di Princeton, ex membro del Council of Economic Advisors.

Guillermo Ortiz Martinez, ex Governatore della Banca del Messico, Presidente del Consiglio della Banca dei Regolamenti Internazionali.

Kenneth Rogoff, Professore di Public Policy and Economics ad Harvard, ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale.

Tharman Shanmugaratnam, ministro delle finanze di Singapore, ex Amministratore Delegato della Monetary Authority di Singapore.

Masaaki Shirakawa, governatore della Banca del Giappone, ex professore della Kyoto University School of Government.

Lawrence Summers, ex Direttore del Consiglio Economico Nazionale, ex presidente dell’Università di Harvard, ex segretario al Tesoro Usa

Lord Adair Turner, presidente della Financial Services Authority, membro della Camera dei Lord del Regno Unito.

David Walker, Senior Advisor di Morgan Stanley International, ex presidente del consiglio Securities and Investments.

Yutaka Yamaguchi, ex Vice Governatore della Banca del Giappone, ex presidente Euro Valuta Commissione Permanente.

Ernesto Zedillo, direttore del Centro di Yale per lo studio della globalizzazione, ex Presidente del Messico.

Zhou Xiaochuan, governatore Banca Popolare Cinese, ex presidente Banca cinese costruzione, ex Asst. Ministro del commercio.

Poi abbiamo i membri senior:

William R. Rhodes, presidente e CEO della William R. Rhodes Global Advisors, e Senior Advisor, Citigroup, membro del CFR,

Marina v N. Whitman, professore all’Università del Michigan ed ex membro del Council of Economic Advisors.

E, infine, ma non come importanza, i membri onorari:

Richard A. Debs, ex presidente della Morgan Stanley International, ex COO dela Federal Reserve Bank di New York.

Jacques de Larosière, presidente di Eurofi, consigliere di BNP Paribas ed ex direttore del FMI.

Gerhard Feld, ex direttore de Institut der Deutschen Wirtschaft, membro del Comitato delle Nazioni Unite del programma sviluppo.

Toyoo Gyohten, presidente dell’Istituto Internazionale per gli affari monetari ed ex presidente della Banca di Tokyo.

John Heimann, senior Advisor per la stabilità finanziaria dell’Istituto Comptroller of the Currency.

Erik Hoffmeyer, presidente Politiken-Fonden ed ex presidente del consiglio della Banca nazionale di Danimarca.

Peter Kenen, professore di Economia all’Università di Princeton ed ex socio senior del Council on Foreign Relations (CFR).

William McDonough, ex Vice Presidente di Bank of America, ex presidente della Federal Reserve Bank di New York;

Shijuro Ogata, vice Presidente della Commissione Trilaterale, ex Vice Governatore Banca del Giappone.

Silvia Ostry, socio ricercatore del Center for International Studies ed ex ambasciatore per i negoziati commerciali del Canada

Ernest Stern, senior Advisor del Gruppo Rohatyn ed ex Amministratore Delegato della Banca Mondiale.

Anche tra gli ex membri risultano figure preminenti dell’ambito economico-finanziario internazionale, sul sito possiamo consultare la lista. Tra essi figura Tommaso Padoa-Schioppa, deceduto poco più di un anno fa, ma come ricordiamo ha fatto parte delle più alte istituzioni finanziarie italiane, europee e mondiali. E’stato vice presidente della Banca d’Italia, Ministro dell’economia della finanza nel governo Prodi II, membro della Commissione europea e della BCE. Convinto europeista, ha fatto parte del Comitato Delors che ha disegnato la strada per la creazione della moneta unica. Inoltre è stato un dirigente del FMI e consigliere economici del governo greco di Papandreou, di cui conosciamo bene la tragica fine.

Ora vogliamo dire che tutti questi pezzi da novanta non hanno nessuna influenza sul “regolare” decorso della storia? Suvvia, questi club esclusivi di potere dirigono il mondo e scrivono la storia, hanno il diritto di veto sulla vita di miliardi di persone. E’ da qui che vengono decise e create a tavolino le crisi economiche. Nei meandri di questi gruppi elitari si decide il tracollo economico di una nazione o di un intero continente.

