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Al contrario di quanto si credeva nei tempi passati, oggi corpo e mente non sono più due mondi se­parati, ma sono due par­ti, in continua influenza reciproca, di un tutt’uno. L’uomo quindi è oggi considerato in tutta la sua unità somato – psi­chica, se l´intero sistema integrato di mente, corpo ed emozioni, che costituisce l´intera persona, non converge in direzione della salute, allora gli interventi puramente fisici possono non avere successo (Dott. O. Carl Simonton)

amato Patch Adams, la clown terapia e le endorfine

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12 Anni 2 Mesi fa #1221 da Cecilia
LE ENDORFINE

Le endorfine furono scoperte da John Hughes e dai suoi colleghi della Unit for Research on Addictive Drugs di Aberdeen.
Le endorfine del gruppo delle encefaline sono esattamente, come si desume dal nome, morfine endogene. Si tratta di un gruppo di peptidi di catena corta, con proprietà farmacologiche simili alla morfina, sebbene di struttura più completa. Sono distribuite in modo diseguale nel sistema nervoso ed in stretta relazione con i recettori oppiacei.
Le endorfine svolgono un ruolo importante quali neuro trasmettitori nel sistema nervoso centrale.
È stata scientificamente provata la loro straordinaria capacità di depolarizzazione delle membrane cellulari, che diminuiscono l’impulso nervoso.

Il ruolo delle endorfine. Gli ormoni della felicità
Le endorfine, ovvero gli ormoni della felicità. Le endorfine sono sostanze naturali. Liberati dal nostro cervello, questi ormoni - prodotti dall'ipofisi - sono in grado di stimolare il nostro sistema nervoso dando all'organismo un senso di benessere e rilassatezza simile a quello ottenuto con l'utilizzo di farmaci e droghe. Il rilascio delle endorfine avviene spontaneamente durante lo sport, mentre ridiamo o nello svolgimento di attività piacevoli. Qual è la loro funzione e perchè in alcune persone ne producono di più?

Le endorfine sono ormoni prodotti dalla ghiandola pituitaria (ipofisi).

Le endorfine hanno molti effetti e proprietà positive sull'organismo. Vediamone alcune:

* Svolgono un ruolo antidepressivo. Danno benessere fisico e mentale, energia, ottimismo, allegria ed euforia. Potenziano le motivazioni, danno ottimismo e favoriscono un senso di soddisfazione
* Attenuano il senso di fame e aiutano il relax
* Contrastano i disturbi del sonno
* Sono degli antidolorifici naturali poiché alzano la soglia del dolore e ne dimunuiscono la percezione
* Favoriscono la concentrazione e l'apprendimento

Le endorfine, insomma, sono un vero toccasana messoci a disposizione dalla natura.

Come possiamo sfruttare al meglio i benefici delle endorfine?

E' possibile stimolare la produzione di questi ormoni? Sì. Alcune attività favoriscono il rilascio delle endorfine. Ecco alcuni suggerimenti:

* Ridere
* Fare sport in modo costante (è la principale cause del rilascio di questi ormoni)
* Socializzare (le relazioni personali, gli amici e lo scambio sociale sono tutte attività positive per la nostra salute mentale)
* Essere ottimisti
* Svolgere attività piacevoli, distrarsi (un'uscita, uno spettacolo teatrale, il ballo, il massaggio)
* Fare l'amore, innamorarsi

Tutte queste attività inducono i neuroni a rilasciare sostanze benefiche: endorfina, dopamina,serotonina...

In alcune persone il rilascio di endorfine è maggiore di altre. Alcuni individui, inconsapevolmente, possono attuare più dei propri simili comportamenti pro-endorfine e, di conseguenza, trarre un effetto "super". Chi fa molto sport, ad esempio, può accusare quasi un "effetto doping".

La carica positiva delle endorfine generate con lo sport è talmente alta da desiderare di fare ulteriore attività fisica, anche superando il normale limite di resistenza dell'organismo, trascurandone i messaggi di stanchezza.

1- LE ENDORFINE E LA RISATA
È conosciuto il caso di un importante manager di New York che, dopo aver saputo di essere condannato a morte per un cancro irreversibile, decise di passare i suoi ultimi giorni con la donna che amava in un buon hotel, proiettandosi in TV tutte le pellicole dei fratelli Marx. L’effetto di tutte queste cose, e soprattutto le scorpacciate di risate che si fecero con le avventure di Groucho, Harpo e Chico furono stupefacenti: non solo non morì nella data prevista dal suo medico ma, dopo una settimana, il cancro era scomparso come per miracolo.
Si era curato con le risate!

Gli studi attuali non sono definitivi, però suggeriscono l’idea che ci sia una stretta relazione tra le risate e le endorfine. Per cominciare, il fatto di ridere con una certa frequenza produce un certo rilassamento che, come abbiamo visto, favorisce la produzione di endorfine. Altri effetti, che possiamo attribuire ad esse in seguito alle risate, sono un rapido miglioramento nelle malattie, un sicuro effetto antidepressivo e un più facile mantenimento della salute.

