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Domanda Nuove fresche info su vitamina D

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10 Anni 2 Mesi fa #25026 da pacio
Risposta da pacio al topic Nuove fresche info su vitamina D
cosasono queste freq di risonanza?
parli della risonanza di schummann?

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10 Anni 2 Mesi fa #25027 da francois
Risposta da francois al topic Nuove fresche info su vitamina D
Si, possono essere definite le risonanze di Schumann.

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10 Anni 2 Mesi fa #25032 da Clara
Risposta da Clara al topic Nuove fresche info su vitamina D
Si dovrebbe smettere di pensare al ruolo che la D ha con le ossa come alla sua principale funzione , come dimostrano le seguenti interviste al congresso dell'università di Padova, la D ha molte funzioni importantissime EXTRA-SCHELETRICHE

www.vitaminad.it/la-vitamina-d-influisce...-sindrome-metabolica

www.vitaminad.it/vitamina-d-e-cuore-qual-e-la-relazione

qui altre interviste fatte all'ospedale di Galliera di Genova

www.vitaminad.it/effetti-della-vitamina-...e-capacita-cognitive

www.vitaminad.it/vitamina-d-novita-dal-congresso-di-genova



Benefici extrascheletrici

Negli ultimi anni, la scoperta che molti tessuti e cellule del sistema immunitario presentano il recettore per la vitamina D (Vitamin D Receptor, VDR) ha aperto nuovi orizzonti sulle molteplici funzioni di questa vitamina.

Un numero crescente di dati sembra infatti confermare che un adeguato stato vitaminico D non è solo importante per la prevenzione del rachitismo, dell’osteomalacia e dell’osteoporosi più in generale ma, se pur con diversi livelli di evidenza, interviene positivamente sull’incidenza di malattie come diabete, vari tipi di tumore, malattie cardiovascolari e autoimmuni.

Vitamina D e Muscolo

I recettori per la vitamina D sono presenti sulle cellule muscolari, sebbene la loro espressione tenda a diminuire con l’avanzare dell’età.

La vitamina D è in grado di stimolare la produzione di proteine muscolari e di favorire il trasporto del calcio essenziale nella contrazione muscolare.

L’ipovitaminosi D è associata a quadri di miopatia prossimale (difficoltà ad alzarsi dalla sedia, impotenza funzionale nel portare le braccia sopra la testa), di sarcopenia e di riduzione della forza muscolare, con disturbi dell’equilibrio e con conseguente aumento del rischio di cadute e quindi di fratture, specie in età senile.
Carenza di Vitamina D

Carenza di Vitamina D




Neoplasie

Numerosi studi hanno dimostrato come la vitamina D giochi un ruolo importante nella regolazione della crescita e differenziazione cellulare. Alcune osservazioni epidemiologiche avrebbero notato che le popolazioni maggiormente esposte alla carenza di vitamina D hanno anche una maggiore predisposizione a sviluppare alcune neoplasie come il carcinoma del colon, prostata e mammella.

In particolare, da alcune metanalisi appare evidente la significativa correlazione negativa tra livelli sierici di vitamina D e rischio di tumore della mammella recentemente confermata in una casistica di donne in postmenopausa ed evidente soprattutto per valori di 25(OH)D inferiori a 50 nmol/l.

Recentemente nella popolazione europea è stata confermata una minore incidenza di quasi il 30% di carcinomi del colon-retto in soggetti con adeguato introito calcico che presentavano buoni valori prediagnostici di 25(OH)D.

Nel solo trial clinico randomizzato oggi disponibile è stata riportata una significativa riduzione del rischio di andare incontro a tumore in soggetti trattati giornalmente con 1100 UI di vitamina D in associazione con calcio, rispetto al solo calcio o al placebo.
Neoplasia

Neoplasia



Patologie cardiovascolari

Un numero sempre maggiore di pubblicazioni rivela che la carenza di vitamina D è correlata ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari. In particolare, è emerso da un recente studio realizzato su oltre 1.700 soggetti che gli individui con livelli di 25(OH)D inferiori ai 15 ng/ml presentavano un rischio cardiovascolare (infarto del miocardico, ictus, insufficienza cardiaca) superiore rispetto a quelli che presentavano livelli medi di vitamina D superiori o uguali a 15 ng/ml. La carenza di vitamina D potrebbe rappresentare un aggiuntivo fattore di rischio cardiovascolare: in presenza di bassi livelli di vitamina D sono stati osservati livelli mediamente più elevati di pressione sistolica, analogamente a quanto avviene in presenza di altri, più noti, fattori di rischio per ipertensione arteriosa.

Rischi quasi 3-5 volte superiori di morte per scompenso cardiaco o di morte cardiaca improvvisa sono stati riportati in pazienti con 25(OH)D inferiori a 25 nmol/l rispetto a soggetti con livelli sierici superiori a 75 nmol/l, ovviamente dopo correzione per tutti gli altri fattori di rischio cardiovascolare.

Vitamina D e diabete

Due recenti metanalisi concordano nell’indicare che ad un buono stato vitaminico D si associa una riduzione della prevalenza di diabete di tipo 2 e di sindrome metabolica.
Non vi sono sinora evidenze certe dell’utilità della supplementazione con vitamina D nel diabete di tipo 2: tuttavia, in pazienti con scompenso glicemico a digiuno, la supplementazione giornaliera con 700 UI di vitamina D3 e 500 mg di calcio ha attenuato il previsto peggioramento con l’età della glicemia a digiuno e di un indice di resistenza insulinica.