Questa rete di organizzazioni internazionali di cui fa parte il Gruppo dei trenta, insieme alla Commissione Trilaterale, il CFR, il RIIA, la Round Table, il Bilderberg, l’Aspen Institute e il Club di Roma, sono il nuovo olimpo degli dei. Essi giocano a dadi con il mondo, come in un risiko a grandezza naturale. Per loro siamo solo pedine, un mezzo da usare per un fine ben preciso, il controllo totale del globo.

Noi, nella nostra infinita arroganza, crediamo di essere liberi, di vivere in democrazia, nel migliore dei mondi possibili. Siamo troppo indaffarati nella nostra schiavitù quotidiana per renderci conto di ciò che realmente ci circonda. Siamo succubi, siamo schiavi, e nella maggior parte dei casi siamo fieri di esserlo. Dibattiamo, sprecando preziose energie, sulle cose più assurde, a volte anche pensando di essere dei fini intellettuali e delle menti illuminate. Ognuno si sente superiore a qualcun altro, la presunzione è tale da creare una gerarchizzazione prima morale che materiale. Le armi di distrazioni di massa hanno anestetizzato i cervelli, la pigrizia ancestrale e la stupidità genetica han fatto il resto, cullandoci in fallaci certezze e in comode convinzioni, indotte artificialmente, e non certo frutto di un pensiero autonomo e indipendente.

I più si rifiutano a credere quando gli si dice o scrive talune cose. A scuotere lo status quo dominante si rischia di incamminarsi in un percorso di solitudine. Quando il l’uomo-bradipo cade dall’albero su cui sonnecchia pancia all’aria più o meno sereno, sbatte il culo per terra, e non ha occhi per vedere, e non ha orecchie per intendere. Il mondo artificioso in cui galleggia è talmente radicato nel suo pensiero da non poter accettare nessun’altra definizione della realtà che lo circonda. La presunzione e l’eccessiva autostima han fatto molto più vittime di una guerra. Chi osa far ciò, lo fa a suo rischio e pericolo, e l’isolamento è una delle peggiori arme che il branco tende ad usare per istinto di sopravvivenza e di autoconservazione. Poi ci sono anche alcune persone molto intelligenti, ma anche tanto furbe quanto affariste e opportuniste, che han fatto loro l’inganno, e lo sfruttano a proprio vantaggio, elevandosi sulla spalle degli altri, e nonostante ciò ricevono la stima e l’adulazione della stesse persone su cui questi soggetti usano far leva per raggiungere i loro scopi egoistici. Essi sono i più grandi servi del sistema.

“… Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi.”

Niente di più vero.

Dormite gente, e sorridente nella vostra infima presunzione, siete schiavi, e della peggior specie, perchè pensate arrogantemente di non esserlo, mentre rappresentate lo schiavo tipo, che il sistema ama e accudisce.

Scendete dal vostro piedistallo, informatevi, riscoprite i valori essenziali della vita, dall’amore all’amicizia, tornate umani, svegliatevi.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Cecilia, Clara

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Cecilia
  • Avatar di Cecilia Autore della discussione
  • Visitatori
  • Visitatori
9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28155 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic La Fondazione Rockefeller e la malattia
continua da post 28110

...
Babbo Natale

Le «attività» a cui allude Mullins le aveva ben descritte Morris Bealle, che le investigò più a fondo di tutti gli altri. Allorché Rockefeller, per coprire la propria immagine di pirata senza scrupoli, decise di travestirsi da Babbo Natale e si mise a distribuire grosse somme di danaro a varie Università e Scuole di medicina, qualche fine osservatore notò che soltanto quegli Istituti medici che predicavano un continuo consumo di farmaci chimici come chiave della salute universale potevano sperare nella sua munificenza.
Nessuna delle tante Università e Scuole mediche americane che insegnavano terapie altrettanto e di solito molto più efficaci ma esenti da farmaci sintetici, ricevette mai un solo centesimo dalla Fondazione Rockefeller. Chi intendeva beneficiarne non tardò a capire l'antifona: niente farmaci, niente donazioni.
Ma era stato necessario un grave fatto di sangue, un vero e proprio eccidio criminale, per persuadere JDR (J. D. Rockefeller), che si era sempre vantato di infischiarsene dell'opinione altrui, a spingerlo ad assumere la maschera del benefattore, ricavandone poi un profitto che forse lui stesso non si sarebbe, in quelle proporzioni, mai aspettato.

