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In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

Che il cibo sia la tua unica medicina (Ippocrate).
Il filosofo Feuerbach asseriva che noi siamo quello che mangiamo (e quello che beviamo), quindi, vi sono cibi che ammalano e cibi che guariscono. Una corretta alimentazione è la base per un sano vivere.

Domanda Il DIGIUNO

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12 Anni 2 Mesi fa #3280 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Re: Il DIGIUNO
Meglio sarebbe tutto il giorno, dal mattino fino al mattino dopo, quindi 24 ore.
Solo acqua, eventualmente the, se proprio non si riesce allora si potrebbero anche bere dei succhi freschi di verdura ma niente frutta, c´é troppo zucchero e il corpo deve lavorare lo stesso.
Un giorno completo, tanto per cominciare. :)

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12 Anni 2 Mesi fa #3385 da dao
Risposta da dao al topic Re: Il DIGIUNO

vezz86 ha scritto: Buongiorno!
Vorrei avviare come fonte di confronto il tema del digiuno!
voi lo Praticate?
quanto conta realmente?

Qui c'è un link sull'approccio Kousmine al digiuno:

www.metodokousmine.it/Altro-Digiuno.html

Dove è esplicito l'utilizzo massiccio di centrifugati e frullati per sopperire alla mancanza di cibo solido.
Francamente credo che saltare un pranzo o una cena ogni tanto.. faccia solo che bene..
Voi che ne pensate? :)




Ciao Vezz86 se puo' interessarti ti porto la mia esperienza.
Ho iniziato a sperimentare i digiuni 4-5 anni addietro per accellerare un percorso di depurazione e rigenerazione.
Ho iniziato con un digiuno di 3 giorni con sola acqua, assolutamente gestibile da chiunque anche se il condizionamento del cibo puo' farsi sentire un po'.
Tre giorni non sono nulla di rilevante ma sicuramente è ottimo per rompere il ghiaccio con questo universo sconosciuto e con i condizionamenti negativi che l'accompagnano.
Secondo digiuno dopo un paio di mesi di 5 giorni.
intorno al terzo giorno fine del condizionamento Pavliano, maggiore profondità introspettiva e maggior desiderio di silenzio e racoglimento. Fisicamente alternanza di piccole debolezze-stanchezze a sensazioni di grande enrgia.
Terzo digiuno di 7 giorni sempre dopo un paio di mesi.
Ormai era normale iniziare il digiuno, come fare una passeggiata, non avevo piu' resistenze ne mi dovevo forzare.
In qualche maniera sia i benefici fisici che quelli spirituali anche se non sempre perfettamente e imediatamenente percepibili spingevano in quella direzione.
Aumento della chiarezza mentale seguita a stati di vitalita' difficilmente sperimentabili ordinariamente. Scarso bisogno di dormire e grande voglia di approfondire e ascoltare sia il corpo che l'anima che riesce a manifestarsi in maniera molto piu' viva e prepotente.
Quarto digiuno dopo 4 mesi di 14 giorno.
Il digiuno piu' bello che ho fatto e che mi ha portato a profondo contatto con la mia natura sia negli aspetti belli che nelle problematiche irrisolte.
Dopo i primi 5-6 giorni grande vitalita' e forza, lavoravo 9 ore al giorno e in piu' la sera insegnavo in palestra per due-tre ore continuando ad avere una grande energia.
La cosa piu bella e' stata alla fine quando ho preso in mano un mandarino e ho iniziato ad aprirlo. Tutti i sensi erono a mille: odore, tatto ma sopratutto il sapore! Era come assorbire del puro nettare divino.
Smisi non perche' stanco ma perche' sbagliai i tempi in cui farlo. Non avevo tenuto conto del freddo, era pieno inverno e dovendo lavorare spesso all'esterno iniziai negli ulti giorni ad accusare freddo ai reni.

Successivamente e sino allo scorso anno ho proseguito con digiuni di 3-4 giorni assoluti e altri parziali cioè con solo centrifugati o con partenza a centrifugati, intermezzo assoluto e fine ancora a centrifugati, sicuramente il modo piu' indicato per chi non vuole impegnarsi troppo e sopratutto iniziare ad avere dimestichezza con questa arte-terapia.