Un’attitudine positiva, con un po’di humour nei confronti della vita implica una biochimica equilibrata, che fa sì, che le nostre ghiandole secernano correttamente gli ormoni che devono secernere.
Con ciò noi ci ritroviamo con un tasso normale di endorfine nel corpo e, logicamente, di difese e di capacità di sensazione di felicità.

Un trattamento sorprendentemente efficace contro il dolore è la “risata a scroscio”,…la sghignazzata! A parte le endorfine, un gran numero di sostanze cerebrali vengono indotte dall’atto del ridere. Un semplice sorriso emette un’informazione che fa si che il cervello emetta endorfine. Si tratta di un meccanismo simile a quello che ci fa secernere un succo gastrico soltanto con l’annusare il nostro piatto preferito.

Fare scherzi o dire spiritosaggini, vedere un film comico o leggere un buon libro pieno di sano humour inglese possono essere degli eccellenti farmaci per il nostro corpo ed il nostro spirito.
E senza effetti secondari!

Abbiamo appena visto che un’attitudine positiva e umoristica nei confronti della vita aiuta a far sì che il nostro organismo crei endorfine, però succede anche il contrario. Un’attitudine negativa, pessimistica, cinica, ne blocca il sistema di secrezione.
La depressione è un male del nostro tempo, è un qualcosa che pregiudica seriamente la salute: inibisce la fabbricazione di endorfine e pregiudica la loro circolazione nel nostro organismo.

Tutte le religioni, tutte le filosofie e le tecniche di auto-realizzazione insistono sul fatto che, per raggiungere un risultato ed essere felici in questa vita, conviene essere positivi e affrontarla con humour e dinamismo.

Esse ci insegnano che chi è negativo proietta la propria negatività su tutto ciò che gli gira intorno, incluso soprattutto quel che deve succedere!
Se l’uomo non è responsabile del proprio destino al cento per cento, lo è almeno nella percentuale in cui la sua attitudine, nei confronti della vita, prende il destino del colore che predomina in essa.

Per quelli che vedono rosa, la vita sarà di colore rosa e per quelli che vedono tutto nero, la vita sarà oscura e tenebrosa.


La Terapia del Sorriso si basa sugli effetti positivi psicologici e biologici del riso. Questo tipo di cura nasce in America.
I primi dottori-clown sono Michael Christensen e Paul Binder.
Il primo era un vero e proprio pagliaccio presso un circo a New York. Nel 1986 i due fondano “The Clown Care Unit”, l’unità di clown terapia, che fa della risata una specie di medicina.
Nei primi anni Novanta questo tipo di cura sbarca anche in Europa; gli ospedali francesi e svizzeri sono i primi ad accoglierla.
Nella naturalizzazione essa prende il nome di “Le Rire Medicin”. La grande fortuna, però, arriva alla fine degli anni Novanta, quando dalla figura di un noto medico della West Virginia viene preso spunto per un celebre film. Lui è Hunter “Patch” Adams. Nel 1971 questo dottore alquanto originale fonda, con la collaborazione della compagna e di alcuni amici, l’Istituto Gesundheit.
Per molti aspetti il suo è stato un vero e proprio colpo di genio, i risultati denotano un incremento delle guarigioni che ha dell’incredibile.

* Ridere infatti è un esercizio muscolare e respiratorio che permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori; ridere può in effetti far cessare una crisi di asma provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bronchi, per azione del sistema parasimpatico. Per coloro che soffrono di enfisema, ridere, provocando l'aspirazione dell'aria, migliora l'insufficienza respiratoria.

* Ridere ha un effetto benefico sul colesterolo in quanto promuove l'aumento degli scambi polmonari e tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue.

* Ridere fa rilassare il nostro corpo. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano. Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione dell'arteriosclerosi.

* Ridere possiede una funzione depurativa dell'organismo ed espellendo anidride carbonica permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.

* Ridere combatte la stitichezza perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l'apparato digestivo.

* Ridere, sullo stato generale di salute, combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress.

* Ridere calma il dolore, in quanto distrae l'attenzione da esso e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità.

* Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l'insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne.

L’intervento dei dottori clown presso l’ospedeale Infantile Burlo di Trieste, non è solo un servizio di attività ricreativa ma un supporto psicopedagogico e viene in aiuto ai piccoli pazienti che si trovano a dover superare l'impatto con la realtà ospedaliera.

Spesso i dottori del sorriso non si limitano a fare visita al piccolo degente, ma affiancano il medico "regolare" fin dalla fase di accoglienza del bambino, al Pronto Soccorso Pediatrico, all'ingresso nel reparto, durante le visite, i prelievi, le iniezioni.

In tutti quei momenti, insomma che possono spaventare il bimbo. L'utilità del medico clown non è limitata al campo psicologico, in quanto aiuta il bambino ad inserirsi più serenamente nel contesto ospedaliero, ma ha anche dei positivi riflessi sulle terapie: il sorriso produce endorfina e chi sorride ha una migliore difesa immunitaria.

