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In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

Che il cibo sia la tua unica medicina (Ippocrate).
Il filosofo Feuerbach asseriva che noi siamo quello che mangiamo (e quello che beviamo), quindi, vi sono cibi che ammalano e cibi che guariscono. Una corretta alimentazione è la base per un sano vivere.

Domanda Rapporto alimentazione/ DNA (patrimonio genetico).

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11 Anni 11 Mesi fa - 11 Anni 11 Mesi fa #9393 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Re: Rapporto alimentazione/ DNA (patrimonio genetico).
Emonutriceutico per l’emogruppo AB.

-Aglio;

-alfalfa;

-astragalo;

-bardana;

-biancospino;

-broccoli;

-camomilla;

-cavolfiori;

-cavolo riccio;

-curcuma;

-echinacea;

-ESP (Estratto di Semi Pompelmo);

-estratto di ciliegia;

-estratto di semi d’uva;

-foglie di fragola;

-ginseng;

-liquirizia;

-pompelmo;

-prezzemolo;

-rosa canina;

-tarassaco officinale;

-the verde;

-Cianocobalamina;

-Sodio selenite;

-vitamina C;

-Zinco ascorbato.
Ultima Modifica 11 Anni 11 Mesi fa da Raffaele/Michelangelo.

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11 Anni 11 Mesi fa - 11 Anni 11 Mesi fa #9407 da lord_vivec
ehm, scusa raffaele, ci sono molti contenuti. Ma hai diviso le info sui singoli gruppi sanguigni? O bisogna leggersi tutto insieme?

cmq io sono A con rh positivo

edit: ah ok, ho trovato i singoli paragrafi.

cmq se non è un problema, potresti evidenziare i titoli con un'altro colore magari. Grazie di tutto comunque

ri-edit:

Gli individui dell’emogruppo A riescono a perdere il peso corporeo in eccesso escludendo le lectine del glutine dalla loro dieta


cioè quindi che dovrei escludere esattamente? Mica tutti i farinacei?? O.O

la vedo abbastanza dura questa dieta per l'emogruppo A, ma che cavolo mangiavano sti contadini, le foglie???

cmq confermo l'intolleranza al lattosio, in pieno, e sembra che anche le proteine animali in generale mi stiano dando problemi (al colon)
Problemi alla tiroide, li ho ma non è l'unica ghiandola che mi sta dando problemi (è probabile che abbia una malattia ghiandolare sistemica di qualche tipo, ho il cortisolo alto, un'adenoma surrenale e la tiroide tende a far male sul lato sinistro...)

Pure i cibi con la soia (Da Agricoltura Biologica) favoriscono i processi digestivi e sono metabolizzati velocemente.


ma la soia non faceva male? A me risulta che l'unico modo sicuro di consumare la soia, è quella fermentata (miso, ecc)

vedo che suggerisci molti alimenti per favorire la digestione: ma i problemi digestivi sono tipici del mio emogruppo? (caspita sembra l'emogruppo peggiore...)
cmq leggendo quest'elenco degli alimenti, sono sorpreso di come ci abbia azzeccato in pieno... effettivamente sembra che traggo giovamento da alcuni alimenti suggeriti (come le lenticchie, l'olio di oliva ecc) mentre molti degli alimenti sconsigliati mi danno effettivamente problemi di digestione!
Ultima Modifica 11 Anni 11 Mesi fa da lord_vivec.

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11 Anni 11 Mesi fa #9436 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Re: Rapporto alimentazione/ DNA (patrimonio genetico).
Ciao, Armando.

...quindi che dovrei escludere esattamente? Mica tutti i farinacei??

-Vanno bene tutti i cereali naturali e non quelli sottoposti alla raffinazione o precotti, bilanciando la loro assunzione con molta frutta, assunta ovviamente lontana dai pasti, preferenzialmente fino alle 15 del pomeriggio, perché il nostro sangue è in uno stato di SOL, ossia di gelatina solubile, e abbisogna di minerali alcalinizzanti quali il calcio, il ferro, il magnesio, il potassio e il sodio per tamponare (neutralizzare) le scorie acide che danno, per es. i cereali, mangiati magari nel pasto della sera precedente.

Ricordati che la muscolatura del tuo emogruppo "carbura" meglio in una situazione d'alcalinità.

