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Domanda Sulla candida

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9 Anni 11 Mesi fa - 9 Anni 11 Mesi fa #27426 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Ottavo post

La Medicina Ortomolecolare (M.O.) si avvale frequentemente della bioelettronica di Vincent (BEV), altrimenti detta Scienza dei Terreni Biologici, analizzando le correnti elettromagnetiche vitali e classificandole con tre differenti termini di raffronto, pH (indice numerico del grado di acidità o di alcalinità delle sostanze*), rH2 (coefficiente di ossidoriduzione o potenziale elettrico che quantifica, per uno specifico pH, gli elettroni utilizzabili per una soluzione), rho (resistività elettrica ossia la capacità o meno di veicolare correnti elettriche, espressa in Ohm/cm (Ω), desunta dividendo il numero fisso di un milione per il valore di conducibilità**), al fine d'individuare situazioni personali favorevoli allo insediamento delle infezioni da lieviti e da candida ma più estesamente anche a quelle delle malattie infiammatorie e degenerative.

Il nostro corpo è programmato per invecchiare sano, lo stato di benessere lo “perdiamo” perché “viviamo vite come se morissimo il giorno dopo”, in modo del tutto innaturale.

La salute, il più prezioso dei beni (personale parere), può essere ricondotta a:

- acqua che beviamo;

- aria che respiriamo;

- geopatologie ambientali;

- giornaliero esercizio fisico;

- positività del pensiero;

- quotidiana dieta.

Se, nella quotidianità, le nostre stazioni immunologiche saranno messe a dura prova sotto l'aspetto psico-fisico, ecco che anche degli innocui saprofiti, come per lo appunto quelli della candida, potranno mutare in prorompenti e rovinosi patogeni, forieri delle più disparate sintomatologie e patologie.

E come se poi un tale quadro non fosse già sufficientemente allarmante, ci si metterà pure il medico di turno con la prescrizione di “veleni farmacologici”, sintomatici ma affatto curativi, tradendo quei cardini deontologici, tutti riassumibili in quel “Primum non nocere” - “Prima di tutto non danneggiare” (il paziente).

Ma chissà se a proporre a qualche ben nota Accademia, “destinata allo studio e alla conservazione della lingua italiana”, il rimpiazzo del termine “M.U.” (che decide ciò che fa bene e ciò che fa male, da vera, amorevole Mamma!) con il più consono vocabolo “farmacocrazia”, non si rischierebbe di essere etichettato come impostore e “untore”, fino al punto da essere ostracizzato (la letteratura medica, del resto, è piena di esempi!)?

Attraverso l'analisi della bioelettronica, fondata da Louis Claude Vincent, si riescono a monitorare le microcorrenti, somatiche e neurologiche, e a stimare quanto un organismo sia sano, sconfessando anche la nocività di parecchi medicinali dai devastanti effetti.

Per meglio esplicitare il concetto, la bioelettronica, mediante il dispiego di apparecchiature elettroniche, è in grado di calcolare nell'organismo umano il valore di qualsiasi soluzione liquida (saliva, sangue, urina, …) o resa tale dall'aggiunta di acqua purificata, per stabilire il grado di sanità del terreno biologico, quanto esso, cioè, si mantenga giovane, la sua reale età, attraverso delle elaborazioni fatte dal P.C.

È come se ogni nostra cellula (microbatteria) perdesse “carica” col trascorrere degli anni, propiziando in tal modo il declino di tutto il corpo, una sorta di cristallizzazione tissutale oltre che un sistematico accumulo elettrolitico, i quali sono in grado di procacciarci qualsiasi malanno: ansie e conflittualità interiori, arteriosclerosi, artrosi, calcoli, cancro, neoplasie.

Si evince dunque chiaramente la rilevanza del bioelettronigramma e dei rilievi bioelettronici, soprattutto per le dosi dei rimedi da apportare a sanatoria.

Come ho già avuto modo di scrivere, l’acqua veicola tutte le patologie***: tubercolosi, malattie cardiache e vascolari, neoplasie, …

I tre fattori di raffronto (pH, rH2, rho), tra loro condizionabili, sono in grado di esercitare aberrazioni nei viventi, come ben seppe Vincent nel trattare tutta una sfilza di patologie infettive microbiche delle vie alto respiratorie e dello apparato digerente, risanate con la sola genuina acqua, incontaminata sotto l’aspetto bioelettronico, anziché ricorrere a dannosi e dispendiosi farmaci antibiotici.

Di ciò, vergognoso, non se ne fece alcuna parola!!!

Stiamo dunque molto attenti a esigere un'acqua le cui peculiarità, rilevabili dalla etichetta, siano conciliabili con la esistenza in vita, avendo un pH leggermente acido, un residuo fisso al di sotto dei 50 mg/l, per cui con una bassa conducibilità elettrica, quanto più oligominerale possibile.

M.O. E BEV “vanno a braccetto”, sposando il concetto che la interazione elettromagnetica pervada ogni dove, che sia una forza operosa invisibile che smuova il mare durante l'alta marea, faccia sbocciare le viole, attivi il funzionamento delle nostre cellule elettrochimiche, moduli il ciclo nelle donne, ...

