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Domanda La Dieta Okinawa

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9 Anni 3 Settimane fa - 9 Anni 3 Settimane fa #39196 da elena
Risposta da elena al topic La Dieta Okinawa
Mai il maiale in tavola

Consiglio, vivamente, a tutti voi una rigidissima astensione dal consumo di carne di maiale nonchè dei suoi derivati come gli insaccati di carne suina, grassi animali ma anche e sopratutto il sangue animale (vedi il sanguinaccio). Vi spiego, in poche righe, il perché della rigida astensione dal consumo di carne suina, da parte delle popolazioni mediorientali ed orientali, sopratutto di fede ebraica e mussulmana ma anche quelli di moltissime confessioni orientali. Alcuni gruppi integralisti religiosi e confraternite spiritualiste proibiscono anche solo di toccare la carne suina. Pensate bene: ci sarà pure una ragione, no?….mi rifiuto di pensare a pura follia….vi racconto ora cosa c’è sotto. Le leggi Bibliche, come del resto in parte anche il Corano, dispongono che si possa mangiare rispettando, tuttavia, rigidi rituali di macellazione (dissanguamento), soltanto carne di ruminanti, volatili e non animali con unghie bipartite. Questo precetto non è assolutamente frutto di stupide e vecchie superstizioni infatti, oltre ad un principio legato all’impurità del suino, in tutti i sensi, si può fare, come scriveva anche il Prof. H.Reckeweg nel suo straordinario libro di Omotossicologia, un lungo e complesso discorso di similitudine biologica della carne di maiale con quella umana, che creerebbe reazioni cellulari complesse ed improprie.

Lezioni di anatomia

Gli studenti di medicina, fin dal medioevo, per le loro esercitazioni di anatomia, utilizzavano un animale di disposizione, forma, pelle e struttura degli organi interni molto simile a quella umana: ovviamente usavano il maiale, in quanto la sua pelle si presenta molto simile alla nostra. Questa analogia anatomica e funzionale tra l’uomo e il maiale è un fattore in più che contribuisce ad assimilare la struttura cellulare e facilitare un interscambio biochimico tra le sostanze e i materiali che costituiscono entrambi gli organismi.

Mangiando carne di maiale ingeriamo, purtroppo, oltre le tossine suine, un elevato tasso di mucopolisaccaridi, presenti in una grande quantità di strutture del tessuto connettivo dell’animale che, una volta penetrate nel nostro organismo, si dirigono soprattutto verso quelle strutture a cui biologicamente appartengono. Devo farvi notare inoltre che, chi si è abituato a consumare questa carne, rimane sottoposto ad una specie di assuefazione (come nel caso di tabacco, alcool, caffè ed altre droghe). Il Prof. H. Reckeweg, grande scienziato omotossicologo ci ricorda, nei suoi scritti, le afflizioni dei suoi pazienti quando venivano informati di dover rinunciare a questa carne: “Però, dottore, è così buona!” “come posso farne a meno?”.

Da parte sua, ho letto, anni fa, che il Dr. Hoffmann, psichiatra di Mannheim, affermava che chi “gode” di questa carne inventa tutti i tipi di scuse per continuare a mangiarla (come succede spesso anche per il tabacco, l’alcool ed il caffè). D’altra parte chi è riuscito a liberarsi dall’”assuefazione”, in presenza di questa carne sente una vera ripugnanza nel mangiarla ancora. E’ simile al caso dell’ex-fumatore al quale risulta insopportabile l’odore proveniente da un posacenere pieno di mozziconi, specialmente al mattino.

Non tutti sanno, infatti, che il maiale maschio viene sterilizzato settimane o mesi prima di essere ucciso per poter utilizzare una carne che altrimenti risulterebbe non commestibile, per il suo cattivo odore. H. Reckeweg dichiara, con cognizione di causa, che l’azione di questi ormoni non è stata studiata sufficientemente, in quanto da sempre sospetta una loro azione cancerogena. Sapete che i maiali non vivono molti anni? In primo luogo perché la loro età biologica è limitata a pochi anni, e poi, perché vengono creati per essere uccisi intorno ai sei anni al massimo. Come ho letto nelle mie ricerche degli anni passati e come mi hanno riferito alcuni esperti di allevamento, se i maiali vivono più di sei anni sviluppano inevitabilmente qualche tipo di tumore o degenerazione. Non senza ragione, per tutto ciò che abbiamo detto finora, possiamo affermare che oggi come oggi il maiale può essere considerato una fonte di tossine (sutossine) a volte pericolose per l’uomo.

Tossine suine (sutossine).