Sono cereali d'assumere l'Amaranto, il grano saraceno, il Kasha, ma vanno bene anche la crusca d'avena e di riso, la farina d'avena, di granturco e di riso, il farro, i fiocchi di mais, l'orzo, il riso soffiato.

ma la soia non faceva male? ...

-La soia transgenica: formaggio e latte di soia sono benefici per il tuo emogruppo, Da Agricoltura Biologica.

... ma i problemi digestivi sono tipici del mio emogruppo? ...

-Sono i prodotti latto-caseari a essere mal digeriti dal tuo emogruppo A.

Inoltre, l'apparato digerente non è in grado d'inattivare le sostanze tossiche derivanti dai nitrati della carne e dell'acqua, che costituiscono un reale pericolo relativamente alle neoplasie.

Anche l'assunzione di vitamina C è preferibile che questo emogruppo la faccia ogni 6 ore, per renderla maggiormente assimilabile.

Ai fini di una protezione vascolare è ottimo l'utilizzo del biancospino.

Raffaele
I seguenti utenti hanno detto grazie : lord_vivec

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11 Anni 10 Mesi fa #9481 da lord_vivec
Wow... Grazie per le numerose e precise informazioni! :)
Stavolta la sto prendendo sul serio con queste indicazioni, mi ispira questa "linea di condotta". Infatti, alcune delle cose che suggerisci le ho verificate dalla mia esperienza, e/o mi sono state suggerite anche da altri medici!

Volevo chiedere 1 altro paio di cose

Raffaele ha scritto: Ricordati che la muscolatura del tuo emogruppo "carbura" meglio in una situazione d'alcalinità.

in effetti, io sono in uno stato di fibromialgia/affaticamento cronico, c'entra col fatto che un annetto fa mi venne diagnosticata l'acidosi? (ora non so a che punto è, ma tutto ciò che controllo con le cartine al tornasole esce alcalino... strano)

Riguardo ai cereali, mi sembra di capire che solo il grano e le farine raffinate sono da evitare (che poi mi sembra una buona regola generale per tutti). Me lo disse anche la nutrizionista, anzi praticamente mi suggerì molte cose che hai detto anche tu nella sezione sull'emogruppo A.

l'apparato digerente non è in grado d'inattivare le sostanze tossiche derivanti dai nitrati della carne e dell'acqua, che costituiscono un reale pericolo relativamente alle neoplasie.


ok, gli affettati li ho eliminati, ma riguardo all'acqua, esattamente da dove arriva il pericolo? io uso acqua levissima (tra le acque "standard" mi sembra la più affidabile)
E poi, nella carne fresca non ci sono i nitrati, vero? (cmq ne mangio molto di rado)

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11 Anni 10 Mesi fa - 11 Anni 5 Mesi fa #9506 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Re: Rapporto alimentazione/ DNA (patrimonio genetico).
Wow... Grazie per le numerose e precise informazioni!

-Figurati, Amico.

Stavolta la sto prendendo sul serio con queste indicazioni, mi ispira questa "linea di condotta". Infatti, alcune delle cose che suggerisci le ho verificate dalla mia esperienza, e/o mi sono state suggerite anche da altri medici!

Volevo chiedere 1 altro paio di cose

Raffaele ha scritto:
Ricordati che la muscolatura del tuo emogruppo "carbura" meglio in una situazione d'alcalinità.

in effetti, io sono in uno stato di fibromialgia/affaticamento cronico, c'entra col fatto che un annetto fa mi venne diagnosticata l'acidosi? (ora non so a che punto è, ma tutto ciò che controllo con le cartine al tornasole esce alcalino... strano)

-L’Acidosi è alla base della tua fibromialgia, del tuo affaticamento cronico, per via d’una dieta squilibrata protratta per anni: l’organismo è programmato per vivere in salute almeno 120 anni; tuttavia, bistrattandolo, dopo anni e anni di cattiva alimentazione, esso ti presenta “il conto della spesa”.

Il nostro corpo trasforma il cibo che consumiamo e l'ossigeno in nutrizione ed energia.

Nella trasformazione, l'organismo produce scorie metaboliche acide, espulse dalla pelle, dall'intestino, dai polmoni, veicolate (molte di esse) dal sangue.