E' solo una piccola sintesi. Se posso suggerirti: è una avventura piena di fascino, ma anche impegnativa perche rimette tutto in discussione, cambia le priorità e sopratutto non ti lascia mai piu' come eri prima. Spesso sembra di riatterrare in un mondo estraneo quando si torna alla vita di tutti i giorni.
Inoltre quale sia la durata che pensi di portare avanti:
1) nessun disturbo in casa, tipo discussioni con marito/moglie/figli possibilmente si dovrebbe essere da soli o con persone che condividono e rispettano il percorso.
2) Io personalmente ho trovato che una preparazione al digiuno con solo frutta e verdura aiuta a trovare lo giusto spirito (premetto che sono quasi totalmente crudista e fruttariano, ma all'epoca a volte mangiavo ancora del pane o amidi o verdura cotta)
3) Se non hai particolari preclusioni i clisteri possono agevolare la disintossicazione ed eliminazione allegerendo eventuali piccoli disagi che si possono presentare
4) Eliminare la tv almeno durante il digiuno e dedicarsi alla lettura di temi "spirituali" o di salute, comunque temi umanistici-filosofici. Se si ha dimestichezza con yoga, meditazione, tai jii, abbondare. Musica eventualmente rilassante o illuminante
5) Si dovrebbe osservare riposso assoluto nel senso di nessun lavoro pesante ed impegnativo ne fisicamente ne mentalmente, diversamente si potrebbe pagare un prezzo alla carica energetica e vitale.
6) Assolutamente da evitare il freddo che è l'elemento che piu' influisce negativamente sul digiuno, infatti la temperatura basale nel divenire dei giorni tende ad abbassarsi e contrastare il freddo richiederebbe energia a discapito del processo di purificazione e rigenerazione.
7) Infine è possibile sopratutto nei digiuni lunghi non riuscire piu' a tollerare le banalita' i discorsi e le follie degll'ambiente circostante e potrebbero innescarsi processi emotivi e di rigetto nei confronti di chiunque anche di persone e situazioni prima considerate normalissime e ovvie.

Spero di averti dato qualche spunto ben consapevole che questa è la mia realta e vertità.
Buona ricerca
Ciao
I seguenti utenti hanno detto grazie : yagoo40, alex86

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  • alex86
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12 Anni 2 Mesi fa #3386 da alex86
Risposta da alex86 al topic Re: Il DIGIUNO
grazie della tua ottima testimonianza! mi incoraggia molto sapere questi dettagli !!
grazie!!

Avrei un'altra domanda.. durate un digiuno.. si devono saltare anke vitamine ecc... insomma anke tutta l'integrazione?? o nO??? :dry:

"Not all cakes comes with hole"

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12 Anni 2 Mesi fa #3400 da dao
Risposta da dao al topic Re: Il DIGIUNO

vezz86 ha scritto: grazie della tua ottima testimonianza! mi incoraggia molto sapere questi dettagli !!
grazie!!

Avrei un'altra domanda.. durate un digiuno.. si devono saltare anke vitamine ecc... insomma anke tutta l'integrazione?? o nO??? :dry:


Ciao da questo punto di vista ci sono diverse scuole di pensiero, io personalmente ho interrotto qualsiasi integrazione mentre in qualche occasione mi preparavo delle tisane depurative tipo bardana,tarassaco, carciofo.
Prova a sperimentare e capire cosa funziona meglio per te. Non siamo tutti uguali e non siamo spinti dalle stesse motivazioni.
Solo quello che ti permetti di sperimentare in prima persona è VERA le mie e ltrui indicazini sono solo chiacchiere che possono dimostrarsi vere o meno solo nella pratica personale.
Scusa li errori grammaticali o di battitura, ma non amo rileggere e correggere quello che mi viene di getto....sono un po' pigro :)
Ciao
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12 Anni 2 Mesi fa #3401 da sid
Risposta da sid al topic Re: Il DIGIUNO

vezz86 ha scritto: bè quello di 6 giorni di fila, per iniziare.. mi pare trooppo.. pero' magari saltare pranzo e cena una volta al mese x dire.. e bere solo centrifugati ecc..
puo' fare bene per disintossicare l'ordanismo e fare riposare 1 po gli intestini


:) ci sono anche i corsi di digiuno :)
però si paga per non mangiare
www.kousmine.net/attivita/corsi/digiuno/