Il Dott. H.Reckeweg affermò che un effetto tossico è caratteristico di alcune sostanze contenute nella carne di maiale, specificando che alcune di esse possono provocare processi di difesa che potrebbero apparire come “malattie”. Le normali azioni terapeutiche (soppressive di certi sintomi come ad esempio diarrea, vomito ecc…) eliminano i processi di guarigione naturale attraverso le reazioni infiammatorie e le secrezioni ( questo processo si chiama vicariazione regressiva) e ne potrebbe seguire una vera e propria reintossicazione (vicariazione progressiva).

Principali sutossine descritte da Reckeweg sono:

Colesterolo di maiale:

a) macromolecole nel sangue cariche di colesterolo (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, pletora)
b) colesterolo sulle pareti delle cellule cancerose (fase neoplastica)

Composti di istamina ed imidazolo (in eccesso):
a) casi di prurito (orticaria, herpes, dermatite, eczema, e altri)
b) responsabili di infiammazioni (foruncoli, carbonchio, appendicite, colangite, colecistite tromboflebiti, spurgo, flemmone)

Ormone della crescita (che favorisce infiammazioni e crescita):

Adiposità, acromegalia, fasi neoplastiche, ingrossamento organi ecc…anche altri ormoni, specialmente ormoni sessuali, sono responsabili di molti effetti negativi della carne di suino, devono però essere ulteriormente studiati.

Muco mesenchimale contenente zolfo (glucosamina, esosamina, ecc…):
a) gonfiore mucoso del mesenchima (miogelosi, adiposità e altri)
b) depositi di muco sui tendini, cartilagini, legamenti (reumatismo, artrite, artrosi, osteocondrosi, ecc…)

Acidi grassi con tossine suine (anche intercellulari):

Adiposità, ipertensione arteriosa, policitemia, ecc…

Agenti oncogenici:

Endobionti (come sosteneva Enderlein), sifonospora polimorfa (come evidenziò Brehmer), inclusioni di eritrociti (come dimostrato da Sheller) cioè importanti fattori iniziatori nelle fasi neoplastiche.

I virus dell’influenza trascorrono l’estate soprattutto nei polmoni dei maiali, per cui chi mangia salsicce ha una risonanza maggiore verso i virus dell’influenza epidemica. Hans Reckeweg scrive inoltre che “…gli effetti della carne di suino sono vari; il maiale è biologicamente simile alla carne umana ed il gusto, pare, sia anche simile. Nel Medio Evo il maiale era usato nelle lezioni di anatomia, per la somiglianza biologica alla carne umana. Anatomicamente, questo è sotto gli occhi di tutti ed è dimostrato dalla somiglianza “fisica” di chi mangia maiale con il maiale stesso.

Più “prosciutto” si mangia più la parte corrispondente del corpo rispecchia la pienezza e la forma del maiale mangiato. I calcoli biliari sono, fra le altre cause minori, provocati dal consumo di carne e grasso sopratutto di maiale. Ovviamente il colesterolo gioca un importante ruolo, poiché calcoli biliari consistono di colesterolo e questo, contenuto nel maiale in grande quantità, è secreto nella cistifellea (vescica biliare), dove si deposita e si può trasformare in calcolo, specialmente quando la fluidità della bile non è delle migliori. I pazienti che soffrono di calcoli biliari non possono essere guariti se non con la chirurgia, a meno che essi non si astengano fermamente dal mangiare maiale in qualsiasi forma (incluse salsicce, prosciutto, speck, pancetta, strutto ecc…). Solo allora il trattamento, sopratutto quello omotossicologice ed omeopatico o naturale può essere efficace. Poichè, inoltre, il virus influenzale alberga primariamente nel polmone del maiale (anche secondo l’autorevole Prof. Shope dell’Istituto di Virologia di Londra), si può spiegare come i pazienti grandi mangiatori di maiale e specialmente salsicce (che contengono polmone di maiale) soffrono in particolare di influenze epidemiche.
L’azione del muco mesenchimale è degna di nota, esso tende a sostituire saldi tendini e legamenti umani con viscidi e molli tessuti mesenchimali di origine suina. Il maiale contiene grandi quantità di zolfo, cosa dimostrata da esperimenti di “purificazione”in laboratori di chimica organica. In questi esperimenti si sono viste sviluppare grandi quantità di solfuro di idrogeno, riconoscibile dal classico odore di uova marce. Il Prof. Bier ha stabilito che più una cartilagine umana contiene zolfo, più essa è debole e facile alle lesioni. La salda e resistente sostanza della cartilagine umana viene trasformata, quando si mangia molto maiale, in una forma molle e viscida. La conseguenza è l’artrosi, con una più o meno marcata degenerazione della cartilagine stessa.

Obesità
Il maiale è una carne con molte calorie per il suo grande contenuto di grasso. La conseguenza è l’obesità, poiché il corpo non può bruciare tutto il grasso in eccesso (specie se è della stessa qualità di quello umano).