Per la BEV, ciò che ha più rilevanza non è l'ostile invasore (microbo, virus, ...) ma il suolo biologico (l'insieme di tutti i liquidi del nostro organismo, anche e soprattutto il citoplasma cellulare).

Per dirla con Louis Pasteur, prima che morisse, a un suo assistente:-Il terreno è tutto, il microbo è nulla.

E ciò, affermato da uno scienziato che trascorse tutta la sua esistenza immerso nello studio della microbiologia, non è cosa di poco conto!!!

Ora, il terreno può essere naturale-funzionale oppure non-funzionale ossia deteriorato dalle numerose sostanze tossiche in esso disseminate.

Per meglio chiarire l'assunto, la candida, ma in generale ogni patologia, è subordinata alla nostra “sensibilità bioelettronica”: se i parametri del terreno biologico del nostro corpo sono esemplari (standard), alcuna patologia potrà mai eradicarvi.

Ecco, la domanda di significato:

- Perché le patologie insorgono in noi?

Altro che pensare a terapie e vaccini che richiedono una “barca di quattrini” per la ricerca!!!

E la risposta ce la diamo da noi stessi, giorno dopo giorno, noi che siamo i veri pionieri della sperimentazione Ortomolecolare e che seguiamo un'alimentazione (dieta e supplementazione Ortomolecolare) e un sano stile di vita che prima ci hanno risanati e poi ci hanno fatto comprendere che l'uomo non sia stato programmato per ammalarsi ma per invecchiare sano e longevo.

Pensate, i nostri tessuti potrebbero assicurarci un'esistenza in vita, tranquilla e sana, per circa un secolo e mezzo!!!

E questi sono i parametri di adattabilità per mantenersi sani:

- pH ematico: 7,05-7.35; ph salivare: 6,4-6,7; pH urina: 6,8-7,5;

- rH2 ematico: 22-24; rH2 salivare: 21-24; rH2 urina: 23-26;

- rho ematico: 170:220; rho salivare: 130:170; rho urina: 25:40.

Rappresentando con un grafico i dati accumulati, di pH, rH2, rho del sangue, della saliva e delle urine, la BEV stima il terreno biologico, eventualmente per ri-bilanciarlo e riportarlo così al suo primordiale stato di vitalità.

L'infezione da candida sopraggiunge esclusivamente su un “terreno non funzionale”, declassato, per esempio, da un'affezione patologica, da terapie antibiotiche, da cure ormonali, da vaccinazioni, ... o addirittura dallo uso di un contraccettivo, situazioni queste che conducono i lieviti verso un'abnorme proliferazione nel livello enterico, che andrà, purtroppo, a superare la potenza di 10 alla terza (di cellule lievitanti)/g (di contenuto enterico).

Oltre questo limite, le spore della candida, come già scritto nel primo post, avvieranno la diramazione delle loro propaggini (hiphae) infestando tutto il corpo e, infiltrandosi nella mucosa enterica, ne modificheranno quella permeabilità, utile a tener lontani sia i processi infettivi sia quelli allergologici, con grave danno anche per l'assimilazione enterica.

Osservate le quattro differenti tipologie di terreno biologico:

- terreno acido e ridotto in cui si sviluppano germi fisiologici;

- terreno acido e ossidato in cui si sviluppano muffe, lieviti, funghi, come, per lo appunto, la candida ma anche altre patologie;

- terreno alcalino e ossidato in cui si sviluppano virus e malattie degenerative;

- terreno alcalino e ridotto in cui si sviluppano germi patogeni.

L'insediamento di malattie silenti e in graduale evoluzione, come la candida, indurranno lentamente il corpo alla comparsa di cancro, di malattie cardiovascolari (ischemie, infarto, ictus, trombosi), di patologie virali attribuibili al tenore di vita, alla farmacocrazia, alle geo-patologie ambientali, alla non osservanza di quei sei princìpi enumerati precedentemente in questo mio scritto.

A conclusione del post, insisto nel ribadire il bisogno di bere acqua pura, quella suggeritaci dalla bioelettronica di Vincent, per evitare in futuro la dilagante diffusione delle patologie infettive e, pertanto, gli sconquassanti e inservibili vaccini.

Il terreno, ricordiamo l'insegnamento di Pasteur, è tutto, non il microbo.

Note

* L'esistenza in vita è modulata da fattori ionico-elettronici, che devono stare entro un determinato, specifico range, proprio attraverso l'alimentazione (si mangia per vivere, non si vive per mangiare).

** Lo scrivente, per es., beve l'acqua Lauretana.

Essa è un’acqua straordinaria per il fabbisogno di scambio elettromagnetico del livello cellulare, super-nutriente, con un’infinità di elettroni fruibili e ad azione anti-radicalica, in grado di riportare indietro l'orologio del nostro corpo.

*** Il tasso di mortalità è direttamente proporzionale alla mineralizzazione delle acque, soprattutto se su di esse si esplica un'azione con prodotti chimici ossidanti.