Un film da vedere é
PATCH ADAMS con Robin Williams

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12 Anni 2 Mesi fa #1272 da Hall
Ridere fa bene e io sono uno che mette in pratica tutto quello che hai scritto, prendo la vita e la mia professione seriamente, ma sempre con la battuta e il sorriso pronto, solo che nei tempi che andremo ad affrontare ci sarà sempre meno da ridere .. . mi arrivano continuamente notizie negative: amici che perdono il lavoro, altri che vengono messi in cassa integrazione altri in mobilità ecc ... ho paura che tutte queste persone le endorfine dovranno integrarle insieme alla C e il multivitaminico, perché il loro organismo non ne produrrà più per parecchio tempo ...

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12 Anni 2 Mesi fa #1282 da Cecilia
Caro Gianni,

non ho mai detto che sia facile e nemmeno lo penso ma é importante non soccombere.
Esiste una catena a reazione:
piú si é tristi e piú lo si diventa
piú si ride, si fa sport, ci si coccola e ci si rilassa e piú le endorfine faranno il loro benefico lavoro e ci manterranno a galla sopra questo mare di preoccupazioni, dolore e paure.

Questo é un principio che purtroppo viene sottovalutato troppo spesso, io sono stata derisa e quasi insultata perché cercavo di spiegare l´importanza del giusto atteggiamento nei confronti della vita e dei problemi che essa a volte porta con se.

Non mi importa, io continuo a cercare di spiegarlo, continuo a pensare che tutto questo inondare di cattive notizie farcite di paure é voluto e calcolato e a me piacerebbe poter contrastare quest´atmosfera oppressiva e depressiva.

La produzione di endorfine si puó promuovere non solo con la risata ma anche con lo sport, con l´amore in generale, con la musica, un hobby, qualunque cosa che porti vera gioia, rilassamento e-o eccitamento.

Per quanto possa suonare strano, e per qualcuno addirittura offensivo, bisogna ridere, bisogna prenderla con leggerezza, é una specie di autodifesa e di attacco allo stesso tempo.
In fin dei conti, siamo onesti!, a che serve essere tristi e depressi quando si stá male? a niente,
il lasciarsi andare risolve qualche problema per caso?
portano a qualche miglioramento il piangere e disperarsi tutto il tempo?
il preoccuparsi e l´avere paura creano solo piú preoccupazioni e paure, il dolore aumenta, l´ansia e la tristezza prendono il sopravvento e noi rischiamo di naufragare in un mare di lacrime, le nostre stesse lacrime.

Per non parlare dei nostri cari, le persone che ci amano e ci sono accanto sia fisicamente che spiritualmente, che dolore proveranno nel vedere come noi ci abbattiamo, ci lasciamo andare, scuotendo la testa in continuazione mentre perdiamo la speranza di un miglioramento, della guarigione?

E se proprio tutto é perduto, se proprio non c´é piú niente da fare, beh, allora abbiamo provato, abbiamo vissuto gli ultimi tempi della nostra vita con leggerezza, con il sorriso sulle labbra e nel cuore, questo é il ricordo che i nostri cari dovrebbero avere di noi, questo é l´immagine che noi dovremmo vedere quando pensiamo a coloro che non ci sono piú: un sorriso!

buona serata a tutti :)

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12 Anni 2 Mesi fa #1336 da yagoo40

Cecilia ha scritto: Caro Gianni,

non ho mai detto che sia facile e nemmeno lo penso ma é importante non soccombere.
Esiste una catena a reazione:
piú si é tristi e piú lo si diventa
piú si ride, si fa sport, ci si coccola e ci si rilassa e piú le endorfine faranno il loro benefico lavoro e ci manterranno a galla sopra questo mare di preoccupazioni, dolore e paure.

Questo é un principio che purtroppo viene sottovalutato troppo spesso, io sono stata derisa e quasi insultata perché cercavo di spiegare l´importanza del giusto atteggiamento nei confronti della vita e dei problemi che essa a volte porta con se.

Non mi importa, io continuo a cercare di spiegarlo, continuo a pensare che tutto questo inondare di cattive notizie farcite di paure é voluto e calcolato e a me piacerebbe poter contrastare quest´atmosfera oppressiva e depressiva.

La produzione di endorfine si puó promuovere non solo con la risata ma anche con lo sport, con l´amore in generale, con la musica, un hobby, qualunque cosa che porti vera gioia, rilassamento e-o eccitamento.

Per quanto possa suonare strano, e per qualcuno addirittura offensivo, bisogna ridere, bisogna prenderla con leggerezza, é una specie di autodifesa e di attacco allo stesso tempo.
In fin dei conti, siamo onesti!, a che serve essere tristi e depressi quando si stá male? a niente,
il lasciarsi andare risolve qualche problema per caso?
portano a qualche miglioramento il piangere e disperarsi tutto il tempo?
il preoccuparsi e l´avere paura creano solo piú preoccupazioni e paure, il dolore aumenta, l´ansia e la tristezza prendono il sopravvento e noi rischiamo di naufragare in un mare di lacrime, le nostre stesse lacrime.