Un deficit d'ossigeno porta ugualmente all'accumulo di scorie acide (pensa, per es., alla fatica per una prestazione cruenta e prolungata, che dà nei muscoli un accumulo di acido lattico, con tutte le conseguenze successive che tu credo conosca).
Per acidosi (metabolica, tissutale, respiratoria, renale) s’intende un pH che da leggermente alcalino (quale dovrebbe essere) diminuisce sempre più, divenendo un pH acido, sempre più acido, e alterando purtroppo l'equilibrio acido-base.

Il pH, dal lat. P=Potentia e H=hydrogeni, definisce la concentrazione di ioni idrogeno, all'interno di una sostanza.

L'equilibrio acido-base è regolato dai minerali alcalinizzanti (magnesio, potassio, calcio, sodio).

Accade, talvolta, nonostante tutte le attenzioni necessarie, che il corpo non ce la faccia a neutralizzare tutte le scorie acide: un po', per capirci, come i rifiuti dell'immondizia sempre più in accumulo perché non si riesce a smaltirli, con conseguente usura, per eccessivo deposito, degli organi interni preposti alla neutralizzazione e alla metabolizzazione.

E' di vitale importanza mantenere sano l'intestino, il quale ha circa i 3/4 delle difese immunitarie oltre che gli organi interni, che devono espellere le scorie acide: reni, polmoni, ...

Anche, il sangue.

L'industrializzazione con le diete iperproteiche, la scarsa ossigenazione dei tessuti, la mancanza di movimento, le situazioni fisiche ed emozionali stressanti, i farmaci antinfiammatori, l'inadeguata flora intestinale, certi conservanti (E338, E385) c’introducono scorie acide.
Anche il fumo, l'alcool e un'intensa attività sportiva contribuiscono all'accumulo di scorie acide.

Oggi giorno, introduciamo troppe, troppe proteine, a discapito della frutta e della verdura e, infatti, e non esagero, l'80% degli uomini è in acidosi tissutale.

Il metodo più semplice, per stimare l'acidosi, è quello di controllare il pH urinario.

In farmacia, vendono le strisce indicatrici, con un range di valori tra 5,0 e 7,4, con le quali è possibile, 2-3 volte al dì, per qualche giorno, autocontrollarsi.

Se i rilievi si allontanano troppo dalla curva ideale con valori frequentemente acidi, occorre tutelarsi con l'introduzione nella dieta di tanta frutta e verdura.

I cibi alcalinizzanti dovrebbero costituire il 75% delle nostre assunzioni quotidiane, particolarmente, frutta e verdure (carote, cavoli, insalata, di tutti i tipi, pomodori, patate, peperoni, zucchine, piselli; arance, mele, Kiwi, albicocche, banane, ciliege, pompelmo, limone, nocciole, mandorle, pesche, pere, ananas, uva, anguria, birra scura, poco alcoolica, vino rosso, vino bianco secco, miele, marmellata, ... ).

Gli acidificanti, meno del 25%: carne (tutta), pesce, salumi, formaggi, farinacei e derivati, riso, uova, lenticchie secche, fagioli, arachidi, noci, burro, cioccolato al latte, la birra poco alcolica, la coca-cola.

L'olio extravergine d'oliva e l'olio di girasole sono neutri.

Va da sé, che una sana alimentazione includa anche cibi acidificanti, di alto valore biologico, da compensare naturalmente con cibi alcalinizzanti.

Per capirci: 1,5 hg di legumi si possono neutralizzare con 40 g circa di cavolo.

Conviene, inoltre, bere acqua e ridurre il più possibile caffè, tè, dolci.

CONCLUSIONE.

Se l'organismo accumula più scorie acide di quante ne può neutralizzare e metabolizzare, esse si andranno a posizionare nel tessuto connettivo, per poi essere espulse quando nel sangue vi sarà una nuova disponibilità di sali minerali basici.

Purtroppo, l'alimentazione iperproteica dei Paesi industrializzati, povera di frutta e di verdura, sbilancia l'equilibrio acido-basico come del resto una scarsa ossigenazione del sangue (sedentarietà, ambienti chiusi, eccesso di prestazione fisica), le alterazioni della flora batterica intestinale, una diminuita capacità renale, un'insufficiente introduzione di liquidi non consentono l'eliminazione idonea a espellere le scorie, disponendo all'acidosi, dunque, alla malattia.