Raffaele
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9 Anni 11 Mesi fa - 9 Anni 11 Mesi fa #27434 da Raffaele/Michelangelo
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Nono post

Durante il periodo di allattamento al seno (mediamente sei mesi), il poppante ha la possibilità, surgendo il latte dal capezzolo della madre, di manifestare degli sfoghi sulla pelle e del prurito, attribuibili alla candida.

Parimenti, fino all'età di dieci anni, durante la infanzia, i bambini, sia maschi sia femmine, incombono spesso in fastidiosi pruriti, con vaste infiammazioni cutanee, sull'area genitale, in zona perianale o perivaginale, o in entrambe le parti, ascrivibili a uno stato d'infezione da candida, la cui sintomatologia presenta, per es. nel poppante, ripetute infiammazioni a carico dell'orecchio, accompagnate da coliche gassose, tipiche del periodo neonatale.

Per le affezioni delle vie alto-respiratorie e dell'orecchio, la M.U. somministra frequentemente terapie antibiotiche, le quali, ahinoi, preparano il terreno alle infestazioni candidosiche, che avviano il “poverello” di turno a buscarsi un po' di tutto: particolarmente, le intolleranze e le allergie dietetiche (per lo più, ai latticini, alle graminacee, alle uova, ...) o ai prodotti chimici.

Ovviamente, la madre sarà la prima a porsi la questione di come possa fare il piccoletto senza tali nutrienti e si rasserenerà solo allorquando, ripresi gli alimenti sospesi per un certo periodo di tempo, verificherà in prima persona che gli stessi non diano più alcuna allergia al pargolo.

Anche se non si potrà escludere del tutto una ricaduta!-ossia una sordida, silente azione allergica, declassante le stazioni immunologiche, con guai, adesso, discretamente seri, dato che non saranno sufficienti le naturali barriere immunologiche ad arrestare la infestazione.

I bambini affètti da candida sono spesso, a scuola, irascibili e iperattivi, presentano inoltre problemi quali sinusiti, asma, esagerato senso di stanchezza, dissenteria, smodato desiderio per gli zuccheri, per i farinacei, per i dolciumi in genere, per le bevande dolcificate, ..., riduzione delle abilità cognitive, risultando piuttosto pigri, non partecipativi e collaborativi.

Meno male che la M.O., in siffatta situazione, propenda per il non uso di terapie antibiotiche ma, sullo insegnamento del doppio nobel Linus Pauling, rinunci alla nistatina (antibiotico di formula C47H75NO17) e propenda per la dispensa di lactobacilli (acidophilus, bifidus, bulgaricus, ...), di aglio, di acido levo-ascorbico, di olio essenziale di melaleuca alternifolia, di zinco chelato.

Per es., nei bambini con un'affezione delle vie alto-respiratorie e dell'orecchio, la bonifica richiede lo impiego di acido levo-ascorbico, di bioflavonoidi, di zinco chelato, e una specifica alimentazione priva di cereali lavorati, di latte e latticini (formaggi inclusi), di pane, di pasta, di pizza, di dolci, di torte, di gelati, di ogni sorta di zucchero, anche il miele, di bibite gassate dolcificate.

E soprattutto a scuola, niente merendine ma colazione con un frutto o, dato che piacciono e anche molto, e contengono tutti gli otto aminoacidi essenziali nei loro giusti rapporti di quadratura, delle carote.

Raffaele
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9 Anni 11 Mesi fa - 9 Anni 11 Mesi fa #27530 da Raffaele/Michelangelo
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Decimo post

Sapete che l’intestino in un soggetto adulto occupa un’area di circa 280-300 metri quadrati*?

Allora, non dovrebbe sorprendervi il fatto ch’esso costituisca il più vasto e sviluppato Sistema Immunitario del nostro corpo, capace addirittura di agire in modo autonomo rispetto al S.I. sistemico.

Attraverso l’assimilazione enterica, entriamo quotidianamente in contatto con l’esterno, cercando una sempre più idonea decodifica di esso, come dire, una sorta di “rielaborazione digestiva” di tutto ciò che ci circonda ed entra in noi.

La intera superficie della mucosa enterica pullula di un incredibile numero di microrganismi (batteri, virus, funghi, protozoi), stimato in 10 alla quattordicesima (se avete dimestichezza coi numeri, equivale a 100.000.000.000.000, ossia 100.000 bilioni, più di tutte le cellule del nostro corpo che, pensate, risultano 10 alla tredicesima!), il quale costituisce un vero e proprio “film biologico”, un autentico baluardo difensivo.

La mucosa enterica possiede il maggior numero di plasmacellule, capaci di fabbricare anticorpi per l’organismo (diversi grammi di IgA al giorno) e di proteggere lo epitelio di rivestimento del lume intestinale.

Del resto, lo intestino è un rilevante luogo per lo attecchimento di eventuali infezioni.

A custodia del benessere della barriera enterica vi sono, per lo appunto, le IgA (particolari immunoglobuline) secretorie, le quali riducono lo ingresso degli antigeni microbici e alimentari e selezionano quelli da ammettere all’area della mucosa enterica, garantendo anche un certo pregio della risposta immunologica.