Per non parlare dei nostri cari, le persone che ci amano e ci sono accanto sia fisicamente che spiritualmente, che dolore proveranno nel vedere come noi ci abbattiamo, ci lasciamo andare, scuotendo la testa in continuazione mentre perdiamo la speranza di un miglioramento, della guarigione?

E se proprio tutto é perduto, se proprio non c´é piú niente da fare, beh, allora abbiamo provato, abbiamo vissuto gli ultimi tempi della nostra vita con leggerezza, con il sorriso sulle labbra e nel cuore, questo é il ricordo che i nostri cari dovrebbero avere di noi, questo é l´immagine che noi dovremmo vedere quando pensiamo a coloro che non ci sono piú: un sorriso!

buona serata a tutti :)



Condivido completamente le considerazioni di Cecilia; esiste una reazione a catena della tristezza, del dolore o della gioia e tutti quanti ne siamo facili testimoni!
Quante volte ci sentiamo spiritualmente (e non solo) attratti da persone che ci fanno "stare bene", sono spensierate od anche un pò incoscienti, od invece rifuggiamo e stiamo,anche solo istintivamente, alla larga da quelle che sentiamo cariche di odio, dolore o risentimento per gli altri?
Oppure stiamo loro vicine assorbendone il loro influsso facendoci a nostra volta portatori di quelle sensazioni e/o sentimenti benefici o malefici?
La produzione di endorfine, come dice Cecilia, risulta maggiore quando poniamo in essere quelle attività fisiche mentali o spirituali che ci "elevano" dalla routine quotidiana, oppure all'opposto quando siamo completamente e totalmente assorbiti dal momento Presente, mettendo a "riposo" il muscolo cervello che, nella maggior parte dei casi, è un nostro nemico.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Cecilia

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12 Anni 2 Mesi fa #1494 da Cecilia
Città di Torino – S.F.E.P.
Scuola di Formazione Educatori Professionali
Tesi di abilitazione professionale “GUARIRE DAL RIDERE”
L’importanza della risata nei contesti educativi e terapeutici
Di Emanuela Pautassi

“Fisiologia della risata”
Se osserviamo una persona in preda ad uno “scoppio di riso” possiamo notare che la sua faccia appare deformata: bocca aperta a mostrare i denti, narici dilatate, occhi stretti e luminosi. La testa e il corpo si muovono alternativamente avanti e indietro. Le spalle si sollevano e si abbassano. La tensione del torace può essere persino dolorosa. La respirazione è convulsa, fatta soprattutto di emissioni d’aria a scatto con sonore vocalizzazioni, seguite da lunghe inspirazioni e conseguente rilassamento. E’ il diaframma che, sussultando violentemente, guida questo tipo di respirazione. Le mani spesso corrono al ventre, quasi a sorreggerlo e comprimerlo.
Le funzioni digestive sono prepotentemente attivate.
I muscoli dell’addome tendono, nella fase seguente a rilassarsi,così come la vescica.
Se potessimo misurare il polso in questo momento all’individuo in questione, potremmo contare fino a circa centoventi, mentre se facessimo un prelievo di sangue potremmo individuare delle beta endorfine.
Inoltre il cervello è molto irrorato di sangue, anche grazie all’azione dei muscoli facciali che si contraggono e si rilassano.

Lo “scoppio di riso” può quindi essere paragonato ad un vero e proprio sconquasso generale!
Attraverso i due principali sensi, vista e udito, il cervello rileva uno stimolo risorio che colpisce quella zona del cervello deputata a riconoscere situazioni come questa e scatenare in risposta, il riso.
Così dal talamo e dai nuclei lenticolari e caudali del cervello parte l’impulso del riso che arriva ai nervi facciali, i quali stimolano a loro volta i muscoli risorio e zigomatico.
Più l’impulso è forte e più arriva lontano, fino al diaframma, ai muscoli dell’addome.
Così, il riso scende dall’alto al basso, dalla mente cosciente all’istinto viscerale.
Quando la risata cessa, assieme al necessario respiro profondo che viene effettuato, inizia un piacevole e benefico stato di rilassamento, nel quale cambia anche la composizione del sangue, cioè dell’energia biochimica concentrata che ci pervade.

I benefici del riso
Nell’immaginario popolare il sangue è sempre stato la fotografia dello stato psicosomatico della persona. Si attribuisce un “temperamento sanguigno” ad una persona passionale, talvolta collerica; del resto si invita a non “guastarsi il sangue”, cioè a non prendersela così tanto.
Queste espressioni hanno certamente ereditato il pensiero di Ippocrate e Galeno, che attribuivano a certi umori la potenzialità di migliorare o peggiorare la salute: pensavano che l’umore malinconico, per esempio andasse a impregnare il sangue di sostanze velenose, mentre si attribuiva al ridere, già allora, la funzione liberatoria di sostanze benefiche.
Questa tradizione degli umori può essere ricollegata alle più recenti scoperte: la scienza di oggi ha così confermato le antiche sapienze.

