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OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP
In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.
Il filosofo Feuerbach asseriva che noi siamo quello che mangiamo (e quello che beviamo), quindi, vi sono cibi che ammalano e cibi che guariscono. Una corretta alimentazione è la base per un sano vivere.
Domanda La PaleoDieta
- sampei
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Devono esserci cose che (intolleranze create dall'organismo a parte) vanno bene per tutti e cose che vanno male per tutti.
Il problema principale è che ci sono dei cibi più disintossicanti di altri, in grado di sciogliere le tossine all'interno dell'apparato digerente.. questi danno "problemi" di disintossicazione in altre parti del corpo (tipo mal di testa per intenderci) e allora chi li assume crede non siano per loro. Ci sono poi dei cibi invece che in un intestino già messo male fermentano o comunque creano problemi.
Secondo me in un intestino perfettamente funzionante, ci sono cibi adatti all'uomo e cibi non adatti, punto.
Anche la storia deli gruppi sanguigni è molto suggestiva quanto complessa.. con gli altri animali come la mettiamo? I bovini presentano 11 gruppi sanguigni (A, B, C, F, J, L, M, R, S, T e Z) con molteplici alleli per gruppo, pertanto le possibili combinazioni sono molto varie e numerose. I cani hanno almeno 12 gruppi sanguigni. I gatti presentano i gruppi A, B e AB. Tra i cavalli esistono 7 gruppi sanguigni. I maiali presentano 15 gruppi sanguigni.... ma non mi sembra che facciano diete particolari....
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- LEGOLAS123
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- elena
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caro Sampei tu parli di animali e gruppi sanguigni: ma devi tenere conto di due cose
1) gli animali non fanno testo: hanno un mondo piuttosto diverso dal nostro, sentimenti semplici, nessuna mente, organi che lavorano diversamente ecc ecc e lasciamo stare che i maiali forniscono anche organi/materiale per trapianto umano o per medicine destinate all'uomo ... ma non sono noi
2) la dieta per gruppo sanguigno va bene fino a un certo punto, nel senso che ognuno di noi fa parte di un grande insieme (gruppo B positivo, per esempio) ma al suo interno deve poi immettere altri parametri per avere la "propria" dieta. Io parlo sempre di terreno, apposta. Ognuno è diverso, ha esigenze diverse, ha un profilo aminoacidico individuale, ha esperienze diverse, davanti a uno stesso fatto reagisce in modo diverso, (cioè ha campi emozionali diversi), proviene da genitori che hanno fornito "geni" diversi, cioè si ha una storia familiare diversa, persino la nazione e la cultura influenzano la nostra salute (se si è in papua nuova guinea e la propria tribù mangia carne umana, pazienza se una delle malattie potrebbe essere, per esempio, l'encefalopatia spongiforme, derivante proprio da questa "usanza culturale", tuttavia non conoscono il cancro).
E posto che non è una questione di ciò che si pensa (Legolas non è questione di mente: molto pochi la usano veramente), ma di ciò che si sente (cioè di emozioni, che influenzano terribilmente la risposta del nostro organismo, di desideri, di bisogni, di affettività, persino di ricordi - chissà se c'è qualcuno che ha contezza di cosa gli si dava quando, da piccolissimi, si piangeva? zucchero sul ciuccio? ecco spiegata una causa della propensione per i dolci),
ci troviamo di fronte a una pluridimensionalità che riguarda ognuno di noi e di cui va tenuto conto quando si parla di "dieta".
Non siamo esseri bidimensionali, insomma. Abbiamo un nostro "passato", un nostro retaggio ormonale metabolico genetico, una programmazione biologica/affettiva/culturale (mi scuserà Clara) che spesso lavora in condizionamento, anche se siamo in grado di cambiare le "informazioni" immesse nella nostra essenza multidimensionale.
il cibo altro non è che informazione e forza (o il suo contrario in varie sfumature)
il cibo ha anche esso una multidimensionalità, non tocca solo la sfera fisica, va oltre, anche grazie a noi (basta pensare alle madaleine di Proust ) alla nostra relazione con esso, per cui quella materia organica può essere utilizzata come forza o come energia, cioè come informazione, che lavora per noi o contro di noi (a volte persino indipendentemente dalla sua qualità)
nello stomaco, normalmente, gli acidi scindono le strutture proteiche ricavando gli aminoacidi, che sono informazioni biologiche
Poi nel tenue, gli enzimi pancreatici e biliari compiono due diversi processi, la proteasi che finisce la frantumazione delle proteine e l'amilasi, che scinde gli zuccheri in carboidrati, cioè in forza. Ecco presentarsi la iniziale bidimensionalità: informazione e forza. Ma non è così per tutti: l'ambiente può essere fatale sul processo digestivo. Si inseriscono insomma nuove dimensioni, nuovi parametri nel processo
Se c'è una variazione termica sfavorevole, si può creare un perturbamento dell'ordine interno, ma anche se c'è un'alterazione emotiva si manda fuori giri il metabolismo digestivo... quindi perturbazioni di tipo emotivo influiscono grandemente sull'acquisizione di forza ed informazione... fare parte di un certo tipo di famiglia, (in senso generico, si intende anche relazioni amicali, di gruppo ecc) con interazioni energetiche che rimangono nel tempo, che possono avere un impatto più o meno consapevole sul processo metabolico (digestivo, visto che stiamo parlando di digestione come mero esempio), tutti contesti che possono promuovere benessere o malessere, che hanno i loro riti, le loro "richieste" da soddisfare, che ci spingono in una direzione più che in un'altra...