Tanto l’ampia estensione quanto il “massiccio dispiegamento degli addetti ai lavori” fanno ben immaginare quale e quanta importanza rivesta la integrità del nostro apparato digerente nei riguardi della protezione contro tutte le patologie, specialmente se lo raffrontiamo con quello tegumentario (rivestimento esterno del corpo) o con quello respiratorio.

Ecco perché l’asma, per es., non sia da ritenere una malattia infiammatoria a carattere respiratorio ma piuttosto una sintomatologia in strettissima interdipendenza con la intera superficie della mucosa enterica (terreno immunologico).

Sto dicendo, che bonificando lo apparato digerente, ancor prima che quello respiratorio, e senza alcun supporto farmacologico, tenendo fortemente in considerazione le intolleranze e le allergie, sia dietetiche sia ambientali, si riesce a risanare quel terreno immunologico che è alla base di ogni malattia (asma, infestazione da lieviti, candida, …).

“Considerate che lo stress, qualsiasi sia la sua origine (patologica, fisiologica, conflittuale o sociale, ...), è, ogni volta, riconducibile a tutta una sfilza di risposte, che sono la manifestazione di una valorosa opposizione e salvaguardia del corpo verso quei fattori (stressors: agenti stressanti, come allenamento, fatica muscolare, rapporti sessuali, turbamenti, ...) non specifici, che porterebbero a uno squilibrio omeostatico (della regolazione dello ambiente interno).

La nostra risposta allo stress è, entro certi limiti, connaturale, necessaria, perché denota la nostra capacità di adattamento, ma se la sollecitazione si ripercuote con elevata veemenza e per tempi prolungati, essa costituisce un serio problema patologico”.

Se a esso si associa poi uno scorretto approccio alimentare, ecco che il nostro corpo entra in un vero e proprio stato di allerta, contraddistinto dal pronto intervento delle “sentinelle immunologiche”, gli anticorpi ossia le immunoglobuline Ig, particolarmente la classe delle IgG, le molecole anticorpali più utilizzate nel corso della risposta immunitaria, vitali ai fini della esistenza in vita.

Una fase talmente delicata da far ritenere anche la regolare alimentazione come un qualcosa di superfluo!!!

Del resto, l’organismo è in “G-U-E-R-R-A”, quella “P-E-R L-A S-O-P-R-A-V-V-I-V-E-N-Z-A”!!!-questo e niente altro conta!

Una volta che la fase di allarme sarà poi superata, le “sentinelle immunitarie” allenteranno gradualmente la loro vigilanza, riconducendo tutto allo stato di normalità.

Un soggetto in salute può ospitare 1000 cellule fermento/per 1 g di contenuto enterico, senza prendersi un’infezione fungina, valore questo che declassa, e di molto, se si tiene conto del forte abuso delle prescrizioni farmacologiche (antibiotici, contraccettivi orali, cortisonici, farmaci o terapie che riducono o aboliscono le reazioni immunitarie sfavorevoli), della scorretta alimentazione, delle intolleranze e allergie dietetiche e ambientali, …

Esistono 140 differenti e conosciute specie di candida, delle quali almeno una decina (c. albicans, c. Krusei, c. pseudotropicalis, c. tropicalis, …) risultano deleterie per noi umani.

Ora, tutti i fermenti (lieviti, funghi, candida) abbisogna del carbonio organico ossia dei carboidrati, che non possono però ricavare dall’anidride carbonica e dall’acqua, così come fanno, per es., i vegetali, attraverso la fotosintesi clorofilliana.

Nutrendoci di cibo spazzatura come il pane, la pasta, la pizza, le farine bianche lavorate, pertanto prive di fibra e di sostanze nutrizionali, lo zucchero bianco, i dolci, le torte, le pizze, i biscotti, i gelati, i crackers, le fette biscottate, le bibite gassate, ecc., favoriremo la fermentazione glucidica (soprattutto quella dei carboidrati semplici a basso peso molecolare o, se preferite, degli zuccheri semplici, agevolmente assorbiti e prontamente consumati dall’organismo, quali, per es., il glucosio e il fruttosio) e con essa la proliferazione micotica (lieviti, funghi) che nel corso di qualche ora straforerà il tetto di 10 alla terza/1 g, giungendo a quello di 10 alla sesta/1 g.

Ugualmente avverrà per gli zuccheri complessi, quelli a lunga catena carboniosa, disaccaridi (non il lattosio) e polisaccaridi, i quali saranno frazionati a livello gastroenterico in monosaccaridi.

Nota

- *Area cutanea: 2 mq;

- *area mucosa che riveste i bronchi e gli alveoli: 80 mq.

Raffaele
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I seguenti utenti hanno detto grazie : betelgeuse

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9 Anni 11 Mesi fa #27532 da sampei
Risposta da sampei al topic Sulla candida
La frutta in questo caso che posizione occupa? Sarebbe meglio non eccedere?

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9 Anni 11 Mesi fa - 9 Anni 11 Mesi fa #27536 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Ciao, Daniele.

La frutta, come del resto le verdure crude, è un alimento che apporta ceneri alcaline, pertanto possiamo mangiarne abbondantemente, con la unica accortezza di tenere i grassi al di sotto di un 10-15% del nostro fabbisogno calorico giornaliero, al fine di un possibile rialzo dei valori glicemici.