Con l'età, s'instaura uno stato di acidosi metabolica, sempre più progressiva, che sottrae calcio all'osso e produce perdita di tessuto muscolare.

La sostanza migliore, per contrastare l'acidosi, è il bicarbonato, anche più del citrato.

Esso, infatti, neutralizza l'acidosi nella matrice extra-cellulare del tessuto connettivo, cosa che non fa il citrato.

Elimina inoltre l'acidosi intra-cellulare rapidamente, perché riesce a oltrepassare la membrana cellulare (alto gradiente di diffusione).

Per mantenere un corretto equilibrio acido-base ed evitare l'acidità del sangue è sufficiente una sana alimentazione, che non produca scorie acide a causa di una grande quantità di proteine animali e, eventualmente, l'uso di una polvere basificante per prevenire manifestazioni gastroenteriche, cutanee, nervose, osteoarticolari, endocrine, varie (deficit immunitari, carie, alitosi, paradontosi, varici, stipsi, infiammazioni agli occhi, genitali).

Integratori salini, dunque, e non farmaci (anti H2, inibitori della pompa protonica).


Riguardo ai cereali, mi sembra di capire che solo il grano e le farine raffinate sono da evitare (che poi mi sembra una buona regola generale per tutti). Me lo disse anche la nutrizionista, anzi praticamente mi suggerì molte cose che hai detto anche tu nella sezione sull'emogruppo A.

-Esatto.


l'apparato digerente non è in grado d'inattivare le sostanze tossiche derivanti dai nitrati della carne e dell'acqua, che costituiscono un reale pericolo relativamente alle neoplasie.

ok, gli affettati li ho eliminati, ma riguardo all'acqua, esattamente da dove arriva il pericolo? io uso acqua levissima (tra le acque "standard" mi sembra la più affidabile)
E poi, nella carne fresca non ci sono i nitrati, vero? (cmq ne mangio molto di rado)

-L’acqua levissima non va bene: ha un residuo fisso a 180° superiore ai 50 mg/l (se non vado errato di 72,5 mg/l) e un ph troppo alto, mi pare di ricordare di 7,8, e poi ha i nitrati, …

Ne approfitto per rifare un po’ di chiarezza su due dei punti, a mio avviso più essenziali, della questione acqua.

Questione n° 1.

L’acqua ci serve per portar fuori dal nostro organismo tutti i materiali tossici, di scarto, oltre che i minerali non organici.

Petanto, è conveniente bere un'acqua quanto più possibile oligominerale, con un residuo fisso al di sotto di 50 mg/l: essa, infatti, agevola il corpo a eliminare ciò che è superfluo e dannoso.

I minerali inorganici derivanti dal suolo e racchiusi nell’acqua non sono, per una larghissima parte, biodisponibili a livello cellulare, cioè a dire, non sono convertibili in materiali organici.

Detti minerali, per essere abbondantemente biodisponibili, devono, in primo luogo, essere organicati dai vegetali.

Diversamente, i minerali inorganici presenti nell'acqua non sono assorbibili dalle nostre cellule, o lo sono in minimissima parte, procurandoci ciò un eccesso di elettroliti nel sangue, da espellere attraverso i reni che, col trascorrere degli anni, si deteriorano nella loro mansione escretoria, al punto che il flusso ematico e i tessuti si arricchiscono sempre più di tossine, con tanto di accumulo mineralogico, che crea calcificazioni corporee a vario livello.

Cnclusione: residuo fisso a 180° < 50 mg/l.

Questione n° 2.

L’altro aspetto essenziale che dobbiamo rendere esatto per mantenerci sani è la valutazione del pH dell’acqua ch’è il più importante degli alimenti, insieme alla frutta.

Andando avanti negli anni, il nostro organismo ha la propensione sempre maggiore ad avere processi d’ossidazione.

Per ritardare questa involuzione è conveniente bere 1,5-2 l d’acqua pura al dì (in media, perché molto dipende poi dal tipo di attività che si svolge, sia di tipo lavorativo sia di tipo motorio), avente un pH un po’ acido, perché un pH decisamente alcalino, promuoverebbe l’ossidazione cellulare, cui prima accennavo e con essa la senilità.