Il massacro storico

È sotto i nome di "Massacro di Ludlow" che un tempo era noto l'incidente a cui ci siamo riferiti, e che dopo la dichiarazione del prof. Peter Singer al tribunale di Perugia, che se l'è bevuta d'un fiato, ci tocca rinverdire, dato che gli ingenti sforzi fatti per cancellarlo dalla memoria degli uomini, perfino attraverso l'acquisto dei libri di storia e d'intere enciclopedie, sembrano sul punto di essere coronati da successo.

Questi i fatti: il Sindacato dei minatori aveva chiesto paghe più alte e migliori condizioni di lavoro per gli addetti alla "Colorado Fuel & Iron Company", una delle tante holding di Rockefeller. I minatori, per lo più immigrati dai più poveri Paesi europei, abitavano in baracche fornite dalla compagnia in cambio di un fitto esagerato e i loro salari (circa $ 1,68 al giorno) erano pagati in buoni utilizzabili solamente in negozi della compagnia che praticavano prezzi esosi.
La scuola frequentata dai figli dei minatori era anch'essa proprietà della holding, e dalla biblioteca scolastica erano bandite le opere che i Rockefeller, padre e figlio, rigidi protestanti della setta Battista, consideravano «sovversive», come, ad esempio, "L'origine della specie" di Darwin.
La Compagnia spendeva oltre 20 mila dollari l'anno per mantenere un numero di guardiani e spie sufficiente a salvaguardare il campo dei minatori dalla contaminazione del sindacalismo.
JDR figlio, che dirigeva la compagnia del Colorado e il Reverendo Battista Frederick T. Gates, direttore della Fondazione Rockefeller nonché portaborse e sicario numero uno del padre, rifiutarono perfino di trattare. Sfrattarono gli scioperanti dalle loro baracche, assunsero tramite l'agenzia di detectives Baldwin Felts un migliaio di crumiri e convinsero il governatore Ammons a dar loro manforte nel soffocare lo sciopero.
. Ne risultò una vera e propria azione bellica. Guardiani, minatori, le loro donne e bambini, che dal giorno dello sfratto campeggiavano in tende, vennero massacrati senza pietà, finché il governatore, spaventato, invocò l'aiuto del presidente Wilson che, mediante l'invio di truppe federali, finì con lo schiacciare lo sciopero.

Questo il resoconto del "New York Times" del 21 aprile 1914: «Una battaglia di 14 ore tra scioperanti e membri della Guardia Nazionale del Colorado nel distretto di Ludlow è culminata oggi con l'uccisione di Luis Tikas, capo degli scioperanti greci e con la distruzione della tendopoli di Ludlow, che è finita carbonizzata». L'indomani il "New York Times" precisava: «Quarantacinque morti, tra cui 32 donne e bambini, una ventina di dispersi e altrettanti feriti è il bilancio della battaglia di 14 ore tra truppe statali e scioperanti nella proprietà della "Colorado Fuel & Iron Company", una holding di Rockefeller". Il campo di Ludlow è una massa di macerie carbonizzate che nascondono una vicenda di orrori che non ha l'eguale nella storia della lotta industriale. Nelle trincee che si erano scavate per proteggersi dalle pallottole, donne e bambini sono morti come topi in trappola, uccisi dalle fiamme. Una trincea scoperta questo pomeriggio conteneva i corpi di dieci bambini e due donne».