Il cervello contiene più di dieci miliardi di cellule nervose. Moltissime connessioni si agganciano ad altri neuroni per portare notizie.
Ogni neurone ha una sua specializzazione. Quando la membrana di un neurone viene stimolata da un impulso elettrico, la cellula produce una variazione di potenziale che eccita la sua membrana e permette il passaggio dell’impulso ad una cellula vicina.

L’impulso elettrico può essere paragonato ad uno “spruzzo” costituito da neurotrasmettitori: l’acetilcolina, l’adrenalina e l’endorfina, tra gli altri.

Se, ad esempio, riceviamo una notizia non troppo piacevole, si scatena una reazione furibonda: la midollare del surrene si attiva, attraverso le fibre nervose del sistema simpatico. Il midollo inizia a pompare adrenalina, noradrenalina, dopamina e queste sostanze producono alterazioni biologiche significative: sale la pressione, il cuore pulsa veloce, le nostre difese interne si abbassano, soprattutto prendono vigore i Natural Killer e così siamo più vulnerabili alla malattia.

Se, al contrario riceviamo una notizia piacevole o ci raccontano una barzelletta, al termine dello scoppio di riso si ha un rilascio di endorfina, detta anche “oppioide endogeno“.
Gli effetti dell’endorfina scatenata dal ridere sono quattro: calmante, antidolorifico, euforizzante e immunostimolante.

Le reti neuronali
La salute psico-fisica è uno stato di equilibrio tra i sottosistemi simpatico e parasimpatico, che hanno azioni antagoniste nei diversi organi.
Situazioni stressanti prolungate nel tempo, si riflettono sul sistema nervoso, alterando quell’equilibrio: a seconda che predomini il simpatico o il parasimpatico il battito cardiaco è accelerato, la pressione arteriosa sale o è insufficiente, i muscoli possono essere contratti o atonici. Si può, di conseguenza, avere mal di testa, ansia, crampi, dolori in tutto il corpo oppure si può avvertire una sorta di passività interiore.

I neurotrasmettitori stimolano i neuroni permanentemente o a brevi intervalli, cosicché aumentano i punti di contatto tra i neuroni, accorciando distanza e tempo di trasmissione del messaggio.
Così nascono le abitudini: più spesso viviamo un’emozione, più spesso siamo spinti a viverla. Si creano dei veri e propri circuiti permanenti e sempre attivi.
Importante per provocare il cambiamento è fabbricare nuove reti neuronali, non riuscendo a sradicare completamente quelle vecchie; allacciare, accanto ai precedenti, nuovi sentieri per diversi neurotrasmettitori.
www.lamentemente.com/2009/04/01/terapia-...o-clownterapia-tesi/

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12 Anni 2 Mesi fa #2360 da Cecilia
Questo é un pó lunghetto ma interessante

E N D O R F I N E
Il Risveglio dell'Energia di Guarigione



Come vedremo la felicità non è qualcosa di vago ed impreciso, una sensazione nebulosa e poco concreta ma l’effetto di un flusso corretto di endorfine nel nostro interno.

La scienza moderna ci spiega che il nostro organismo produce una grande quantità di composti biochimici di vitale importanza per l’equilibrio fisico e psichico dell’essere umano.
Tra le scoperte scientifiche più appassionanti di questo campo, le encefaline occupano un posto d’eccezione. Sono sostanze naturali, sintetizzate dall’organismo umano, che fra le altre cose alleviano il dolore come possono fare soltanto droghe del tipo della morfina.
Le endorfine furono scoperte da John Hughes e dai suoi colleghi della Unit for Research on Addictive Drugs di Aberdeen.
Le endorfine del gruppo delle encefaline sono esattamente, come si desume dal nome, morfine endogene. Si tratta di un gruppo di peptidi di catena corta, con proprietà farmacologiche simili alla morfina, sebbene di struttura più completa. Sono distribuite in modo diseguale nel sistema nervoso ed in stretta relazione con i recettori oppiacei.

Le endorfine svolgono un ruolo importante quali neuro trasmettitori nel sistema nervoso centrale.
È stata scientificamente provata la loro straordinaria capacità di depolarizzazione delle membrane cellulari, che diminuiscono l’impulso nervoso.
Però le encefaline non sono solo presenti nei nostri interscambi elettrico- nervosi, nel corso delle pagine seguenti vedremo come le endorfine sono anche presenti nelle nostre buone o cattive azioni e in numerosi aspetti del nostro comportamento. Quello che l’uso e la tradizione ci propone come “morale” molte volte non è altro che “biologico”.
I nostri stati d’animo, le nostre fobie e le nostre manie, i nostri capricci e le nostre preferenze sono strettamente legate con l’equilibrio ed il flusso di endorfine. Molti dei presunti effetti della “magia” dei nostri avi sembravano funzionare molto meglio dei maghi attuali ed erano dovuti essenzialmente all’azione delle endorfine!