Diversamente, un pH sotto 6 favorirebbe un'esagerata acidificazione dello stomaco, il cui pH sta tra 1.00 e 3.50, e di tutto l'apparato digerente, con serie ripercussioni gastro-enteriche.

Questo è anche il motivo per cui non è corretto bere acqua gassata (con CO2), la quale risulta per lo più con valore di acidità tra 4.5 e 5.5.

I giusti valori dell’acqua che beviamo, quelli con un pH tra 6.00 e 6.8, provengono, per chi ancora non lo sapesse, dalla Società Internazionale di Biolettronica.

Aggiungo inoltre, assunto di non minore rilevanza, che, nell’habitat endocellulare ovvero nel liquido citoplasmatico, vi è un pH leggermente variabile tra 6.4 e 6.8, che promuove egregiamente il ricambio idrico a livello cellulare.

Al contrario, un’acqua con valori del pH sopra o sotto quelli appena menzionati necessita di un bilanciamento dell’acqua della cellula (troppo acida), la quale nei processi osmotici avrebbe un superfluo, gravoso dispendio di energia.

Conclusione: alle nostre latitudini il pH dell’acqua deve stare tra 6.00 e 6.80.

Curiosità.

Valori pH limite a seconda dei comparti e degli organi.

Saliva: 6.50-7.50

Stomaco: 1.00-3.50

Bile epatica: 7.10-8.50

Bile colecistica: 5.50-7.70

Pancreas: 8.00-8.30

Duodeno: 4.80-8.20

Urine: 4.50-8.40

Feci: 4.60-8.40

Sangue: 7.35-7.45

Il mercato, e concludo, smercia poche acque con un giusto rapporto residuo fisso/ ph, e quelle che sono in regola risultano piuttosto dispendiose (trattato benissimo dal mio negoziante, pago la Plose 1,20 €/l e la Lauretana 0,59 €/l, perché i trasporti fanno lievitare enormente il loro prezzo) e di complicato approvvigionamento.

Vi consiglio la Plose oligominerale in bottiglia o la Lauretana in vetro.

Sono acque discrete, se reperite in bottiglia di vetro, anche le seguenti:

-Vigezzo-Società Acque e Terme Vigezzo S.p.A (VB): residuo fisso 30,8; pH 6,70;

-Valmora-Società Pontevecchio s.r.l. (TO): residuo fisso 35,0; pH 6,80;

-Lurisia Fonte S. Barbara-Società Lurisia Acque Minerali s.r.l. (CN): residuo fisso 36,0; pH 6,65;

-Fonte del Lupo-Società Terme Vallechiara S.p.A (SV): residuo fisso 36,0; pH 6,65;

-Valverde-Società Acque Oligominerali Valverde s.r.l. (VC): residuo fisso 38,1; pH 6,02;

-Surgiva-Società Nambrone Le Fonti S.p.A. (TN): residuo fisso 39,0; pH 6,40;

-Levico Casara-Società Levico Acque Minerali s.r.l. (TN): residuo fisso 41,0; pH 6,60;

-Merano S. Virgilio-Società Acqueforst s.r.l. (BZ): residuo fisso 43,0; pH 6,35;

-Calizzano-Fonti Bauda-Società Acque Minerali di Calizzano S.p.A. (SV): residuo fisso 49,6; pH 6,40;

-Gioiosa della Valesia-Società Acque Oligominerali Valverde s.r.l. (VC): residuo fisso 49,8; pH 6,03.

La carne fresca biologica, da allevamenti naturali si può mangiare, compatibilmente col proprio emogruppo e in dosi moderate (proteine mediamente al di sotto dei 35-40 g al dì, da qualsiasi parte provengano).

Raffaele
Ultima Modifica 11 Anni 5 Mesi fa da Raffaele/Michelangelo.
I seguenti utenti hanno detto grazie : lord_vivec, Lina

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11 Anni 10 Mesi fa #9576 da lord_vivec
wow, aspetta che me lo salvo e lo leggo con calma.
Grazie, penso di aver esaurito le domande ;)

riguardo alla stanchezza cronica, dico brevemente che potrebbe essere in qualche modo legata a una sindrome da burnout (all'epoca facevo pesi, in maniera non equilibrata...)
se avessi abbastanza informazioni, aprirei un thread... devo vedere se ce ne sono già

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