Ed ecco che gli organi interni, per cercare di rispondere alle esigenze di conservazione, modificano le risposte "standard" e si creano percorsi alternativi, cioè malattie o perturbazioni...
ve l'ho fatta semplice, ma insomma le cose stanno così
ci sono interferenze multiple, di tipo ambientale, che danno persino un nuovo senso alle parole "io sono ciò che mangio"
ecco perché se Patrizio e Marco mangiano carne, per esempio, Patrizio starà male ma magari Marco starà una favola... Patrizio non ha più difese immunitarie, magari starà lottando contro un ambiente anche velatamente ostile, ma abbastanza per rovinargli le pareti intestinali, mentre Marco se la cava alla grande, non si preoccupa di rendersi bene accetto, se la ride, ha uno stomaco che fa fronte senza problemi alle tossine e via di seguito
la carne può essere persino la medesima, del medesimo animale proveniente dal medesimo macello, che ha stanziato in quella stalla, che ha avuto esposizione ai medesimi antibiotici... eppure Patrizio sta male e Marco se la ride...
la stessa cosa può dirsi della frutta
la mela non biologica viene sottoposta a 150 trattamenti diversi
diventa un laboratorio chimico... c'è chi ha forza sufficiente per sopportarne il peso improprio (a livello genetico, a livello ormonale, a livello metabolico) chi invece, a causa di continui conflitti o subconflitti, che disturbano il processo digestivo, si mangia la "benefica" mela e finisce come biancaneve... e speriamo che prima o poi trovi il suo principe azzurro che gli rimette in sesto la digestione ...
insomma, spero di aver spiegato in modo semplice e chiaro che non ci sono sicurezze e assiomi assolutistici nell'alimentazione
e che la diversa risposta di fronte ai medesimi cibi, siano essi spazzatura o biologicamente accettabili, dipende a volte anche da altro che non dalla qualità stessa del cibo, dalla teoria dei gruppi sanguigni, dal vegetarianesimo, dalla paleodieta e compagnia cantando... proprio per via della multidimensionalità dell'uomo e della donna, non si può schiacciare tutto in un'unica dimensione, per quanto "salutistica" possa apparire ai più... e dirò di più: noi cambiamo, ogni giorno, ogni mese, ogni 7 anni le nostre cellule sono completamente cambiate... cambiamo la nostra visione del mondo, le nostre reazioni possono cambiare perché prendiamo coscienza di tante altre cose, insomma tutto può essere differente, quindi anche la nostra risposta all'ambiente può cambiare, in meglio o in peggio... quindi fossilizzarsi su un'unica risposta dietetica, sempre la stessa, può essere un errore ...
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- LEGOLAS123
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- angus
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sampei ha scritto: Ciao Angus con l'inglese son messo bene
Gli dò un'occhiata e ti dico..
Dio, senza frutta è dura.. no?
Il riso bianco non fa da colla e crea più problemi?
Quello che mi chiedo è.. la carne e il pesce concessi dove li trovo biologici o perlomeno "accettabili"?
Forse non hai letto bene, non è senza frutta.
Il riso bianco da meno problemi di quello integrale perchè privo di antinutrienti.
Per la carne "accettabile" il mio consiglio è di girare in cerca di allevatori e di informarsi su cosa danno da mangiare ai loro animali, prima o poi qualcuno di buono si trova.
sampei ha scritto: L'ho letta..
Praticamente è quello che mangio già.
Dovrei togliere solamente la frutta (che attualemente mangio in abbondanza) e i legumi.
Bah.. ma tu la segui? Io non ci vedo niente di così restrittivo, e neanche salutare.. poi magari mi sbaglio perchè sono le quantità e le qualità della roba che fanno la differenza.. Ma uno che ti dice di bere tranquillamente caffè, di mangiare il riso una volta al giorno, di togliere la frutta m isembra un mezzo matto.. tu che dici?
Io la seguo da anni e mi trovo ottimamente (e prima di scoprire questa dieta avevo provato senza successo il veganismo, l'ehretismo e la paleo classica senza amidi).
Riso ne mangio anche tre volte al giorno se faccio attività sportiva.
Ciò che fa la differenza è l'uso di grassi buoni al posto di quei velenosi oli vegetali.
La frutta non va tolta, rileggi!
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- alex86
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angus ha scritto: Io la seguo da anni e mi trovo ottimamente (e prima di scoprire questa dieta avevo provato senza successo il veganismo, l'ehretismo e la paleo classica senza amidi).
Riso ne mangio anche tre volte al giorno se faccio attività sportiva.
Ciò che fa la differenza è l'uso di grassi buoni al posto di quei velenosi oli vegetali.
La frutta non va tolta, rileggi!
il veganismo non è sinonimo di mangiar bene, Conosco tanti vegani che mangiano molto male!
sulla Paleo è cmq una dieta a mio avviso da provare… anche se bisogna contare che di paleo c’è ben poco gli uomini delle caverne, col cavolo che mangiavano carne o pesce tutti i giorni e spesso facevano anche lunghi periodi di digiuno o a solo frutta o bacche visto
Che non vi era ancora l’allevamento come abbiamo oggi.. quindi ci andrei piano con tutte quelle PRO animali.
Altro punto… il motivo dell’abbandono e dell’insuccesso delle precedenti tue diete?
"Not all cakes comes with hole"
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