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12 Anni 2 Mesi fa #3425 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Re: Il DIGIUNO
DIGIUNO E METABOLISMO

AZIONE BIOCHIMICA DEL DIGIUNO



SOGGIORNI DIGIUNO

Pochi conoscono i complessi adattamenti biopsichici dell'organismo umano al digiuno; anche alcuni nutrizionisti ignorano alcuni aspetti della fisiologia e della biochimica del digiuno e ripetono luoghi comuni infondati

Tra i luoghi comuni più ripetuti dai disinformati vi sono i seguenti:

il digiuno determina notevoli perdite di proteine e scarse perdite di grassi
il digiuno intossica l'organismo perchè porta alla formazione dei corpi chetonici

Sarebbe sufficiente una lettura dei comuni testi di fisiologia e biochimica per capire che questa è una interpretazione superficiale ed inadeguata della profonda commutazione indotta dalla sospensione della nutrizione.

RICERCHE SUL DIGIUNO

Il fisiologo Chossat pubblicò nel 1843 ricerche su colombi e formulò una legge (legge di Chossat) secondo la quale le perdite dei tessuti durante il digiuno sono di entità inversa all'importanza del tessuto per la sopravvivenza dell'organismo, per cui gli organi vitali vengono conservati indenni o con la minima perdita il più a lungo possibile.

Il primo studio scientifico del digiuno sull'uomo fu condotto nel 1888 da Luigi Luciani (1840-1919), uno dei maggiori fisiologi italiani, professore di fisiologia all'università di Firenze, che osservò in modo analitico e accurato il digiuno di 30 giorni di Giovanni Succi.

Pubblicò le sue osservazioni nel libro "Fisiologia del digiuno", 1889.

Chi desidera questo testo ormai introvabile può richiedercelo via e-mail.

Qui ci limitiamo a riportare alcune sue conclusioni

(pag. 51-52):

Succi poté sostenere 30 giorni di inanizione completa senza mai varcare i limiti dell'equilibrio fisiologico, senza passare dalla stato di salute a quello di malattia... La pretesa impossibilità di un lunga sospensione dell'alimentazione è un pregiudizio...

(pag 152-153):

Durante il digiuno le funzioni vitali per Il Luciani si conservano nei limiti delle oscillazioni normali: questo vale per la termo-regolazione, la circolazione, l'attività cardiaca, la respirazione, la funzione renale, le attività muscolari, le attività nervose, la cenestesi, che è la risultante di tutte le percezioni sensoriali e viscerali... Va sempre più diminuendo il consumo della riserve proteiche, mentre si mantiene pressoché costante il consumo del grasso...

Luciani conclude affermando che il digiuno è sicuramente guidato da centri regolatori, altrimenti non si potrebbe spiegare questo grande equilibrio fisiologico


Francis Gano Benedict dell'istituto Carnegie di Roxbury, uno dei maggiori fisiologi del 900 e forse il maggior studioso del metabolismo, scrisse nel 1915 "Studio sul digiuno prolungato", uno studio sul digiuno di 31 giorni di A. Levanzin, giungendo a conclusioni analoghe a quelle del Luciani


FISIOLOGIA E BIOCHIMICA DEL DIGIUNO

Perdite di grasso, perdite di proteine e formazione dei corpi chetonici

Durante il digiuno il corpo attinge alle sue riserve, che in un soggetto normale potrebbero essere sufficienti a fornire energia al corpo per alcuni mesi.

Mentre le riserve di grasso sono notevolissime (circa 556.000KJ), notevoli quelle di proteine ( circa 100.00 KJ), quelle dei glicidi o zuccheri sono molto scarse (circa 6700 KJ), sotto forma di glicogeno e queste riserve si esauriscono rapidamente, possono far fronte più o meno al bisogno di un giorno.

La maggior parte dei tessuti è in grado di utilizzare per le sue necessità le riserve di grassi e di proteine, ma il cervello e il sistema nervoso centrale richiedono invece glucosio (zucchero semplice) come unica o prevalente fonte di energia.

Le riserve di zucchero possono coprire per un sol giorno queste richieste.