Un piccolo esempio sarà sufficiente affinché il lettore comprenda cosa sono le endorfine e come agiscono.
Quando di urta violentemente contro qualcosa, la maggior parte delle volte si sente subito un grande dolore, però dopo alcuni istanti, a seconda dell’intensità, il dolore scompare: il corpo ha reagito al dolore secernendo le endorfine necessarie per attenuarlo. Approfondiamo l’argomento.
Se avete male ai denti o un dolore muscolare che dura da un po’ di tempo, in seguito ad un urto violento che vi dà un dolore più forte, è possibile che scompaia spontaneamente il dolore precedente.
L’urto ha fatto sì che si creasse una sostanza chiamata endorfina che lo ha alleviato.
Se così non fosse, il minimo impatto ci farebbe urlare di dolore.

Vedremo inoltre che le endorfine sono strettamente legate ai meccanismi di difesa.
È possibile che i massaggi o le carezze che ci portano piacere, contribuiscano in modo notevole ad alleviare ed anche a curare molte malattie. In fin dei conti, non è il massaggio, che è un fatto esterno, che ci cura ma le nostre personali endorfine!
Infatti ogni volta che proviamo piacere si mettono in gioco le endorfine.
I momenti felici, che tutti abbiamo sperimentato e che spesso ricordiamo come qualcosa di molto speciale, corrispondono biologicamente ai momenti in cui il nostro corpo le sta sintetizzando.
Un mattino ci svegliamo particolarmente felici: il sole brilla nel cielo, gli uccelli cantano all’altro lato della finestra, sentiamo un sano appetito e ci apprestiamo a fare la doccia, prima di mangiare una buona colazione. In fondo è un giorno come tutti gli altri, però noi ci sentiamo particolarmente bene, sorprendentemente bene, come se ci avessero iniettato una droga che ci rende felici! Che cosa succede? Per un motivo o per l’altro, che ci sfugge e che al massimo appartiene alla nostra vita onirica, il miche. I conflitti che viviamo, le sfide davanti alle quali ci troviamo ed alle quali, in un modo o un altro rispondiamo, hanno una loro traduzione in termini biochimici.

Normalmente, cerchiamo o desideriamo febbrilmente oggetti che almeno, inconsciamente, pensiamo a portatori di felicità; abbiamo manie completamente irrazionali, debolezze caratteriali, o dei capricci inauditi; tutto ciò è, nostro malgrado, pura chimica o se preferiamo, può tradursi dentro di noi in semplici termini biochimici.
Le cosiddette “Medicine Soavi” o “Medicine Dolci” il più delle volte hanno come obbiettivo la secrezione di endorfine nel nostro organismo. Queste, non solamente alleviano il dolore, bensì pongono tutto l’organismo in uno stato di rilassamento nel quale l’energia, il KI di coloro che praticano l’agopuntura, può agire liberamente e persino curare la malattia.
Ma cosa sono esattamente le endorfine?
Sono sostanze biochimiche, analgesiche, secrete dal cervello, che svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio fra il tono vitale e la depressione. Da esse dipende il nostro stato umorale, il sentirci bene o male.

Scoperte circa vent’anni fa, le endorfine sono servite alla scienza occidentale come base per riconsiderare alcune posizioni riguardanti le medicine orientale e quelle dolci, evidenziando un fatto che queste ultime hanno sempre tenuto in ampia considerazione: la relazione fra il corpo e la mente.
Le endorfine non sono presenti solamente nel corpo umano, ma possiamo trovarle persino negli animali unicellulari. In animali più evoluti, costituiscono uno dei pilastri più sviluppati dell’istinto e delle emozioni.
Le endorfine trasmettono le informazioni mediante le sinapsi, o collegamenti delle cellule nervose, si comportano come veri messaggeri biochimici, che aumentano o diminuiscono la capacità di comunicazione delle cellule nervose. Le cellule posseggono, nelle loro pareti, dei recettori destinati a combinarsi con le differenti sostanze circolanti nell’organismo.
Sono, per semplificare il concetto, come serrature che hanno bisogno di una chiave che coincida alla perfezione per poter aprire una determinata funzione.
Possediamo, nel nostro organismo, serrature per endorfine denominate “recettori di endorfine”: si trovano, per esempio, nel cuore nella pelle, nel cervello, nel pancreas, nei reni, ecc…
Durante una cena o una qualche riunione fra amici, quasi tutti una volta o l’altra abbiamo potuto assistere a come qualcuno dava sollievo o persino faceva scomparire un mal di testa, ponendo semplicemente le mani su un punto e toccando alcuni punti dell’agopuntura.