Gli zuccheri della frutta transitano velocemente dal livello enterico al sangue e da qui nelle bocche delle membrane citoplasmatiche, evitando così pericolosi ristagni nel flusso ematico che farebbero salire il valore della glicemia, attribuibile a un eventuale eccesso di grassi che impermeabilizzerebbero le condutture vasali e impedirebbero il non veloce smaltimento dello zucchero.

La principale dannosità per il nostro organismo, non scordiamolo mai, è uno stato di Acidosi ossia di eccessiva acidità dei nostri tessuti, per cui per prevenire ciò e quindi tutte le malattie, candida inclusa, dobbiamo mangiare molta frutta e molta verdura, che apportano sali alcalinizzanti quali il calcio, il ferro, il magnesio, il potassio, il sodio.

Inoltre, frutta e verdura sono cibi vivi, alimenti enzimaticamente attivi, il miglior carburante per il nostro corpo.

Esse hanno vibrazioni comprese tra i 6500 e i 10000 Angstroms, dunque ideali per mantenerci in salute e invecchiare sani.

Ciò che invece serve di evitare sono i cibi su cui ho già dettagliato e sui quali riferirò anche in seguito, nei successivi post.

Raffaele
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9 Anni 10 Mesi fa #29460 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Sulla candida
Undicesimo post

Tutto ciò che vibra emana una particolare onda e pure il nostro DNA cellulare sprigiona delle radiazioni ultradeboli, che passano sotto il nome di biofotoni.

La teoria dei biofotoni, fu formulata dal biofisico tedesco, Prof. Fritz Albert Popp, sulla scia di una coraggiosa illuminazione avuta più di mezzo secolo prima dal biologo russo Alexander Gurwitsch.

Illuminazione che espone una credibile spiegazione, avvalorata finalmente da innumerevoli sperimentazioni, del fatto che l’accadimento biologico principale, su cui poggiano sia la vita sia i cambiamenti che esitano nelle più disparate patologie, sia un fatto fisico di natura elettromagnetica.

Gurwitsch non fece altro che accostare due giovani radici di cipolle e osservare che le cellule di una cipolla si erano scisse profondamente proprio nel punto verso cui era indirizzata (vòlta) la sommità della seconda radice.

Inversamente, non succedeva qualche cosa inframezzando le due cipolle con una lastra di vetro, che praticamente incorporava i raggi ultravioletti.

Ipotizzò, in base alla osservazione, che i due bulbi sprigionassero una radiazione non ancora nota per quel tempo.

Mezzo secolo più tardi, ci pensò il biofisico tedesco Albert Popp con la sua équipe di ricercatori ad avvalorare, attraverso delle evidenze sperimentali, l’esattezza della ipotesi formulata da Gurwitsch.

Uomini, animali e piante, sprigionano, liberano luce, per l’appunto i biofotoni, sotto forma di “quanti energetici”, per cui sono capaci di trasmettersi scambievolmente delle “notizie” anche da lontano.

Un avvicendamento d’informazioni comprovato dalla esperienza con due bicchieri di sangue fresco di maiale, collocati a distanza ravvicinata tra di loro.

In uno di essi, s’infuse un microrganismo patogeno e il sangue prese a fabbricare anticorpi.

Ma, evidenza ancor più strabiliante, pure il sangue del secondo bicchiere prese a fabbricare anticorpi, pur non essendovi stato infuso alcun microrganismo patogeno.

Anche in questo caso, inframezzando i due bicchieri con una lastra che non consentiva il passaggio della luce, non accadde qualche cosa ossia non si realizzò alcun anticorpo nel secondo bicchiere.

Dunque, il vocabolo biofotoni sta per “quanti energetici” ossia per fuoriuscita di energia che s’irradia dagli organismi viventi alla velocità di 300000 Km/s (v. della luce).

Una ulteriore, definitiva conferma della veridicità delle precedenti osservazioni e conclusioni, ossia che la luce sia il fondamento della propagazione delle informazioni, si ebbe nel 1976 mediante l’uso di detektor (fotorilevatori) sensibili ossia di fotomoltiplicatori.

Tutte le cellule sono capaci di sprigionare segnalazioni particolari, con specifiche peculiarità sia individuali sia del tessuto di appartenenza, segnalazioni che modulano lo sviluppo e il rinnovamento cellulare e sorvegliano tutti i processi biochimici.

Ovviamente, risulta comprensibile che il maggior contributo da parte dei biofotoni e della loro emissione di luce* si abbia a livello del nostro patrimonio genetico (DNA), in cui sono racchiuse tutte le memorie (informazioni cromosomiche) di un organismo biologico, una spirale di 10 miliardi (giga) di cellule.

Una sorta, come dire, di “antenna elettromagnetica" che, a mo’ di ricetrasmittente, ingloba le informazioni, per diramarle nelle nostre cellule, modulando così ogni processo cellulare sia endogeno sia esogeno.