Il corpo sintetizza prontamente glucosio dalle proteine: ecco allora che si osserva all'inizio del digiuno un gran consumo di proteine, tale che se questa sintesi continuasse il corpo non potrebbe sopravvivere per più di tre settimane.

Contemporaneamente aumentano i corpi chetonici nel sangue, come avviene sempre quando si ha un elevato consumo di proteine in carenza di zuccheri.

Elevato consumo proteico!!

formazione di corpi chetonici !! (sostanze acide che possono determinare pericolose acidosi, come avviene nel diabete, come avviene nell'acetone che colpisce spesso i bambini piccoli):

ma allora i detrattori del digiuno hanno ragione!!!

Niente affatto!!!!

MA COME??????

George F. Cahill jr dell'Elliott P. Joslin Resarch laboratory della Diabetes Foundation ha per primo dimostrato che il cervello, a digiuno, utilizza i corpi chetonici invece del glucosio.

Ricercatori dell'università di Oxford hanno in seguito dimostrato che il cervello è dotato del complesso enzimatico necessario a metabolizzare i corpi chetonici.

Durante il digiuno la chetonemia è un fatto fisiologico che dimostra come il corpo è geneticamente preparato al digiuno: quando i corpi chetonici raggiungono nel sangue un valore soglia, scatta nelle cellule nervose il metabolismo dei corpi chetonici, che diventano nutrienti indispensabili e per niente tossici.

Non appena scatta questo adattamento non occorre più sintetizzare zuccheri dalle proteine (il ruolo del glucosio è stato sostituito dai corpi chetonici!) ed il consumo proteico rapidamente si riduce al minimo, mentre diventa massimo il consumo dei grassi.

Alto cosumo proteico, scarso consumo di grassi, formazione di corpi chetonici tossici durante il digiuno!

Quante volte l'avete sentito affermare da sedicenti esperti del metabolismo: ebbene gli "esperti" semplicemente ignoravano che questo avviene solo in una breve fase iniziale di adattamento biochimico dopo la quale:

I CORPI CHETONICI DIVENTANO NUTRIENTI PER LE CELLULE NERVOSE

e rimangono costanti come dosaggio nel sangue (con valore un po' più elevato rispetto a chi si alimenta normalmente perchè solo questa loro maggiore presenza nel sangue fa scattare L'ADATTAMENTO DELLE CELLULE NERVOSE AI CORPI CHETONICI)

Il CONSUMO PROTEICO si abbassa al minimo, preservando queste riserve preziose

il CONSUMO DEI GRASSI, cioè delle riserve per eccellenza, aumenta e si mantiene elevato.

Pertanto, a parte il brevissimo periodo iniziale di transizione, il corpo si adatta rapidamente in modo ottimale al digiuno in modo da poter rimanere in condizioni fisiologiche il più a lungo possibile: ed i corpi chetonici sono indispensabili perchè questo avvenga.

Anche le moderne ricerche quindi confermano quanto già osservato da Chossat, da Luciani, da Benedict e da numerosi altri studiosi

Tutti i testi di fisiologia moderni contengono queste nozioni ed è inspiegabile che anche esperti della nutrizione non li conoscano: consigliamo loro di comprarsi un buon testo di biochimica, ad es. Biochimica di Mathews e van Holde Casa Editrice Ambrosiana e di aprirlo ad. es. a pagina 786, al paragrafo "digiuno"

DIGIUNO E SELEZIONE NATURALE

D'altra parte un minimo di riflessione può farci capire che il corpo umano, come quello dei mammiferi in generale , non può non essere adattato al digiuno: questa condizione si può presentare ad un essere vivente con tale frequenza che il corpo deve, per selezione naturale, essersi adattato.

In modo particolare il digiuno in natura è la condizione in cui un animale si trova

quando è ammalato: se un lupo, una volpe, un orso si ammala o è ferito e non può più andare a cercarsi il cibo, chi glielo porta?

Al povero animale non resta che andarsi a rintanare in un luogo poco accessibile e starsene lì senza mangiare.

Per selezione naturale il digiuno è pertanto diventato in molti esseri viventi la condizione ideale per guarire.

Ed infatti un istinto guida gli animali, anche quelli domestici, al riposo e al rifiuto del cibo in caso di malattia: chiunque abbia avuto un cane o un gatto può averlo osservato.

www.salute-scuola.it/digiuno.htm

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