Le emicranie e il mal di testa corrispondono, in base a studi effettuati da neurologi americani, ad una diminuzione delle endorfine, per questa ragione, per molte persone un semplice dispiacere può essere la causa scatenante di un forte mal di testa. Allo stesso modo, la sensazione di piacere, che può produrre la semplice pressione delle mani, è in grado di stimolare la circolazione delle endorfine.
Il livello delle endorfine è particolarmente ridotto, sia nel sangue che nel liquido delle articolazioni, negli ammalati che soffrono di artrite reumatoide, osteoartrite e gotta.
In molti paesi d’Europa ci sono dei guaritori, chiamati magnetizzatori e pranoterapeuti che mediante la semplice pressione delle mani riescono ad alleviare i reumatismi e le artriti.
Potremmo dire che le endorfine sono agenti bioelettrici, trasmettitori dell’energia vitale.
Il loro flusso procede dal cervello che le crea e le indirizza. Si tratta della stessa energia che viene utilizzata dai pranoterapeuti durante i loro sorprendenti trattamenti.
Se fino ad oggi sono stati condannati dalla scienza o c’è stata una sorta di gelosia nei loro confronti, è necessario riconsiderare questa posizione alla luce dell’effetto accertato delle endorfine.

LE ENDORFINE E LE CURE

Uno dei temi più discussi nel campo della medicina moderna è quello delle cure. Chi cura realmente: il corpo da se stesso o la medicina somministrata dal medico? La risposta a questa domanda varia a secondo delle scuole di pensiero e a secondo dei medici:
sarebbe illusorio pensare che il nostro organismo è capace di curare per conto suo tutte le malattie, vorrebbe dire che, almeno potenzialmente, siamo immortali. D’altro canto, sarebbe estremamente pretenzioso immaginare che la nostra medicina è in grado di curare tutto e soprattutto che solamente essa è in grado di curare!
Come spesso accade la risposta si trova a metà.
È il nostro corpo che ci cura sintetizzandole sostanze necessarie, ma in molte occasioni un agente esterno può aiutarci in tale compito. Se siamo di mente aperta, comprenderemo che questo agente esterno può essere un medicamento allopatico, uno omeopatico o una pianta medicinale. I differenti sistemi medici sono tutti molto efficaci, però spesso ciò che non funziona nel medico è la sua diagnosi.
Non è sempre facile individuare con precisione qual è la malattia, chi ci causa i sintomi che abbiamo potuto valutare, quando la maggior parte delle volte coincidono varie patologie. Nonostante tutto ciò ogni giorno acquista maggiore valore il vecchio proverbio cinese che afferma che “ammazzare il ladro non chiude la porta”. Detto in altro modo, un gran numero di specialisti pensano che più che dedicarsi ad ammazzare microbi e virus sarebbe più utile mantenere l’organismo in condizioni ottimali.

E N D O R F I N E

Agiscono da neuro modulatori, depolarizzando parzialmente le membrane cellulari. Detta depolarizzazione, che agisce sugli
impulsi nervosi trasmessi, è quella che, bloccando il dolore produce una sensazione di sollievo e di benessere.
Fin dall’antichità le madri sapevano per istinto che possono calmare il dolore dei loro figli mediante carezze e coccole e la cosa più sorprendente è che il metodo funziona!
Ciò è dovuto a quella meravigliosa droga o meglio antidroga che sono le endorfine.

Scopriremo anche che una delle tecniche più efficaci, per stimolare la secrezione di endorfine risulta essere il massaggio. D’altra parte come si è potuto osservare in un gran numero di ospedali, la capacità di recupero dei malati è da porsi in relazione con le endorfine. Tanto il massaggio quanto la capacità di recupero sono regolati :

Nuova Tecnica !!! M A S S A G G I

…le endorfine come riuscire ad attivarle in noi per ottenere una vita più serena e felice!

Il concetto di salute riguarda sempre meno una guerra senza quartiere contro i microbi ed i germi nocivi e sempre di più il concetto di immunità.
I primi ricercatori che studiarono l’argomento delle endorfine si resero conto che esisteva una relazione intima fra le stesse ed il sistema immunitario. Questa caratteristica, che all’inizio non fu molto considerata, ha acquistato, da quando è comparso l’AIDS, un’enorme valenza.
Può trovarsi nelle endorfine la soluzione di questa piaga del XX secolo?
È difficile sia dare una risposta affermativa quanto una negativa a questa domanda, considerando le nostre attuali conoscenze, ma è innegabile che qualsiasi tipo di trattamento sarà favorito se il nostro corpo è capace di fabbricare endorfine in modo normale.
Per poter osservare che relazione c’è fra le endorfine ed il nostro sistema immunitario, dobbiamo ricordare che il flusso più grande di ormoni secreti nel nostro organismo procede dall’ipotalamo. Questa corrente ormonale irriga la ghiandola pituitaria stimolando la produzione di numerosi ormoni che successivamente si dirigono presso innumerevoli punti del nostro organismo mediante il sistema circolatorio. Si tratta di un processo continuo, indispensabile per il mantenimento della nostra salute.
Studiando questo processo il dottor Choh Hao Li, dell’Università della California, scoprì che era intimamente correlato con un’endorfina, senza alcun dubbio la più conosciuta: quella chiamata Beta-Endorfina. Alla base di questa scoperta seguirono altre scoperte di maggiore o eguale importanza come quella dell’ormone adrenocorticotropico o ACHT.
Quest’ultimo è un ormone della famiglia delle endorfine che sbloccando i caratteri immunitari permanenti, contribuisce oltremodo al mantenimento della salute. Questo ormone immunitario si produce nelle situazioni di stress.