Fu Pjotr Raikov a osservare che lo spettro vibrazionale del DNA possiede i cromosomi che agiscono, mediante una radiazione di tipo laser dello stesso DNA, come P.C. solitonici-olografici ossia il DNA ha, alla maniera di un ologramma, tutti i ragguagli indispensabili alla perfetta crescita umana ma può mutare negativamente se si modifica il dominio vibratorio nel quale è immerso.

Contemporaneamente, il tedesco F. Popp ipotizzò, osservò e concluse sull’esistenza certa dei biofotoni.

Le osservazioni sia di Nicholas Tesla sia di Georges Lakhovsky avevano precedentemente concluso, mediante studi sui campi elettromagnetici, che le molecole non si limitano a essere esclusivamente dei reagenti (chimici), ma, e il nostro DNA n'è la conferma, esse sono una sorta di “antenne elettromagnetiche”.

Posseggono, infatti, cariche elettriche + e cariche elettriche – e anche “assetti oscillatori”, per cui sono in grado d’incorporare e di rilasciare onde elettromagnetiche con informazioni “messe in forma” e di trasmettere in ogni dove un autentico avviso d'identificazione.

C’è poi un meccanismo, piuttosto complesso per quanto strabiliante, di collegamenti, su base elettromagnetica, tra i disparati costituenti cellulari della materia vivente, modulati pure dall’attività d’immagazzinamento e di propagazione delle “memorie” da parte delle molecole di acqua, sia quelle intra sia quelle extracellulare.

Collegamenti capaci di agire con un dispositivo rigoroso, con regole e norme ben precise, per cui tanto il DNA quanto l’RNA, inclusi anche i costituenti del sistema biologico, vibrano su determinate frequenze delle radiazioni elettromagnetiche (spettro EM).

Il binomio DNA/RNA orchestra ogni sequenza operativa che consenta qualsiasi trasformazione di sostanza chimica, mediante la intercessione sia dei centrioli, organelli cellulari che partecipano alla scissione cellulare e agiscono da “micro-oscillatori”, sia dei domini di coerenza (competenza organizzativa coerente dei campi elettromagnetici informati per programmare assetti materiali sempre più articolati) delle molecole di acqua (l'acqua risulta il perfetto mezzo per raggiungere questo obiettivo).

Le reazioni chimiche e biochimiche si compiono allorquando i costituenti di tutto l’impianto, divenuto operativo, vibrano, avviando così un processo di risonanza, riconducibile al principio di vibrazione che ci fa rendere conto di come si possano avere interscambi anche a distanza (per es., se si fa vibrare la corda di un violino, la stessa corda di un altro violino attiguo comincia a vibrare senza che sia stata “pizzicata”, come dire, ha fatto eco spontaneamente alle onde energetiche emanate dal primo violino, “risuonando**”; parimenti accade tra i sistemi energetici, quali il nostro Pianeta, e tra gli uomini, che potrebbero creare afflati emozionali positivi in tutti gli ambienti, compreso quello di lavoro.

La sintonia vibratoria è molto importante e consente, sulla base di un vincolo di risonanza, di scambiare bio-informazioni, anche a distanze ragguardevoli.

Dunque, il DNA da buon “bio-risonatore”, avvalendosi delle leggi dell’elettromagnetismo, può informarci su quelle energie molto flebili, e ancora tutte da decodificare, che stanno alla base della informazione, di vitale importanza per i futuri sviluppi del genere umano.

Attraverso questo attivismo vibrazionale-informativo sono connessi, in tempo reale, tutti i distretti del nostro corpo, sviluppando in tal modo un “complesso direttivo” in grado di intervenire, simultaneamente, dappertutto, con delle minimali inesattezze.

Non sottovalutiamo, dunque, la risorsa elettromagnetica, la quale potrà soddisfare tutte quelle curiosità sull’evoluzione, sulla meccanica delle cellule, sulla salvaguardia della specie ma soprattutto sul funzionamento cellulare, da ritenere in contatto anche con la realtà emozionale.

Le nostre cellule e il nostro DNA sono dunque munite di “antenne ricetrasmittenti” capaci di interagire con le altre cellule e con l'ambiente circostante, fattore questo che porta la biologia ben oltre quel piedistallo riservatole dalla biochimica.

Da “organizzazione di tipo biochimico” l'uomo diviene “organizzazione di energia elettromagnetica”, la quale, associata alla teoria della vibrazione e della risonanza, gli conferisce una logica esistenziale.

Come dire, il nostro DNA, le nostre cellule sono parte integrale di un mondo, che potremmo definire delle “energie sottili”, in cui le molecole hanno una vera e propria “intelligenza”, il sistema neuro-psichico è interagente, attraverso un sistema comunicativo e magnetico, in grado di raccordare attivamente tutto il sistema biologico.

Ecco: la biochimica completata, perfezionata da un “sistema energetico d'informazione”!!!

Tutti gli esseri viventi sono stati muniti di una eccezionale suscettibilità ai campi elettromagnetici, particolarmente quelli di poca intensità.

Teniamo, poi, sempre ben presente che in fisica il vocabolo “osservare” non significa negare l'evidenza di alcuni fenomeni solo perché non si dispone delle necessarie strumentazioni, idonee a stimarli.