Infezioni respiratorie

Recenti studi hanno suggerito che la vitamina D svolge un ruolo importante nell’immunità innata, in particolare nella prevenzione delle infezioni del tratto respiratorio.
Uno studio che ha esaminato circa 19.000 individui (adulti e adolescenti) ha evidenziato l’esistenza di una relazione inversa tra i livelli ematici di vitamina D e le recenti infezioni a carico del tratto respiratorio superiore (URTI). Sebbene i livelli di insufficienza vitaminica D e queste infezioni siano più comuni nella stagione invernale, l’associazione è stata confermata per tutto l’anno ed è risultata più forte nei soggetti con altre patologie concomitanti a carico dell’apparato respiratorio: nei soggetti con asma, per esempio, l’integrazione della vitamina D potrebbe non soltanto ridurre l’incidenza delle infezioni respiratorie ma anche le riacutizzazioni della malattia. Sono necessari studi randomizzati controllati per esplorare gli effetti dell’integrazione della vitamina D in tal senso.

Patologie cutanee

Studi recenti hanno mostrato che la vitamina D svolge un’azione fondamentale anche nel mantenere l’integrità e la salute della nostra pelle e la sua carenza è stata correlata all’insorgenza di diverse patologie cutanee quali la psoriasi, la dermatite atopica e la vitiligine. In particolare, è stato osservato che la vitamina D svolge un ruolo chiave nei processi di produzione di peptidi antimicrobici cutanei e di citochine ad azione ainfiammatoria, due gruppi di sostanze coninvolte nell’insorgenza e sviluppo di alcune patologie cutanee.

QUI TUTTI GLI ARTICOLI
www.vitaminad.it/

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10 Anni 2 Mesi fa #25049 da francois
Risposta da francois al topic Nuove fresche info su vitamina D
Permettetemi di fare ancora una nota sulla D, poi chiudo:

La natura ha organizzato il corpo umano perchè avesse un bassisimo fabbisogno di vitamina D.
In effetti, è sufficiente l'irraggaiamento solare che viene acquisito normalmente durante il giorno
andando per tsrada, in auto, dalla finestra.
Non ne serve di più.

Nel corpo la D viene accumulata e si trova in quantità minima, tanto è vero che le analisi per la sua determinazione sono piuttosto difficili, proprio per la scarsità presente come scorta.
Poi l'organismo la ricicla, un eccesso non viene espulso.
Ma questo riciclo è deficitario quando il fegato funziona male,
da qui deriva il fatto che supplementi di D portano beneficio.

In verità, non dovrebbero servire supplementi, ma andrebbero controllati fegato, e intestno nelle loro buone funzionalità.

Va aggiunto che anche la natura è equlibrata nella dosatura e nel fornire la D dagli alimenti:
sono pochissimi gli alimenti che forniscono D, e ne forniscono molto poca.

Alla luce di tutto questo, ci sarà una ragione.

Meditate e fate attenzione a non lasciarvi attrarre dalla marea di scoperte di neoricercatori che pensano di trovare e proporre cose miracolose, quando gli stessi non hanno neppure la minima idea su origine e cause delle malattie.

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10 Anni 2 Mesi fa #25055 da Clara
Risposta da Clara al topic Nuove fresche info su vitamina D
Caro Francois, ci sono alcune questioni che non cogli...
La prima è che grazie a numerose ricerche si è scoperto che la D ha numerose funzioni extrascheletriche di cui un tempo non si sapeva nulla, attribuendo alla D le sole funzioni dirette all'apparato osteoarticolare, come stai pensando ancora tu, per cui almeno fai opera di aggiornamento.

Non sarà tanto, ma francamente vedere una persona che faceva tre quattro ricoveri l'anno per bronchite asmatica, e che ora sta bene da quando ha cominciato a integrare la D di cui era carente (nessun medico in ospedale le aveva mai fatto fare queste analisi) è qualcosa che tengo in consierazione, oltre a tutti gli altri significativi miglioramenti che ho visto nelle altre persone che sofferenti dei disturbi elencati sopra, hanno cominciato la D.

POI, se la natura ha organizzato il corpo umano perchè avesse un bassissimo fabbisogno di vitamina D, la natura probabilmente avrebbe desiderato di non venire stravolta da tutto ciò che la contamina avvelenandola... che va a mutare completamente ogni relazione di assetto uomo-natura.
Inoltre rispetto ancora a questo discorso, perchè mai allora integrare con la C visto che la natura ha fatto si che l'uomo non la producesse come fanno invece gli animali?

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10 Anni 2 Mesi fa #25058 da francois
Risposta da francois al topic Nuove fresche info su vitamina D
Clara

rispiego quanto ho detto sopra:

il paziente di cui parli non aveva bisogno di vitamina D come supplemento,
certamente il suo organismo ne aveva abbastanza,
ma la sua D non funzionava bene semplicemente perchè il suo fegato non funzionava bene e
non produceva bile nel modo corretto.

C'è una stretta relazione tra D - bile - fegato.
Mancando bile sufficiente, la D non interagiva con la stessa come avrebbe dovuto
e da qui si era innescata la malattia.

Prima di fornire D, sarebbe stato necessario depurare il fegato eliminando tutti i calcoli intraepatici.

In questo caso il supplemento della D ha svolto il suo compito,
ma lo ha svolto come un farmaco che aiuta l'organismo nella sua funzione,
ma non cura la malattia alla radice.

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