Infiammazione
L’ormone della crescita e l’istamina, fra l’altro, sono responsabili della tendenza alle infiammazioni che si manifestano come foruncoli, carbonchi, spurgo, fistole, suppurazioni, ecc…In un certo senso, il maiale non può essere “fisiologicamente” bruciato dal metabolismo dell’uomo; esso viene o immagazzinato o bruciato nella meccanica delle fasi di reazione, cioè con l’infiammazione. Per questo motivo i pazienti che soffrono di fistole, ascessi sudoriferi, foruncolosi, cronica, o in generale di qualsiasi suppurazione cronica, anche spurghi, non possono essere guariti, in modo definitivo, senza una rigida astensione dal consumo di carne di maiale. Certamente ai pazienti non è permesso consumare prosciutto, pancetta, braciole, qualsiasi tipo di salsiccia, poiché tutte le normali salsicce contengono maiale. Anche quelle spacciate come salsicce di “vitello” contengono grandi quantità di grasso di maiale (così come lo strutto presente in molti prodotti da forno, persino nelle piadine, nel pane in cassetta, ecc…).
Il maiale è fortemente imputabile di molti e svariati disturbi ed il suo consumo favorirebbe, anche secondo Reckeweg, la diminuzione della capacità di risposta biologica del nostro organismo ed il conseguente sviluppo di parassiti, batteri e virus.

Oggi è ben nota alle popolazioni che sono solite fare uso di sanguinaccio, la possibilità d’intossicazioni collettive, se il sangue non è più che ben conservato o se proviene da animali già ammalati. La scienza ci dice che proprio nel sangue, come nei reni, nel fegato e nelle ossa, si ritrovano elevate concentrazioni di sostanze tossiche esogene (antibiotici, cortisonici, calmanti: tutte sostanze largamente usate negli allevamenti di animali da macello) ed endogene (per esempio, si pensi a quanta adrenalina e informazioni sottili di ogni tipo possono circolare nel sangue degli animali, dovuti allo stress dei moderni metodi di allevamento e macellazione).

Parassiti e Virus che può trasmettere il maiale all’uomo:

Quella del maiale è fra le carni più indigeste che si conoscano e potrebbe provocare, fra l’altro, la Trichinosi (patologia mortale tempi fa), come anche la Teniasi, la temibile Cisticercosi, l’infestazione da Macracanthorhyncus hirudinaceus (Acantocefalo), inoltre (come dimostrato dal solito Reckeweg) molti ricercatori internazionali hanno riscontrato una maggior facilità a contrarre l’influenza epidemica.

Come abbiamo visto nel polmone del maiale albergano i virus influenzali della famiglia dei Myxovirus ma anche altri tipi che completano, in un luogo particolarmente accogliente e simile a quello umano, il loro ciclo annuale di mutazione del capside antigenico. L’influenza, come ben saprete, è una malattia respiratoria acuta dovuta all’infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che, nell’emisfero occidentale, si verifica durante il periodo invernale. Il primo isolamento di virus influenzale nell’uomo risale al 1933 in Inghilterra (ma in precedenza erano stati isolati virus influenzali sia in volatili che, guarda caso, nel polmone dei suini). Da allora, ne sono stati identificati tre tipi differenti, costituenti il genere Orthomixovirus: il virus Tipo A ed il virus Tipo B, responsabili della sintomatologia influenzale classica, ed infine il Tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico). Le conferme sulla tossicità del maiale ci provengono da Israele, dai Paesi Arabi e da qualche centro medico dell’estremo oriente…da noi, in occidente, nessun segnale di allarme, perché?

Tratto da: CURE NATURALI E MEDICINE POPOLARI
www.viacavaclaudio.it/il-maiale-non-in-tavola/
Ultima Modifica 9 Anni 3 Settimane fa da elena.
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9 Anni 3 Settimane fa - 9 Anni 3 Settimane fa #39199 da alex86
Risposta da alex86 al topic La Dieta Okinawa

angus ha scritto: la carne è quasi bandita.
Non è assolutamente vero, riporto da questo sito: www.marcotogni.it/cucina-okinawa/


mi risultava ne mangiassero molto poca e molto piu pesce. Dal link sembra mangiassero come gli altri japponesi... allora?! non c'è differenza.

cmq i maiali li lascio volentieri a loro

"Not all cakes comes with hole"
Ultima Modifica 9 Anni 3 Settimane fa da alex86.

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9 Anni 3 Settimane fa #39202 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic La Dieta Okinawa
Forse bisognerebbe distinguere quello che era e quello che é

Nella maggior parte delle culture troviamo il consumo di carne ma quanta in proporzione al resto degli alimenti che venivano e vengono consumati?