E comunque, tramite la fisica quantistica, la radioestesia (sensibilità alle radiazioni) e una buona dose del nostro buon senso possiamo concludere in maniera certa in favore dell'esistenza di un perpetuo, vicendevole passaggio di energie, anche in forma di particelle o di onde elettromagnetiche (radiazioni), di atomi o raggruppamenti di atomi a carica elettrica positiva o negativa (ioni), ... tra la terra e il cielo, pertanto anche tra l'uomo e la natura (che stanno nel mezzo) ed essi (terra-cielo).

Fino a ora, le scienze biologiche hanno offerto della materia vivente un concetto imperniato sugli scambi chimici tra molecole di dimensioni molto grandi e di elevato peso molecolare, sui processi biochimici al di fuori dell'organismo vivente e non al suo interno, in maniera dunque molto vaga ma altrettanto presuntuosa nel ritenere, a seconda della circostanza, di aver finalmente còlto il principio dell'esistenza oppure il motivo di una determinata patologia o ancora il medicinale portentoso, magari panacea di tutti i mali.

Quando poi c'è una sconfinata letteratura scientifica, e noi lo sappiamo bene, che afferma tutto e il contrario di tutto e dunque della serie “si salvi chi può”!!!

L'uomo è molto di più di una semplice “organizzazione di tipo biochimico”: le molecole del DNA non sono una mera struttura biochimica ma pure e specialmente “ricetrasmettitori” in grado di divulgare e inglobare vibrazioni elettromagnetiche con una strabiliante versatilità di clonazione, di decodifica, d'invio di tutte le informazioni, una specie di programma elettronico da immettere e depositare nelle formazioni a grappolo (cluster) delle molecole d'acqua del livello cellulare, formando in tal modo delle aggregazioni e cooperazioni con un fine comune (domini di coerenza), da dislocare, quali messaggeri, nelle varie zone del corpo, sì da manovrare le possibili reazioni biochimiche.

Per dirla con G. Lakowsky :

- Ogni essere vivente emette radiazioni, la grande maggioranza degli esseri viventi è capace di ricevere e rilevare onde..[…] - La vita è creata dalle radiazioni (frequenze), la vita è mantenuta dalla radiazione, la vita è distrutta da uno squilibrio oscillatorio e vibratorio.

Dopo questa lunga ma necessaria premessa, consapevole del fatto che tutto ci­ò che oscilla emana un'onda particolare, occorrerà chiedersi quali siano le radiazioni ultradeboli (biofotoni) emesse dal DNA delle cellule del nostro organismo.

La risposta alla domanda di significato la fornisce, attraverso le sue ricerche, effettuate con il dosimetro e il biometro di Bovis, tarato in Angstroms***, André Simoneton, valoroso ingegnere francese.

Le sue osservazioni conclusero che la frequenza oscillatoria della buona salute degli umani stia tra i 6200 e i 7000 Angstroms, con un dato medio fissato a circa 6500 Å****.

Ora, per conservare stanziale tale coefficiente vibratorio, in grado di preservarci in buona salute, l'uomo può beneficiare delle:

- onde sismiche e cosmiche (emesse, per es., da nuvole interstellari-stelle giganti rosse, ...);

- onde dello spettro solare;

- onde degli alimenti.

Ma attenzione i primi due tipi di onda non sono sufficienti a preservarci in buono stato di salute se non facciamo scorta della nostra fonte energetica principale, direi vitale, ossia quella della risorsa alimentare.

Infatti, vi sono chiare evidenze sugli animali nutriti con cibo unicamente sintetico, anche se equilibrato nel rapporto quantità/fabbisogno calorico/die: essi hanno un accrescimento ridotto rispetto ai parametri della normalità, a conferma del fatto che oltre al fabbisogno energetico-calorico incida anche e soprattutto la radiazione vibratoria.

La dieta Ortomolecolare poggia le proprie assunzioni dietetiche su cibi con altissimo coefficiente vibratorio e non su prodotti scadenti, sotto questo aspetto (alimenti conservati, confezionati sia in busta sia in scatola, pieni di conservanti, coloranti, addensanti, ...).

Dal punto di vista vibrazionale, gli alimenti superiori (+ 6 500 Å e fino a 3000 Å) sono:

-la frutta fresca matura e i centrifugati di frutta;
-gli ortaggi e i legumi, sia crudi sia cotti, purché la temperatura non vada oltre i 70°C; il pane, la farina coi suoi derivati, integrali;
-la frutta oleaginosa, gli oli che vi si estraggono, le olive, i pinoli, le mandorle, le nocciole, le noci, la soia, il cocco, i semi di girasole.
-le uova di giornata da allevamenti naturali o biologici.

Sono alimenti inferiori (- 3 000 Å e fino a 0 Å), non conciliabili con la esistenza in vita, perché muniti di uno scadente coefficiente vibratorio:

-la carne cotta, le uova, dopo che sono trascorsi 15 gg., i salumi, il latte bollito, il caffè, il the, lo cioccolato, la marmellata, il pane ricavato da farine raffinate, tutto il formaggio fermentato.

Come si nota, gli alimenti con bassa vibrazione sono proteici, per cui se non abbiamo il fegato e l’apparato digerente efficienti, essi ci arrecheranno intolleranza.