«L'uomo più odiato»

Già prima di questa vicenda, la stampa aveva definito Rockefeller «l'uomo più odiato d'America». Lui se ne infischiava. Ma l'indignazione universale che suscitò quel massacro fu tale che spinse il nostro ad invocare l'aiuto del più famoso agente di relazioni pubbliche degli USA: Ivy Lee.
Quando costui apprese che la "Fondazione Rockefeller" aveva in cassa 100 milioni di dollari di cui non sapeva cosa fare, propose di donare grosse somme -mai meno di un milione di dollari alla volta- a note Università, Ospedali, Chiese ed altre istituzioni «meritevoli». La proposta fu accettata. Così anche i milioni. E questi fruttarono a Rockefeller titoloni su tutte le prime pagine del mondo, in ottemperanza ad una massima vigente in ogni redazione dell'epoca secondo la quale un milione di dollari fa sempre notizia.
Negli anni che seguirono, non solo i più rinomati pennivendoli d'America e d'Oltremare, ma giornali interi vennero acquistati da Rockefeller, che scopriva che gli intellettuali erano il migliore investimento di tutti, e anche il più economico.

continua ...
aurora.altervista.org/29approfondimento.htm
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
9 Anni 10 Mesi fa #28161 da elena
Risposta da elena al topic La Fondazione Rockefeller e la malattia
allora ricapitoliamo la vicenda
Rockefeller fa soldi massacrando la povera gente
questi soldi (parte di questi soldi) li reinveste donando alla classe degli intellettuali per avere un ritorno d'immagine e gettare fumo sull'opinione pubblica
gli ultimi della terra insomma ci perdono sempre, anche la vita... ci rimane la testimonianza del loro coraggio
altro che Davide contro Golia...
comunque l'odio è energia e io non gliene darei ai Rockefeller... sapere è corretto, il passo successivo dovrebbe essere quello di rivolgere la propria energia a rinforzare quel che loro opprimono, con il loro dirigismo che di umano non ha proprio niente
e noi qui un piccolo sforzo contro le multi farmaceutiche lo facciamo... ci riprendiamo la nostra salute, più che possiamo, i nostri diritti a essere trattati come esseri umani, e non come mucche alla mungitura, la nostra consapevolezza di come sta girando il mondo, ponendo attenzione a farlo girare in un'altra direzione ;-)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Cecilia
  • Avatar di Cecilia Autore della discussione
  • Visitatori
  • Visitatori
9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28162 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic La Fondazione Rockefeller e la malattia
Hmm, aspé! :)
tutto quello che hai scritto é giustissimo ma , a dire la veritá, non era quello che io intendevo quando ho aperto il 3d.
Penso che sia importante capire cosa é successo nel campo della medicina, cioé, com´é che a un certo punto le medicine tradizionali, tutta la conoscenza su erbe, metodi di guarigione, tutto tutto tutto é diventato empirico, pericoloso, velenoso, senza fondamento alcuno quindi da scartare ed evitare accuratamente
come se secoli e millenni di storia non non fossero mai veramente accaduti: uno strano sogno e niente di piú.

Erbe millenarie sono state vietate, i dosaggi di vitamine e minerali sono stati portati ai minimi termini, i valori di, per es. glicemia, pressione ecc, sono stati modificati dalla sera alla mattina creando cosí milioni di malati che "ieri" malati non erano, medici che studiano su testi finalizzati a vendere solo medicine, la diagnosi non esiste piú come una volta (quale medico tasta ancora il polso, guarda la lingua del paziente e simili?) Tutto é stato rivoltato come un calzino.

Il lavaggio del cervello é stato ed é tale da aver fatto dimenticare il passato, e sembrerebbe che la medicina moderna sia sempre esistita, da sempre
E IN TUTTO QUESTO AMBARADAN NESSUNO SI ACCORGE VERAMENTE CHE IL NUMERO DELLE PERSONE MALATE AUMENTA IN MANIERA ESPONENZIALE E PROPORZIONALE AI "TRAGUARDI" CHE LA MEDICINA "RAGGIUNGE":

Se magari si spiega come e cosa é successo, chi é stato e perché, quando e dove, insomma la rava e la fava
magari qualcuno si ferma un attimino a riflettere.
Boh! ci spero, almeno!

buon appetito e buona giornata a tutti!
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.655 secondi