Da quanto tempo esistono gli allevamenti intensivi di animali da macello?
da quanto tempo ci si puó permettere di portare a tavola carne una volta alla settimana o ogni giorno?

si poteva, nel passato, macellare un animale ogni settimana?

Dal racconto di persone anziane e dalla lettura di alcuni libri storici si puó dedurre che il consumo di carne era decisamente inferiore a quello odierno.
Quindi, rimanendo con la dieta Okinawa, si puó dire che mangiavano carne di maiale ma quanta ne mangiavano? la mangiavano spesso?

Vogliamo leggere con attenzione le frasi riportate da Angus?

la principale fonte di proteine è la carne

Vero, la carne ha molte proteine, piú di cereali e altri alimenti, no? non é una sorpresa

Altri ingredienti della cucina di Okinawa sono il Soki, ovvero il disossato di maiale, le costine senza osso cucinate in umido. Oltre alla carne di maiale grande protagoniste della cucina di Okinawa sono la carne di manzo e la carne di capra.

di nuovo carne ma la domanda rimane? quanta se ne mangiava di tutta questa carne? diciamo ... 200 anni o anche solo 100 anni fa? ogni 2 settimane veniva macellato un maiale o manzo o capra? :huh: ogni settimana? :S ogni quanto? :?:

E la stessa domanda si dovrebbe porre per ogni dieta
vogliamo guardare la dieta per come si é trasformata oggi, a partire dagli anni ... 60 oppure no?

Secondo me la dieta alimentare moderna non ha valore alcuno, il consumo di carne pressoché quotidiano non esisterebbe senza gli allevamenti intensivi, senza i supermercati, e se guardiamo bene é proprio in questi ultimi 50-60 anni che le malattie sono aumentate
da quando l´alimentazione ha lasciato le tradizioni in cambio del consumo industriale.

Gli animali si macellavano a pasqua, natale, la festa annuale del paese, al matrimonio del primogenito e alla nascita del nipotino, insomma ... ogni morte di papa.

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9 Anni 3 Settimane fa - 9 Anni 3 Settimane fa #39203 da alex86
Risposta da alex86 al topic La Dieta Okinawa

Cecilia ha scritto: Gli animali si macellavano a pasqua, natale, la festa annuale del paese, al matrimonio del primogenito e alla nascita del nipotino, insomma ... ogni morte di papa.


concordo con te Cecilia, le mie nonne lo dicevano infatti!
e poi le bestie che macellavano era allevate e nutrite da loro senza mangimi industriali che incidono sula qualita' dei grassi di queste carni.

pero' a questo punto una domanda mi viene spontanea.... a che caspita serve sta carne se chi ne mangia meno vive di piu'?!
cioe' chi ci obbliga a mangiarla?! se il grafico dell'aumento del consumo di essa si alza e nel contempo si abbassa la curva della salute... due domandine me le farei....

"Not all cakes comes with hole"
Ultima Modifica 9 Anni 3 Settimane fa da alex86.
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9 Anni 3 Settimane fa #39205 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic La Dieta Okinawa

broli86 ha scritto:

Cecilia ha scritto: Gli animali si macellavano a pasqua, natale, la festa annuale del paese, al matrimonio del primogenito e alla nascita del nipotino, insomma ... ogni morte di papa.


concordo con te Cecilia, le mie nonne lo dicevano infatti!
e poi le bestie che macellavano era allevate e nutrite da loro senza mangimi industriali che incidono sula qualita' dei grassi di queste carni.

pero' a questo punto una domanda mi viene spontanea.... a che caspita serve sta carne se chi ne mangia meno vive di piu'?!
cioe' chi ci obbliga a mangiarla?! se il grafico dell'aumento del consumo di essa si alza e nel contempo si abbassa la curva della salute... due domandine me le farei...
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hmmm, ma guarda che nessuno puó affermare che mangiando carne si vive di piú.
A cosa serve la carne? a quelle popolazioni che hanno pochi cereali, verdure, che vivono in paesi con climi che presentano problemi per l´agricoltura, siccitá tremende e molto lunghe o altro.
La carne é sempre stata mangiata, anche se non da tutte le popolazioni mondiali.
A cosa serve? a nutrirsi ma al giorno d´oggi la carne é alla stregua degli zuccheri e cioé é solo golositá e niente altro
e tolto quelle persone che hanno il privilegio di mangiare carne non chimica, senza antibiotici, carne da animali uccisi all´istante quindi senza la produzione di quelle sostanze che la avvelano e avvelenano di conseguenza il consumatore, solo quelle persone possono mangiare carne
tutte le altre dovrebbero tenersi alla larga da carne e pesce.

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