Solo per completezza d’informazione, sono alimenti morti ossia non emanano alcuna oscillazione misurabile:

-le conserve, la margarina, tutti i dolci fatti con la farina raffinata, gli alcolici, i liquori, lo zucchero bianco raffinato.

Diversamente, gli alimenti vitaminici sono ottimi, presentano notevoli vibrazioni e ci bastano, se seguiamo un’idonea dieta vegetariana.

I legumi freschi e maturi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, piselli) sono eccellenti, perché hanno un’ottima vibrazione.

Zucchine, carciofi, funghi, spinaci, fatti a listarelle e mangiati crudi, con un filo d’olio extra vergine d’oliva, hanno eccellenti vibrazioni.

Gli alimenti come la carne non incrementano l’energia somatica ma la riducono, perché il loro assorbimento brucia quasi tutte le calorie che apportano.

Ribadisco che tutti i nostri guai derivano dall’acidità eccessiva del nostro sangue, a causa dell’ingestione di troppe sostanze proteiche, quali la carne, il pesce, il pollame, i salumi, gli insaccati, i formaggi, perché essi alterano l’equilibrio dell’azoto.

Il fegato e i reni possono eliminare fino a 8 grani di Acido urico nella giornata, mentre mezzo chilo di carne ne genera ben 18!

Mangiando troppa carne, l’Acido urico si deposita nel nostro organismo, portandoci, col trascorrere del tempo, ahinoi, gotta, reumatismi, artrosi ...

In sintesi:

- il cibo di qualità ha una frequenza oscillatoria superiore ai 6500 Å;

- certe applicazioni modificano e declassano il pregio degli alimenti: per es., le verdure****** in acqua che bolle mentre quelle cotte a vapore al di sotto dei 70 gradi centigradi preservano molte delle qualità nutrizionali*****;

- solo i prodotti freschi e naturali possiedono le indispensabili, elevate radiazioni energetiche;

- la pasteurizzazione o pastorizzazione declassa quasi completamente il coefficiente vibrazionale del cibo;

- la disidratazione preserva le frequenze vibrazionali degli alimenti;

- i cibi proteici (la maggior parte) sono alimenti inferiori che producono, nei malati di fegato (epatite virale, cirrosi biliare primitiva, epatiti alcoliche e autoimmuni, ...) e negli affetti da disbiosi enterica, mal di testa, patologie infiammatorie quali l'asma, dermatosi e infiammazioni cutanee, esantema.


Note

* L’intensità della luce è comparabile a quella di una candela situata a 20 Km di distanza, quindi estremamente flebile ma con una qualità straordinaria: quella di poter veicolare informazioni.

**ll risuono avviene tra strumenti differenti.

***Misura equivalente al decimilionesimo di millimetro.

****Lunghezza d'onda corrispondente alla radiazione del colore rosso nello spettro solare (7600-6100 Å).

*****Le radiazioni vitaminiche sono azzerate oltre i 70 gradi centigradi.

Inversamente, le patate possiedono da crude una frequenza oscillatoria di 2000 Angstroms, mentre da cotte, sia in acqua sia al forno, ne hanno una di circa 7000 Å.

Le carote e le barbabietole, appena colte, hanno una radiazione che sprigiona coefficienti vibrazionali tra 7000 e 8000 Å.

Le lenticchie, i fagioli, le fave, i piselli mangiati freschi rilasciano frequenze vibratorie tra 7500 e 8000 Å mentre quelli secchi liberano frequenze energetiche che si perdono del tutto dopo qualche mese ed ecco perché risultano poi scarsamente assimilabili.

******Le verdure è meglio mangiarle crude e miste in modo da avere più frequenze radianti riunite fra di loro, ch'esiteranno in un'unica radiazione energetica totale anche fino a 11000 Å.

La maggior parte delle verdure che arrivano sulle tavole di coloro che vivono nelle grandi città possiedono un coefficiente vibratorio declassato da un minimo del 33% a un buon 50%, pertanto prive del loro originario potere nutrizionale e sono anche piuttosto indigeste.

Avendone la possibilità, sarebbe estremamente utile, di semplice attuazione e anche a buon mercato, farsi un germogliatore in modo da assicurarsi germogli a elevato valore nutrizionale.

Assunti per 2 volte la settimana, essi ripristineranno la flora batterica enterica e costituiranno un'ottima protezione contro la candida.

Note aggiuntive

- I funghi crudi, appena colti, tipo champignons, sprigionano 8500 Å;

- l'olio extravergine di oliva, spremuto a freddo, libera 8500 Å, dopo un settennio e oltre, ne conserva ancora 7500, purché custodito lontano da sorgenti luminose che ne attuano la ossidazione lipidica; invece quello sottoposto a processo di decolorazione (trattamento con terre adsorbenti o carbone attivo) e di deodorazione (distillazione in corrente di vapore sotto vuoto, 3-5 mm Hg, ad alta temperatura, 200 °C) emette frequenze vibratorie fino a 4500 Å; infine, ricavato chimicamente e separato in modo non meccanico non emette alcuna vibrazione.
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