È la causa che ci porta, in situazioni limite, a reagire come non faremmo normalmente.
L’immunità generale, cioè l’insieme delle difese dell’organismo, beneficia del flusso corretto delle endorfine.
Il sistema immunitario serve per combattere qualsiasi tipo di infezioni, dai semplici raffreddori fino alle malattie veneree o all’aids. Inoltre, riveste un ruolo di particolare importanza nella lotta contro il cancro, persino prima ancora che lo stesso si manifesti.
Tutti noi possediamo nel nostro corpo un elevato numero di cellule potenzialmente cancerogene e la funzione del nostro sistema immunitario è quella di vigilare ed eliminarle. Quando quest’ultimo inizia a non funzionare, queste cellule reagiscono con virulenza e provocano l’apparizione della malattia.
Così quanto il nostro sistema immunitario non risponde correttamente e non ci possiamo difendere dagli attacchi maligni, compaiono le malattie che potenzialmente erano già dentro di noi. Il colpevole della malattia non è tanto il virus quanto la nostra incapacità di difenderci da essa.
Comunque non si può dire che immunità = endorfine, anche se entrambi sono collegati.
Per questo motivo continueremo a parlare dell’immunità e di come essa può vivere nel nostro organismo.
Un caso tipico è quello delle persone che subito dopo un operazione importante o un trapianto hanno dovuto prendere dei farmaci immunodepressivi per evitare le ricadute.
È stato provato, con delle statistiche, che questi soggetti sono molto più soggetti a contrarre il cancro.
Ciò non significa che questo tipo di farmaco sia cancerogeno, quello che succede è che le sue difese sono diminuite considerevolmente ed il suo organismo non è stato capace di eliminare come prima le cellule cancerogene.

Inoltre in diversi ospedali si è potuto provare che pazienti che erano sottoposti ad un trattamento con medicine immunodepressive, ricuperavano “spontaneamente” la salute o progredivano molto positivamente quando smettevano di prendere queste medicine.
Si conoscono casi di pazienti che, oltre al cancro, soffrivano di altre infezioni gravi e che si sono curati “spontaneamente”.
È difficile asserire che la reazione prodotta dall’infezione nel sistema immunitario sia la causa della cura del cancro, però il tema rimane comunque interessante.

Come combattere lo stress

Per combattere lo stress c’è soltanto un metodo: equilibrare il flusso di endorfine nel nostro organismo.
Nel capitolo intitolato “Come creare le endorfine” esporremo diversi sistemi che ci aiuteranno a raggiungere questo scopo.
Per il momento concentriamoci sul sistema più importante:
il rilassamento.
Se vogliamo modificare il nostro sistema di vita, che alla fine è ciò che ci causa lo stress
dobbiamo imparare a rilassarci!
Prima di tutto è necessario comprendere che i cambiamenti prodotti nell’organismo influiscono anche sulla mente e che al tempo stesso i cambiamenti prodotti nella mente influenzano il corpo.
Il corpo e la mente costituiscono un’unità inscindibile, che solamente un’intelligenza inquinata da secoli di cartesianesimo ci fa vedere come una dualità.

T R A I N I N G A U T O G E N O

Una grande quantità di stress ha la sua origine nelle diverse forme attraverso le quali abusiamo di noi stessi, con abitudini dannose e con la competitività dalla quale siamo sommersi nel nostro mondo moderno. È ovvio che se miglioreremo il nostro tipo di vita elimineremo o perlomeno attenueremo i fattori che generano lo stress.
Un altro aspetto della nostra vita su cui dobbiamo vigilare se vogliamo combattere lo stress, è la dieta.
La stragrande maggioranza della gente segue diete inadeguate o perlomeno squilibrate.
Affidiamoci alle cure di un buon specialista perché è molto facile che presentiamo delle carenze che generano uno squilibrio nel nostro organismo.
Però commettiamo anche degli eccessi, la maggior parte di noi utilizza più sale del necessario o mangiamo più di quanto dovremmo. Ogni volta che inzuppiamo quel pezzettino di pane nella salsa facciamo qualcosa che non dovremmo! E lo sappiamo benissimo.
A parte smettere di fumare, iniziare a praticare qualche sport e controllare la nostra dieta, se realmente si vuole combattere lo stress che rende amara la vita, è utile imparare a rilassarsi.
Per stare in armonia con sé stessi conviene che periodicamente dedichiamo un certo tempo alla interiorizzazione o alla meditazione…

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